Voleva correre tra l’erba profumata; non riusciva a toccarla né a vederla: era un piccolo ebreo senza calore, con lo sguardo già greve di pena, chiuso nel ghetto. Un recinto limitato e fango consumato, filo spinato a puntellare il dolore d’una gente senza patria. -Se volerò – sognava il fanciullo che mostrava al vento tutte […]
via NEL GHETTO DI TEREZIN — Cantiere poesia