L'app va associata a un account Twitter e quando si avvia uno streaming provvede a postare automaticamente su Twitter un avviso che contiene un link allo streaming, che gli utenti possono commentare.
In Meerkat tutto è in diretta: non ci sono repliche o registrazioni, salvo quelle che chi avvia la trasmissione può conservare sul proprio telefonino. Inoltre lo streaming è visibile a chiunque ne conosca il link, per cui è importante evitare di pubblicare video potenzialmente imbarazzanti.
Sul mio vecchio telefonino (Samsung Galaxy S3) i risultati delle prove non sono stati molto incoraggianti: l'immagine è risultata completamente distorta e l'audio ha avuto ritardi anche di una trentina di secondi, nonostante l'uso di una connessione Wi-Fi invece della trasmissione dati su rete cellulare. Su un tablet Samsung Galaxy Tab 3 da 8 pollici, non proprio recente, le cose sono andate molto meglio. In entrambi i casi, comunque, il consumo di batteria è spettacolarmente alto, per cui se pensate di usare Meerkat per fare dirette streaming di eventi lunghi vi conviene tenere a portata di mano un alimentatore.
Il potenziale di queste app è straordinario: in pratica chiunque abbia uno smartphone recente e una connessione veloce a Internet (Wi-Fi o cellulare) può diventare reporter in tempo reale, eludendo censure e oscuramenti dei canali televisivi tradizionali. Mi sa che ne vedremo delle belle, soprattutto in campo giornalistico.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.