Le autorità yemenite smentiscono, stando al Gulf News di Dubai, ma il giornalista che ha pubblicato inizialmente la notizia, Mohammad Radman, insiste che la vicenda è autentica. La Reuters ha contattato due persone abitanti a Meedi, il luogo dove si sarebbe verificata la morte, e da loro ha avuto conferma dell'autenticità della notizia.
Secondo quanto riportato dalla RSI, Rawan è invece viva e non è mai stata sposata: un magistrato ha presentato la bambina alla stampa.
Difficilmente si potrà mai appurare cosa è successo realmente: presentare un'altra bambina e dire che è Rawan sarebbe molto semplice.
Inizio a pubblicare qui questi brevi appunti, caso mai ci fossero ulteriori sviluppi di questa vicenda, che faccio davvero fatica ad associare a un termine frivolo come “antibufala”: a prescindere dal caso di Rawan, la condizione delle donne nelle Yemen è comunque atroce oltre ogni immaginazione.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
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