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Deepfake: Facebook non li toglie, neanche se il soggetto è Zuckerberg

Giugno 14, 2019 6:49 , by Il Disinformatico - | No one following this article yet.
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Il problema dei deepfake, video generati applicando il volto di qualcuno al corpo di qualcun altro, facendogli fare e dire cose che non ha mai detto o fatto, è delicato: oltre ai divertissement come inserire un attore al posto di un altro in un film e oltre ai video pornografici apparentemente interpretati da celebrità, esistono infatti anche i deepfake politici: video falsi nei quali presidenti o figure politicamente importanti dicono o fanno cose imbarazzanti o sconvenienti.

La questione politica è emersa fortemente negli Stati Uniti in questi giorni perché un video falso, nel quale la presidente della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, sembra articolare a fatica le parole, è diventato virale, con oltre due milioni di visualizzazioni, ed è stato poi condiviso anche dall’influentissimo Rudy Giuliani, avvocato personale di Donald Trump.

Facebook, però, non ha rimosso il video: lo ha “deprioritizzato” e gli ha affiancato delle informazioni di fact-checking. Secondo il social network, infatti, la gente deve poter prendere le proprie decisioni informate su cosa credere e il compito di Facebook è assicurarsi di fornire alla gente informazioni accurate.

C’è chi trova un po’ pilatesca questa risposta e quindi ha deciso di sfidare Facebook creando e postando su Instagram (che è di Facebook) un deepfake che coinvolge Mark Zuckerberg, facendogli dire, in modo estremamente realistico e abbastanza credibile, cose come questa: “Immaginatevi questo per un secondo: un solo uomo che ha il controllo totale dei dati rubati di miliardi di persone, tutti i loro segreti, le loro vite, i loro futuri. Io devo tutto questo alla Spectre. La Spectre mi ha mostrato che chiunque controlli i dati, controlla il futuro“.

La Spectre dei film di James Bond, tuttavia, non c’entra nulla: si tratta del nome scelto da due artisti, Bill Posters e Daniel Howe e dall’agenzia pubblicitaria Canny per un’installazione artistica presentata il mese scorso nell’ambito di un festival che si tiene a Sheffield, nel Regno Unito.

Un portavoce di Instagram ha dichiarato che questo deepfake verrà gestito come tutti gli altri: se viene segnalato come falso e i fact-checker esterni confermano che è falso, verrà filtrato ed escluso. Di diverso avviso è invece la CBS, il cui logo compare nel video: la rete televisiva statunitense ha chiesto direttamente la rimozione completa.

Ci vuole però un occhio attento per accorgersi delle leggere imperfezioni di questi deepfake, e se le cose dette o fatte nei video sono plausibili è facile che gli utenti non si accorgano della falsificazione e non notino neanche gli avvisi dei fact-checker. Non è ancora chiaro, insomma, se la semplice etichettatura sia un rimedio sufficiente. Guardate per esempio quest’altro video della Spectre, che raffigura Kim Kardashian:



Secondo voi, quanti utenti distratti si accorgeranno che quello che dice è falso?
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

Source: http://feedproxy.google.com/~r/Disinformatico/~3/yoZdvCJSAlc/deepfake-facebook-non-li-toglie-neanche.html