È stato pubblicato il primo trailer del film russo Vyzov(Вызов), ossia Sfida, girato in parte a bordo della Stazione Spaziale Internazionale a ottobre 2021: ne avevo parlato in questo articolo. Nel trailer si vede l’attrice Yulia Peresild che recita la parte di un medico (“E. Belyaeva”) che deve operare un cosmonauta, a bordo della Stazione, in seguito a un malore inatteso, forse causato da una ferita subita durante una manovra della Stazione, effettuata per evitare dei detriti spaziali mentre il cosmonauta era all’esterno (premessa tecnicamente poco plausibile).
A giudicare dal logo mostrato a 1:36, la vicenda è ambientata durante la Expedition 66 (ottobre 2021-marzo 2022).
Non sono in grado di decifrare cosa viene detto nel trailer, che è in russo e non ha sottotitoli. Se qualcuno può dare una mano a trascrivere e tradurre i dialoghi, ogni aiuto è benvenuto. Le didascalie nel trailer parlano di cose “mai viste prima” e di “primo film girato nello spazio”. Posso solo abbozzare una traduzione con DeepL della descrizione del video presente su YouTube:
La prima mondiale del trailer del primo lungometraggio della storia del cinema e dell'astronautica girato sulla Stazione Spaziale Internazionale. Con Julia Peresild, Milos Bikovich, Vladimir Mashkov, Oleg Novitsky, Anton Shkaplerov, Peter Dubrov, Elena Valyushkina, Varvara Volodina e altri. Il dramma spaziale "Sfida" del regista Klim Shippenko - in tutti i cinema dal 12 aprile. Si iscriva al nostro canale per essere il primo a vedere nuovi trailer, video dalle riprese, frammenti esclusivi del film e molto altro ancora: (link).
Nel trailer si vedono solo immagini riprese nella sezione russa della Stazione e si scorge un cosmonauta autentico (Anton Shkaplerov); forse anche il “paziente” sul lettino è un cosmonauta effettivo (Oleg Novitsky?). I movimenti della Peresild sono ripresi in modo da sottolineare (tramite i capelli sciolti e gli oggetti che fluttuano) che sono stati effettivamente compiuti dentro la Stazione in assenza di peso.
Si notano anche delle rare immagini ad alta risoluzione del decollo di un razzo Soyuz.
So che questo è un pessimo momento per parlare di cose russe, e c’è il rischio che in futuro questo film verrà visto con lo stesso atteggiamento con il quale oggi vediamo i film di Leni Riefenstahl sulla Germania nazista. Ma il film esiste e rappresenta comunque un momento tecnico e cinematografico storico.