Con quest'impresa l'Europa (Svizzera compresa) ha dimostrato di saper fare cose che né la NASA né l'ente spaziale russo o quello cinese o indiano sono in grado di fare. Rosetta e Philae ci stanno trasmettendo una quantità straordinaria di dati scientifici sulla natura della cometa Chury che ci stanno aprendo una finestra sull'origine del nostro sistema solare.
Visitare una cometa è come sfogliare l'album delle foto di famiglia: il fascino di vedere come eravamo, da dove proveniamo, come siamo cambiati è eterno, e il bisogno di saperlo è irrefrenabile e indispensabile. La differenza è che in questo caso la famiglia è l'umanità intera. È la Terra stessa.
Questa è Philae, fotografata da Rosetta mentre si avvicina lentamente alla cometa:
E questa è Rosetta, fotografata da Philae:
Chury vista durante la discesa di Philae:
L'atterraggio è stato accompagnato dall'esultanza decisamente esuberante del direttore di volo, Andrea Accomazzo, che s'è dimenticato di avere il microfono aperto (video).
Tutto questo, e la scienza e la conoscenza delle nostre origini che ne scaturiranno insieme alla formazione dei tanti giovani europei che hanno partecipato al progetto Rosetta, è costato al contribuente europeo ben tre euro e mezzo spalmati su nove anni.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.