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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Ci vediamo oggi a Padova?

1 de Abril de 2014, 3:36, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. 

Lo so che la data di oggi può far pensare allo scherzo, ma l'immagine qui accanto (creata da Roberto Rizzato) è l'unico pesce d'aprile che intendo proporre oggi, per cui chiarisco i dubbi di chi mi ha scritto e confermo che oggi alle 16 sarò davvero ospite del Dipartimento di Fisica a Padova (via Paolotti) per una conferenza sul tema delle bufale e leggende metropolitane e degli strumenti d'indagine.


Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Podcast di venerdì scorso del Disinformatico

1 de Abril de 2014, 2:25, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata del Disinformatico radiofonico di venerdì scorso. Questi i temi e i corrispondenti articoli d'accompagnamento:

Android, come scoprire le app ficcanaso o prosciugabatteria

Twitter cambia faccia e copia Facebook: arrivano i tag

Salvagente per Facebook: la notifica e i codici in caso di furto di account

Le applicazioni di Facebook sono impiccione: ecco come smascherarle

Arriva Microsoft Office per iPad


Buon ascolto!

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Android, come scoprire le app ficcanaso o prosciugabatteria

28 de Março de 2014, 7:54, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Avete notato che la batteria del vostro tablet o telefonino Android non dura più a lungo come prima? La colpa potrebbe essere di un'app che avete installato: per scoprire quale c'è uno strumento gratuito che si chiama App Permissions di F-Secure.

Questa app visualizza i permessi delle app (in altre parole, le cose che un'app può fare), indicando per nome quelle che possono costarvi denaro, per esempio perché inviano messaggi o fanno chiamate senza il vostro consenso, oppure quelle che riducono l'autonomia della batteria perché attivano servizi ad alto consumo come il GPS. App Permissions consente anche di scoprire quali app si fanno i fatti vostri, per esempio leggendo la rubrica.

Molte app gratuite, particolarmente i giochi, sono delle esche usate per catturare informazioni personali a scopo commerciale (dove va e dove si sposta l'utente, qual è il suo numero di telefonino o quali sono i suoi account, per esempio) o per attivare servizi (per esempio scattare foto e video o fare chiamate senza conferma dell'utente). Con App Permissions si fanno delle scoperte sorprendenti e inattese: per esempio, un'app che fa il cronometro per gli scacchi (Chess Clock for Android) chiede e ottiene il permesso di sapere dove si trova l'utente. Perché? E perché Barcode Scanner si legge la cronologia Internet dell'utente e i suoi siti preferiti?

App Permissions non consente di alterare i permessi concessi alle altre app: offre soltanto la possibilità di rimuovere le app che ci insospettiscono perché chiedono permessi non attinenti alla loro funzione. E se ve lo state chiedendo, App Permissions non chiede nessun permesso: per verificarlo (o per verificare i permessi di qualunque app Android) si va nelle Impostazioni di Android, si sceglie Altro e poi Gestione applicazioni, si sceglie l'app da ispezionare e si scorre verso il basso per vedere la sezione Autorizzazioni.
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Twitter cambia faccia e copia Facebook: arrivano i tag

28 de Março de 2014, 7:42, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Pochi giorni fa Twitter ha introdotto i tag, ossia la possibilità di identificare le persone nelle fotografie, come Facebook fa già da tempo. Questo recente aggiornamento ha attivato anche la possibilità di aggiungere fino a quattro foto a un singolo tweet.

L'opzione di taggare le persone è operativa automaticamente, senza che l'utente ne richieda l'attivazione: questo significa che chiunque può cominciare a etichettarci nelle foto e quindi farsi un po' di più i fatti nostri (per esempio cercando tutte le foto in cui compariamo). Una delle caratteristiche distintive di Twitter è che consente di interagire con gli altri senza esporsi eccessivamente pubblicando dati personali, ma con questa novità controversa questa prerogativa è andata persa. O quasi, perché si può rimediare.

Per disattivare la possibilità di essere taggati su Twitter andate nelle Impostazioni (su dispositivi mobili, toccate Account e poi l'icona dell'ingranaggio oppure toccate i tre puntini in alto a destra; su computer, toccate l'icona dell'ingranaggio in alto a destra), scegliete la sezione Sicurezza e privacy e disattivate il taggaggio: se state usando un dispositivo mobile, disattivate il segno di spunta accanto alla voce Chi può taggarmi nelle foto scegliendo Nessuno, mentre se usate un computer scegliete Non permettere a nessuno di taggarmi nelle foto.
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Salvagente per Facebook: la notifica e i codici in caso di furto di account

28 de Março de 2014, 7:34, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Volete blindare il vostro account Facebook contro i furti? C'è un trucco molto semplice ma spesso tralasciato: la notifica di accesso.

Andate nelle Impostazioni (su computer, cliccando sul triangolino in alto a destra; su dispositivi mobili, toccando l'icona di menu in alto a sinistra e poi scorrendo verso il basso) e scegliete Protezione.

Qui trovate la voce unica Notifiche di accesso (se accedete via computer) o le due voci separate Notifiche di accesso via SMS e Notifiche di accesso via e-mail (se accedete da dispositivo mobile). Se le attivate e qualcuno vi ruba la password, riceverete un avviso via SMS e via mail che qualcuno sta accedendo al vostro account da un computer diverso da quelli che usate solitamente.

Potrete riprendere il controllo del vostro account e respingere l'intruso in vari modi. Per esempio, se siete abbastanza celeri nel notare il furto, andate alla voce Da dove sei connesso (o Sessioni attive nella versione mobile), sempre nella sezione Protezione, e guardate l'elenco delle sessioni Facebook attive: disattivatele tutte tranne quella del dispositivo che state usando. Spesso i ladri non hanno la vostra password, ma riescono lo stesso a prendere il controllo del vostro profilo intercettando il flusso di dati (per esempio quando vi collegate usando una rete WiFi insicura), per cui bloccare le sessioni è sufficiente.

Un'altra opzione consigliabile è definire degli amici fidati che possono intervenire in caso di furto: sono i Contatti fidati, che stanno sempre nella sezione Protezione. Queste persone fidate riceveranno da Facebook un codice di emergenza. Se vi viene rubato l'account, potete chiamarle (ovviamente non via Facebook ma usando un altro canale di comunicazione) e farvi dare questi codici, da digitare in Facebook per riprendere il controllo dell'account e toglierlo al ladro.
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