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Non lasciamo la Sicilia da sola con gli impresentabili di sempre: andiamo a votare

18 de Outubro de 2017, 13:05 , por Blog di Beppe Grillo - | No one following this article yet.
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di Giancarlo Cancelleri

Il voto del 5 novembre è un voto fondamentale, per la mia regione e per tutta l'Italia. I siciliani hanno la possibilità di cacciare quelli che l'hanno devastata per anni (i vari Miccichè, Cuffaro, Genovese) e che ora si nascondono dietro foglie di fico come Musumeci che non fa nulla se non quello che gli viene detto: non può neppure scegliersi gli assessori! E sarà fondamentale il voto dei siciliani perché se succederà qua, potrà succedere in tutta Italia.

Siamo molto preoccupati per la regolarità di queste elezioni, come abbiamo già detto. Nelle liste di Musumeci e Micari ci sono ‘impresentabili’, indagati e condannati e, da ultimo, anche un arrestato. Fra questi ci sono personaggi che si sarebbero macchiati proprio di reati legati al voto. Penso, ad esempio alla condanna per corruzione elettorale o al processo per voto di scambio di due dei candidati che appoggiano Musumeci. Queste premesse possono pregiudicare il voto e i diritti dei siciliani.

Per questo abbiamo chiesto la presenza di osservatori dell’Osce alle elezioni del 5 novembre in Sicilia. Abbiamo scritto al direttore dell’ufficio Osce per le istituzioni democratiche e i diritti umani. Il nostro portavoce alla commissione esteri alla Camera, Emanuele Scagliusi, ha interrogato in merito il ministro dell’Interno nel question time di oggi. Il ministro Marco Minniti ha fatto spallucce, sostenendo che gli osservatori Osce non vengono inviati per elezioni locali ma solo per quelle a carattere generale, che siano, quindi, parlamentari o presidenziali. Al ministro però ha risposto il nostro Alessandro Di Battista e l’ha inchiodato alle sue ‘balle’: gli osservatori Osce, infatti, sono stati inviati in Albania e in Ucraina per le amministrative del 2015. Non solo, è impegno degli osservatori quello di vigilare su procedimenti elettorali svolti a un livello inferiore a quello nazionale come si evince dal “Documento di Copenaghen".

Dunque, prendiamo atto che al Governo non interessa nulla del regolare svolgimento delle elezioni in Sicilia, nonostante le terrificanti premesse che abbiamo illustrato e che denunciamo da giorni. Quasi ci viene da pensare che per loro va tutto bene così. Di quello che succede qua non interessa neppure ai media nazionali, che complici dei partiti, non hanno neppure riportato la notizia del candidato arrestato. Ai siciliani non resta che un'unica possibilità per difendersi dal voto controllato e dall’indifferenza del Governo italiano e non lasciare la Sicilia da sola con gli impresentabili di sempre. Bisogna andare a votare in massa e scegliere chi ha le mani libere per portare la Sicilia nel futuro: il MoVimento 5 Stelle.

Di seguito trovate il testo del Question Time che abbiamo presentato al governo e della magistrale risposta di Alessandro Di Battista al ministro Minniti. Diffondete il più possibile!

Question Time di Emanuele Scagliusi per chiedere all'OSCE di monitorare le elezioni del 5 novembre in Sicilia

Al Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale

Premesso che:
- le elezioni regionali siciliane del 5 novembre sono un momento di vitale importanza per la comunità territoriale interessata e per l’intera Nazione;
- la presenza di diversi candidati “impresentabili” – ricompresi nelle liste che sostengono gli aspiranti presidenti della giunta regionale sia della coalizione di centrodestra che di centrosinistra – desta particolare preoccupazione ai fini della regolarità del voto;
- vi sono personaggi colpiti da accuse gravissime. Solo per citare le più eclatanti: un notaio sotto processo con l’accusa di aver rogato atti pubblici falsi per favorire una organizzazione criminale; adulterazione delle acque; frode nell'esercizio del commercio; falsa testimonianza; estorsione. Nei giorni scorsi un candidato è stato addirittura arrestato;
- l’aspetto più preoccupante è che vi sono anche numerosi casi di candidati sotto inchiesta per reati legati specificamente al procedimento elettorale: molti sono colpiti da accuse come truffa aggravata, corruzione elettorale e voto di scambio. Si tratta di situazioni che tipicamente conducono a una atmosfera di intimidazione nei confronti della cittadinanza che turba il regolare svolgimento della competizione elettorale;
- casi preoccupanti di inquinamento del procedimento elettorale si verificano da tempo in Italia e nulla lascia presagire che le imminenti elezioni siciliane, data la loro primaria rilevanza anche dal punto di vista nazionale, saranno libere da inquinamenti estranei alle logiche proprie di una competizione in un Paese democratico;
- soprattutto alla luce di quanto sino ad ora esposto, l'attività di monitoraggio elettorale costituisce una componente fondamentale della politica dell'Unione europea ed essa ha avuto e ha a oggetto eventi elettorali di tutti i Paesi, a prescindere dal loro tasso di sviluppo democratico, come avvenuto recentemente in Stati Uniti e in Gran Bretagna;
- preme segnalare, infine, che a luglio 2016 con decisione unanime, i 57 Paesi membri dell'Osce hanno conferito all'Italia la presidenza per l'anno 2018. Sarebbe importantissimo anche in vista dell’anno di presidenza italiana dare l’esempio e far monitorare le elezioni siciliane, visto che il nostro paese sarà già impegnato ad ospitare il 24 e 25 ottobre, proprio a Palermo, una conferenza OSCE che avrà come tema il Mediterraneo.

Si chiede:

se il Governo non ritenga di adottare tempestivamente iniziative, anche normative, per avanzare all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) la richiesta di invio di osservatori elettorali in occasione delle prossime elezioni regionali siciliane del 5 novembre, al fine di assicurare la loro presenza presso gli uffici elettorali di sezione

Risposta di Alessandro Di Battista al ministro Minniti

Ministro Minniti lei non può scaricare tutta la responsabilità sulla Regione Sicilia, lei è ministro dell'Interno è responsabile della legalità della sicurezza sul nostro Paese, e non può ignorare quello che sta avvenendo in Sicilia e in tutta Italia. Nello specifico in Sicilia voglio ricordare che gli ultimi due presidenti della regione prima del presidente Crocetta sono stati Cuffaro e Lombardo. Cuffaro è stato condannato in via definitiva per favoreggiamento aggravato all'associazione mafiosa, Lombardo è stato condannato a 2 anni di carcere per voto di scambio. Il voto di scambio è un cancro enorme e nelle liste che sostengono il candidato Musumeci ci sono una serie di impresentabili tra cui il sindaco di Priolo che è stato da poco arrestato e fa campagna elettorale dagli arresti domiciliari. E' qualcosa di vergognoso. Se ci fosse volontà politica e ci fosse reale certezza del pericolo di inquinamento delle prossime elezioni siciliane, lei come Ministro dell'Interno potrebbe parlare, potrebbe chiedere anzi dovrebbe chiedere una missione di monitoraggio da parte dell'OSCE. Lei poc'anzi ha detto che l'OSCE non si occupa di elezioni inferiori alle nazionali, mi duole smentirla esiste il documento di Copenhagen del 1990 attraverso il quale gli stati membri dell'OSCE si sono impegnati, leggo testualmente, a promuovere la presenza di osservatori, di monitoraggio delle elezioni anche ad un livello inferiore a quello nazionale. Tanto è vero che recentemente sono state monitorate le elezioni amministrative in Albania e Ucraina nel 2015.
Quindi è soltanto questione di volontà politica, ministro. Noi siamo estremamente preoccupati, il voto di scambio è un dramma, cambiano soltanto le tariffe tra nord e sud. Ci sono cittadini costretti, purtroppo la povertà non dovrebbe giustificarlo mai ma spinge alcuni cittadini a vendersi il proprio voto per un pacco di pasta, un buono spesa di 50 euro. E' suo dovere riuscire ad adottare qualsiasi misura necessaria per far sì che le elezioni, che sono elezioni amministrative regionali ma sono estremamente importanti anche su scala nazionale, le ultime elezioni prima delle prossime elezioni politiche, siano al riparo da inquinamenti. Gli ultimi due presidenti condannati e anche arrestati, uno finito in carcere per reati gravissimi, dimostrano la possibilità che c'è di inquinamento delle prossime elezioni siciliane, e lei come ministro responsabile della legalità sul territorio ne deve tenere conto.



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