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50 anni fa fu scattata questa memorabile foto del nostro pianeta; edizione speciale dell’autobiografia del comandante della missione che la scattò

18 de Dezembro de 2022, 7:00 , por Il Disinformatico - | No one following this article yet.
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La Terra fotografata dagli astronauti della missione Apollo 17. Restauro digitale dalla pellicola originale a cura di Andy Saunders.

Questa è la Blue Marble, la lucente “biglia blu” sospesa nel nero infinito dello spazio, così brillante da rendere invisibili le stelle. È una delle fotografie più celebri del nostro pianeta, una delle poche che lo ritraggono quasi completamente illuminato dal Sole e con un’angolazione che permette di apprezzare la vastità dell’Antartide. Fu scattata esattamente cinquant’anni fa dall’equipaggio della missione Apollo 17, che è tuttora l’ultima ad aver portato esseri umani sulla Luna.

La missione era partita dalla Terra poche ore prima, alle 6.33 italiane del 7 dicembre 1972, e al momento dello scatto era già uscita dall’orbita bassa intorno al nostro pianeta per dirigersi verso la Luna.

Quella biglia blu è l’unica oasi, in tutto l’Universo conosciuto, nella quale possiamo vivere senza dover ricorrere a scafandri e abitacoli pressurizzati, portando con noi tutto, dall’aria al cibo all’acqua. È l’unico corpo celeste sul quale possiamo camminare senza essere arrostiti dal calore, uccisi dal freddo, distrutti dalle radiazioni; del quale possiamo respirare l’atmosfera, e della cui vita possiamo nutrirci. Eppure manchiamo quotidianamente di rispetto per quest’oasi, dandola per scontata e devastandola con lo spreco quotidiano prodotto da otto miliardi di esseri umani (alcuni ben più spreconi di altri). All’epoca di questa foto, sulla Terra eravamo in tre miliardi e mezzo.

Se vi interessa, gli eventi di quel giorno di viaggio lunare di mezzo secolo fa sono raccontati e illustrati con tante immagini e tanti ritagli dei giornali italiani dell’epoca su Apollo 17 Timeline, a cura di Gianluca Atti. Per i prossimi giorni e per tutta la durata della missione segnalerò su questo blog gli articoli man mano che si compirà il loro cinquantenario esatto. Questi sono gli articoli della giornata di oggi:

Per il cinquantesimo anniversario della missione, l’editore bolognese Cartabianca ha aggiornato e arricchito il libro L’ultimo uomo sulla Luna, la traduzione italiana di The Last Man on the Moon, l’autobiografia del comandante della missione, Gene Cernan, ultima persona a camminare sul suolo lunare nel ventesimo secolo.

Il libro è disponibile su carta e in e-book con 38 pagine extra (di cui 32 sono a colori) e con decine di fotografie. Come spiega l’annuncio dell’editore, la traduzione (di cui ho avuto l’onore di curare la parte tecnica insieme a vari esperti) “è stata ulteriormente rifinita, in modo da attenersi a quello che ormai è diventato lo standard creato della casa editrice per questo tipo di pubblicazioni specialistiche.” Cartabianca ha infatti in catalogo anche Forever Young (l’autobiografia di John Young, comandante di Apollo 16 e del primo Space Shuttle) e prossimamente pubblicherà anche “l’autobiografia di Michael Collins, indimenticato compagno di Armstrong e Aldrin nel leggendario equipaggio dell’Apollo 11” (ci sto lavorando insieme alla stessa squadra di esperti; vi racconterò maggiori dettagli nei prossimi giorni).

Attenzione: questa nuova edizione speciale de L’ultimo uomo sulla Luna è attualmente in tipografia e, per citare l’editore, “Come gli equipaggi Apollo non sapevano se sarebbero riusciti ad arrivare sulla Luna, così anche noi non sappiamo se riusciremo a farvi avere la nuova edizione entro Natale. Ma in ogni caso vi invitiamo a visitare il nostro sito e a celebrare assieme a noi il cinquantenario dell’ultimo uomo sulla Luna, magari pre-ordinando il nuovo libro in arrivo. Ad astra!”

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

Fonte: http://attivissimo.blogspot.com/2022/12/50-anni-fa-fu-scattata-questa.html