Ovviamente, in conseguenza di queste sparizioni, “Gli Usa temono un nuovo 11 settembre”.
Questa notizia sensazionale proviene, secondo quanto scrive Leonardo Rossi de Il Tempo, da “fonti ufficiali degli Stati Uniti d’America”. Non è una fonte un po' troppo vaga, per una notizia del genere? Come mai non c'è un nome, una qualifica, una data, un dettaglio qualunque che elevi queste “fonti” a un livello meno gossip di un “mio cugggino”? Se sono ufficiali, non ci dovrebbe essere bisogno di nascondere le loro identità.
Sempre secondo Il Tempo, ci sarebbe anche, come fonte, un “esperto militare marocchino, Abderrahmane Mekkaoui”, che avrebbe parlato di questa notizia “con Al Jazeera” il 21 agosto scorso. Ma è vero? Lo dice soltanto il Free Beacon, un sito che è l'unica fonte che viene citata dal Tempo e da tutti gli articoli che si occupano dei presunti aerei trafugati. E se si cerca “Abderrahmane Mekkaoui” sul sito di Al Jazeera non viene fuori nulla.
Il Free Beacon viene indicato dal Daily Mail, dall'Huffington Post (che però è dubitativo e scrive “reportedly”, ossia “si dice che” a proposito della sparizione degli aerei), dal Mirror (anche lui dubitativo: “The commercial airliners are thought to have gone missing”, ossia “si pensa che gli aerei di linea commerciali manchino all'appello”), da Fox News, dal Washington Times, da USA Today. Nessuna di queste testate ha una seconda fonte di supporto. Tutte citano la stessa, singola fonte: il Free Beacon. Strano. Alcune citano anche le fonti ufficiali americane, come fa Il Tempo, ma per dire che non confermano la notizia.
Ci sarebbe poi da chiedersi come mai farebbero dei terroristi a far decollare questi aerei ipoteticamente rubati. Chi li rifornirebbe di carburante? Come decollerebbero da un aeroporto semidistrutto e costellato di aerei devastati? Chi li piloterebbe? I dirottatori dell'11/9 furono furbi e lasciarono fare ai piloti di linea la parte difficile del volo, cioè il decollo. E come farebbero a non farsi notare dai radar dei paesi confinanti? Come farebbero mai questi aerei a minacciare gli Stati Uniti? Dovrebbero attraversare un oceano e poi soprattutto passare le difese radar perimetrali degli USA. Se non ha comunicato un piano di volo alle autorità USA, un aereo di linea in avvicinamento non passerà inosservato. E oltretutto gli esperti di The Aviationist e NYCAviation fanno a pezzi meticolosamente la notizia degli undici aerei mancanti.
In altre parole, la notizia di un nuovo 11 settembre è implausibile e campata per aria sia dal punto di vista giornalistico (una sola, traballante fonte) e tecnico (attentati ben poco praticabili). Ciliegina sulla torta, il sito antibufala Snopes.com fa risalire tutta la storia a dei blogger nordafricani che diffusero la diceria, trasformata poi in fatto assodato dai media affamati di notizie con le quali angosciare i lettori.
In queste condizioni, il giornalismo serio dovrebbe evitare di trasformare un “si dice” in un “sicuramente” come ha fatto Il Tempo. Soprattutto su notizie che possono causare allarme come questa.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
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