Uno dei motori di questo aumento è stato, secondo il rapporto, un consorzio di ben 28 false agenzie pubblicitarie, che è riuscito a generare nel 2017 circa un miliardo di impressions di pubblicità che promuovevano falsi antivirus, truffe di assistenza tecnica e altre frodi informatiche ridirigendo forzatamente gli utenti su siti truffaldini. Queste false agenzie sottoscrivevano rapporti commerciali regolari con le piattaforme pubblicitarie e in questo modo sono riuscite a raggiungere il 62% dei siti Web sostenuti dalla pubblicità.
Il rapporto elenca tutti i nomi delle false agenzie (mostrati nell’immagine qui sopra), ma non cita le sedici piattaforme pubblicitarie che hanno inconsapevolmente fatto affari con queste agenzie.
È importante ricordare che i siti legittimi che ospitano queste pubblicità truffaldine lo fanno quasi sempre senza saperlo e quindi sono vittime e non complici.
Fonte aggiuntiva: Ars Technica.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.