Per rimanere
28 de Maio de 2017, 13:04Forse l’una di notte,
l’una e mezza.
Un cantuccio di taverna
di là dal legno di tramezzo.
Nel locale deserto noi due, soli.
Lo rischiariva appena la lampada a petrolio.
E, stranito di sonno, il cameriere, sulla porta, dormiva.
Nessun occhio su noi. Ma sí riarsi
già ci aveva la brama,
che divenimmo ignari di cautele.
A mezzo si dischiusero le vesti,
scarse (luglio flagrava).
O fruire di carni
fra semiaperte vesti, celere
denudare di carni… il tuo fantasma
ventisei anni ha valicato. E giunge,
ora, per rimanere, in questi versi.
KONSTANTINOS PETROU KAVAFIS

Cosa cercheremo mai?
28 de Maio de 2017, 13:01<<Cosa cercheremo mai,
benedette anime smarrite?>>
<<L’amore per noi stessi!>>-
risponde il mio vulcano –
<<L’amore per noi stessi!>>.
Perché è così difficile amarsi?
Io penso sia l’uomo
a soffocare i battiti
per via di quella mortale
paura
di sentire un giorno
l’ultimo.
Simone Magli

Equilibri
28 de Maio de 2017, 13:01Si avviano lungo un sentiero fiorito
questi giorni di cessata solitudine.
S’accosta un’allettante ombra
che, pur ombra, come sole brilla.
Il passo mio solerte lei accompagna
e mi precede a volte nel cammino.
Altre volte, carezzevole, alla mia si fonde
così che una, una sola, diventino le due,
saldate da speranze verso quel destino
che pare voglia scrivere pagine di rose.
Alle spalle, questa stessa vita
in cui di me tutto ho donato.
Da qui ha inizio la fase d’equilibrio,
ora che do ed in egual misura ho
quel certo amore che del respiro fa
prova provata del vivere in ardore.
Aurelio Zucchi

DIRETAS, JÁ! OU DIRETAS, NUNCA
28 de Maio de 2017, 13:00Como ocorreu no final da ditadura, as elites fazem qualquer coisa para não entregar a transição de um ciclo de desenvolvimento que se esgotou ao voto popular

O noticiário contraditório que oscila entre o descarte de Temer e a sua manutenção –como um vigia bêbado do precipício ao qual o país foi reduzido pela irresponsabilidade golpista das suas elites, evidencia a saturação das ferramentas conservadoras.
Mas não deve iludir: a elite golpista sabe onde quer chegar, embora deixe transparecer a saturação dos meios à sua disposição.
Se preciso, pode até levar ao sacrifício algumas peças para afiar a guilhotina desgastada e decepar os direitos políticos de Lula; colocar Meirelles ou Gilmar no comando do Estado e concluir as reformas que revogam o escopo de direito sociais e trabalhistas da Carta de 1988.
Feito o trabalho sujo, a nação iria às urnas dentro de um…
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