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150 miliardi di ore di dati cardiaci in mano a Fitbit rivelano nuovi fenomeni e ne confermano altri già noti

Settembre 16, 2018 6:37 , by Il Disinformatico - | No one following this article yet.
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La raccolta di dati personali effettuata in massa dai dispositivi digitali ha delle implicazioni di privacy molto serie, ma ha anche delle conseguenze utili e interessanti.

Per esempio, i braccialetti di fitness della Fitbit hanno acquisito circa 150 miliardi di ore di dati sull’attività fisica dei loro utenti, e questa massa enorme di dati, il più grande database di dati cardiaci mai creato, è ora analizzabile per estrarne tendenze che altrimenti non sarebbero visibili.

Yahoo Finance ne parla in dettaglio, segnalando molte di queste tendenze: per esempio, secondo i dati Fitbit (che, va detto, non rappresentano l’intera popolazione ma solo coloro che usano questi prodotti), in media la frequenza cardiaca a riposo, un indicatore di salute importante, è più alta nelle donne che negli uomini; i benefici cardiaci dell’esercizio fisico non aumentano se si supera la mezz’ora giornaliera; e sette ore di sonno effettivo portano a una frequenza a riposo più bassa rispetto alle canoniche otto ore.

Ci sono molti altri indicatori interessanti nell’articolo di Yahoo: ne segnalo ancora uno che farà piacere agli italofoni. Come mostrato nella figura qui sopra, gli italiani (perlomeno quelli che usano i Fitbit) sono in ottima forma, con una media di 84 minuti giornalieri di attività e una frequenza cardiaca a riposo molto bassa (61 pulsazioni al minuto).
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

Source: http://feedproxy.google.com/~r/Disinformatico/~3/LuKYVQeatOI/150-miliardi-di-ore-di-dati-cardiaci-in.html