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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Antibufala: è pericoloso rispondere al telefonino mentre è in carica o a batteria quasi esaurita!

22 de Fevereiro de 2014, 6:07, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Un lettore e ascoltatore del Disinformatico, Andrea, segnala che sta circolando in Rete un nuovo allarme riguardante i telefonini e scritto in un italiano claudicante: “Oggi un altro bambino è morto perchè ha risposto ad una chiamata mentre il telefono era ancora in carica. Quel tempo aveva una vibrazione improvvisa del suo cuore e poi bruciato la mano. Quindi per favore non rispondere alle chiamate o non chiamate durante il caricamento del telefono cellulare. Quando la batteria del telefono è l'ultima barra non effettuare una chiamata o rispondere alle chiamate in arrivo, perché la radiazione è 1.000 volte più forte. Questo può accadere a qualsiasi marca di telefoni cellulari per favore passare tali informazioni a tutti coloro che se ne frega e non dimenticate di condividere per la vostra sicurezza”.

Dovrebbe bastare lo stile sconclusionato per liquidare come bufala un appello del genere, ma caso mai non fosse sufficiente arriva anche la smentita dettagliata del sito antibufala Snopes.com: l'appello è vecchio di anni (è una variante di quello che girava nel 2008), non c'è nessun pericolo maggiore nel rispondere a una telefonata mentre il cellulare è in carica rispetto a quando non lo è, e non è affatto vero che “la radiazione è 1000 volte più forte” quando la batteria è quasi esaurita.

Al tempo stesso, è vero che le batterie dei telefonini, specialmente quelle non originali che spesso non hanno dispositivi di sicurezza integrati, possono talvolta surriscaldarsi, scoppiare e prendere fuoco, ferendo le persone che stanno nelle vicinanze: Snopes cita alcuni casi realmente avvenuti. È quindi meglio usare batterie originali e fare in modo che il telefonino sia ben ventilato durante la carica, che genera calore. Metterlo sotto il cuscino per ascoltare la musica di notte, come fanno molti mentre lo caricano, non è una buona idea, perché il cuscino impedisce la dispersione del calore prodotto dalla carica.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Le parole di Internet: Zalgo text

21 de Fevereiro de 2014, 7:55, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Zalgo text, testo Zalgo. Tipo di testo distorto, usato talvolta nei forum e nei commenti come vezzo grafico. È costituito da caratteri (lettere, numeri e altri segni) che si estendono verticalmente al di sopra e al di sotto delle lettere normali, come in questo esempio:


Q̹̣̩̭̰̰̹̄ͬ̿͋̃ṷ̬̰ͥe̘͚͈̰̺̍͐s͎̜̖t͔̣̯̲̜̠ͣ̑ͨ̉̈̈o̲͙̺͊ͯͣ̐̋̂̔ ̳͉͍̒̂è̗ͥͯͨ̍ͮ͛ ̦̹̣̰̐̅̑͑̅̂t͙̭̻̖͛̾e̺͙ͣ͒̚ṣ̠͉͓͔̲̦̎t̖͖̝͓̣ͭ͑̈́̂ỏ̥͕͈͛̓ ̀ͦ̽ͅZͯ̑̎a͆l̻ͨ̋ͧͣͨͬg͉̙̟̾̅̾ͬo̠ͮ͒


L'effetto viene prodotto sfruttando i cosiddetti segni o caratteri combinatori dello standard Unicode di rappresentazione dei caratteri in informatica. Questi segni permettono di partire da una lettera base dell'alfabeto normale, che può essere posizionata sopra o sotto la linea di riferimento della riga di testo e di aggiungervi altri segni, accatastati sopra o sotto la lettera base. Avete presente i simboli come l'accento circonflesso (^) oppure la dieresi (¨) che si mettono sopra le lettere normali per rappresentare i suoni di alcune lingue? Il testo Zalgo è una versione “ubriaca” di questa funzione tipografica.

Il testo Zalgo può essere generato usando vari siti, come Eeemo.net o Marlborotech.com, nei quali basta immettere il testo normale da “decorare” trasformandolo in testo Zalgo. Attenzione a non abusare di questi ghirigori: rendono difficile la lettura e in alcuni forum vengono banditi per questo motivo.

Il nome Zalgo deriva, secondo KnowYourMeme, da Goon Shmorky un utente del sito SomethingAwful, che nel 2004 creò delle vignette alterate nelle quali i personaggi esclamavano “Zalgo!” come se fosse l'evocazione di un'entità maligna soprannaturale. Il nome era una invenzione di Goon Shmorky e prese piede in vari forum dedicati alle illustrazioni. Spesso il testo che accompagnava le illustrazioni era scritto usando questa tecnica di distorsione e così il nome Zalgo finì per essere associato al testo distorto.


Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Donna si fa truffare per 500.000 dollari su un sito d’incontri

21 de Fevereiro de 2014, 7:50, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Dal San Francisco Chronicle arriva una storia che ha dell'incredibile: una donna di San Jose ha affidato ben mezzo milione di dollari a un uomo conosciuto su un sito d'incontri dedicato ai correligionari, ChristianMingle.com, il cui slogan ironicamente è “Trova il partner che Dio ha scelto per te”.

L'uomo ha usato una foto falsa e ha creato un finto sito, spacciandosi per un cittadino britannico che lavorava su una piattaforma petrolifera scozzese; ha telefonato alla donna, le ha mandato messaggini e fiori prima di chiederle un prestito per la sua attività d'imprenditore. La donna, una sessantaseienne divorziata, è caduta nella trappola tesa con cinica professionalità e ha inviato all'uomo in totale 500.000 dollari, ottenuti in parte ipotecando la casa e il fondo pensione. L'ultimo versamento, di ben 200.000 dollari, era stato effettuato su una banca turca, seguendo le istruzioni dell'uomo. Solo a quel punto la donna ha avuto dubbi e ha contattato le autorità.

Un socio del truffatore, tale Wisdom Onokpite, si è presentato per ritirare i soldi versati alla banca, ma è stato invece arrestato in Turchia dalla polizia locale. Era entrato in Turchia con un passaporto falso e ora è stato incriminato per frode. L'account del falso corteggiatore, invece, è stato tracciato: invece di portare a una piattaforma petrolifera scozzese conduceva a una località in Nigeria.

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Aggiornamenti urgenti per Flash Player e Internet Explorer 9 e 10

21 de Fevereiro de 2014, 7:45, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Ci risiamo: è già ora di scaricare e installare un nuovo aggiornamento di sicurezza di Flash Player che tura una falla critica già utilizzata per attacchi informatici in Rete che hanno effetto su Windows, Mac e Linux. L'aggiornamento precedente risale soltanto a due settimane fa. L'avviso ufficiale di Adobe, pubblicato ieri, fornisce tutti i dettagli tecnici.

Per sapere se siete aggiornati, visitate questa pagina di Adobe con il vostro browser (o con ciascuno dei browser che usate): dovreste vedere l'indicazione che avete la versione 12.0.0.70 di Flash (per Linux la versione deve essere la 11.2.202.341). Se vedete un numero differente e inferiore, avete bisogno di aggiornarvi. Se usate Chrome o Internet Explorer 10 e 11, riavviateli e ricontrollate se siete aggiornati: questi due browser, infatti, scaricano automaticamente gli aggiornamenti e hanno solo bisogno di un riavvio per attivarli.

Se usate altri browser, potete scaricare manualmente l'aggiornamento andando alla pagina di download di Adobe. e seguire le istruzioni che trovate lì. Dopo che avete installato l'aggiornamento, ricontrollate la situazione visitando di nuovo la pagina di test di Adobe. Evitate, come sempre, i falsi aggiornamenti: adesso ne circola uno per Android che addirittura si fa pagare per l'aggiornamento gratuito.

Se usate Internet Explorer 9 o 10, inoltre, c'è un bollettino di sicurezza Microsoft che segnala una falla in queste due versioni del browser. Il consiglio di Microsoft è di aggiornare Internet Explorer (usando Windows Update) e poi scaricare e installare questa correzione temporanea.

Fra l'altro, se siete ancora utenti di Windows XP, tenete presente che tra un mese e mezzo termina il supporto tecnico (Extended Support) da parte di Microsoft. Non ci saranno più aggiornamenti o correzioni di sicurezza: se ci sono falle, ve le tenete. È tempo di passare a un sistema operativo più recente.
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WhatsApp, due o tre cose da sapere

21 de Fevereiro de 2014, 7:34, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Scossi dalla vendita a sorpresa di WhatsApp a Facebook? Incerti su cosa fare per difendere la vostra privacy? Ecco qualche qualche dato per orientarvi nella scelta.

WhatsApp legge periodicamente (non solo all'installazione) la rubrica telefonica dell'utente, ne estrae tutti i numeri e li invia ai propri computer usando una connessione cifrata. Le altre informazioni presenti nella rubrica (per esempio nomi, indirizzi di mail e indirizzi postali) non vengono inviate a WhatsApp. La società memorizza in forma cifrata sui propri sistemi informatici sia i numeri di telefonino delle persone iscritte a WhatsApp, sia quelli di chi non usa il servizio ma ha il proprio numero memorizzato in una rubrica di un utente WhatsApp (dalle condizioni di contratto e dalle FAQ di WhatsApp).

Se usate un iPhone con WhatsApp, potete bloccare l'accesso dell'app alla vostra rubrica andando in Impostazioni - Privacy - Contatti e disattivando il selettore di WhatsApp. Questo, tuttavia, limiterà molto quello che potete fare con WhatsApp (dalle FAQ di WhatsApp).

Per poter leggere i messaggi di stato di un utente WhatsApp, che sono in sostanza pubblici, è sufficiente avere in rubrica il suo numero di telefonino. “Se non volete che il mondo intero sappia o veda qualcosa, non inviatela come messaggio di stato” (dalle condizioni di contratto). È comunque possibile bloccare un utente indesiderato (Android; BlackBerry; iPhone; Nokia; Windows Phone; BlackBerry 10), che non verrà avvisato del blocco ma potrebbe comunque dedurlo (FAQ di WhatsApp).

L'uso di WhatsApp è vietato ai minori di 16 anni (dalle condizioni di contratto), a differenza di Facebook, che vieta i minori di 13 anni.

Quando mandate un messaggio tramite WhatsApp, la società ne registra la data, l'ora e i numeri di telefonino del mittente e del destinatario. Il contenuto di un messaggio non viene archiviato da WhatsApp, a meno che il destinatario non sia in grado di riceverlo: in questo caso resta sui server di WhatsApp fino a 30 giorni. Ciononostante, WhatsApp si riserva l'opzione di archiviare qualunque informazione che la legge californiana gli imponga di conservare.

WhatsApp ha avuto molti problemi di sicurezza e intercettabilità nel recente passato e non è chiaro se siano stati tutti risolti. In particolare, è stato a lungo possibile assumere l'identità di un altro utente e leggere il traffico di messaggi, specialmente se gli utenti spiati usano reti WiFi. Visto l'approccio piuttosto disinvolto alla sicurezza da parte dei responsabili di WhatsApp, non è prudente utilizzare il servizio per informazioni private o sensibili.

“Qualora WhatsApp venga acquisita o si fonda con un'entità terza, ci riserviamo il diritto di trasferire o assegnare le informazioni che abbiamo raccolto dai nostri utenti” (dalle condizioni di contratto).

“Abbiamo fatto ai nostri utenti una promessa così importante – niente pubblicità, niente trovate, niente giochini – che avere qualcuno che ci compra sembra terribilmente contrario all'etica. Va contro la mia integrità personale.” – Brian Acton, cofondatore di WhatsApp insieme a Jan Koum, citato da Wired UK prima di vendere WhatsApp a Facebook.

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