Перейти к контенту

Blogoosfero verdebiancorosso

Назад в Disinformatico
Full screen Suggest an article

Navicelle spaziali? C'è anche l'Europa (e l'Italia) con IXV

февраля 11, 2015 6:36 , by Unknown - | No one following this article yet.
Viewed 4 times
di Paolo G. Calisse, 10 febbraio 2015 (con successivi aggiornamenti)

Interpretazione artistica dell'Intermediate eXperimental Vehicle (Credit: ESA)

Straordinaria settimana per tutti gli appassionati di spazio, soprattutto se italiani: oggi alle 14:00 ora italiana avverrà il lancio e rientro controllato dell'IXV (Intermediate eXperimental Vehicle), la navetta spaziale sperimentale realizzata in prevalenza dall'Italia per conto di ESA.

Schema di volo della missione (Credit: ESA)


Credit: SpaceX
Oltre a questo, nel giro di poche ore si sono svolti il tentativo di lancio del satellite DSCOVR con rientro controllato in piattaforma marina del primo stadio del vettore Falcon 9 (annullato per vento eccessivo in quota) e il rientro di una capsula Dragon dall'ISS (completato con successo, come mostrato dall'immagine qui accanto).

Ma occupiamoci in particolare della Missione IXV. Al contrario di altre navette come lo Space Shuttle o l'X-37B, IXV è un vero lifting-body totalmente privo di ali. Questa soluzione impedisce un atterraggio come un aliante, ma alleggerisce il disegno, delegando il controllo di assetto in atmosfera a due flap (alette) posteriori. La navetta, che pesa un po' meno di due tonnellate ed è lunga 5 metri, quindi poco più di un'autovettura, è protetta al rientro da un pannello di fibra di carbonio in grado di sopportare temperature fino a 1.700°C.

Il lancio – la cui preparazione è descritta in questo timelapse – avverrà dalla base di Kouru in Guyana Francese a bordo di un vettore Vega, Vettore Europeo di Generazione Avanzata, anch'esso sviluppato in gran parte nel nostro paese. Sarebbe dovuto avvenire a novembre dello scorso anno, ma ESA aveva improvvisamente avanzato alcune preoccupazioni aggiuntive legate al sorvolo da parte del vettore di alcune zone abitate immediatamente dopo il lancio. Il rinvio aveva fatto infuriare i tecnici della Thales Alenia, in gran parte responsabili per la costruzione della navicella. Una leggera modifica della traiettoria ha permesso in seguito di risolvere il problema.

L'IXV durante un test (Credit: ESA) 
Qualche minuto dopo il decollo, la navetta si separerà dal quarto e ultimo stadio del lanciatore, a circa 340 km di quota. Una volta raggiunta in volo balistico (cioè senza propulsione) la quota di 412 km, il veicolo comincerà a scendere fino a raggiungere l'interfaccia con l'atmosfera terrestre ad una quota di 120 km e ad una velocità di 26.800 km/h (7,5 km/s). L'enorme energia cinetica verrà dissipata con una serie di roll, una manovra impiegata anche dallo Space Shuttle, simile allo zigzagare degli sciatori alla fine delle discese per rallentare e fermarsi. Una volta raggiunti 1.600 km/h a 26 km di quota, una serie di paracadute si aprirà in sequenza prima dell'ammaraggio nel Pacifico. La nave Nos Aries è già posizionata in zona per il recupero e il trasporto in Europa.

Il volo sarà governato autonomamente dalla navetta. Inoltre verrà anche testato il quarto ed ultimo stadio del vettore Vega, l'AVUM, che sarà avviato tre volte per verificarne il funzionamento. Questo stadio, dotato di un propulsore principale prodotto in Ucraina derivato da missili balistici intercontinentali SS-18, è in grado di garantire sia la propulsione che il controllo d'assetto del carico pagante, consentendo un'inserzione in orbita più precisa.

La durata prevista del volo è di un'ora e 42 minuti. Il lancio potrà essere seguito in diretta dal sito ESA.

Qui la scaletta della missione:


T-0 (14:00 CET)
Decollo
+1m 52s
Separazione del Primo Stadio (P80)
+3m 35s
Separazione del Secondo Stadio (Zefiro-23)
+4m 02s
Espulsione della protezione  (Vega è ora nello spazio)
+6m 37s
Separazione del Terzo Stadio (Zefiro-9)
+8m 00s
Prima accensione del Quarto Stadio AVUM
+13m 49s
Spegnimento AVUM
+20m 34s
IXV: Verifica del Sistema di controllo di assetto in volo
+1h 22m
Termine del blackout causato dal surriscaldamento al rientro; i dati della navetta vengono di nuovo ricevuti a terra
+1h 25m
Espulsione del pannello di protezione dei paracadute
+1h 29m
Espulsione del paracadute principale
+1h 31m
Preparazione dell’IXV all’impatto
+1h 42m
Ammaraggio (previsione)


(trad. in italiano dell'autore dall'originale disponibile sul sito ESA)


La missione IXV, rinviata più volte anche per ragioni di sicurezza (qui in una chiarissima animazione, che però mostra una traiettoria non aggiornata), servirà a comprendere meglio le caratteristiche termiche e aerodinamiche di un veicolo lifting body e la funzionalità dei due flap usati per i controlli d'assetto. Non è previsto un impiego futuro del veicolo per il lancio nello spazio di carico pagante o astronauti, ma i dati di cui si disporrà saranno essenziali per l'eventuale prossimo passo: lo sviluppo di una navetta riutilizzabile in grado di rendere l'Europa indipendente nell'accesso di equipaggi allo spazio.


Sono in atto infatti grandi cambiamenti nella tecnologia spaziale. Arianespace, nonostante il numero record di 11 lanci del 2014, comincia a sentire il terreno scottare sotto i piedi, visto che il nuovo corso USA, soprattutto dovuto a SpaceX e alla possibilità sempre più realistica di voli spaziali a costi decisamente più bassi, potrebbe mettere fuori mercato vettori come gli Ariane. Senza contare l'impatto della concorrenza di paesi come Cina e India, entrambi in crescita netta nel settore aerospaziale.

Quale sarà la strategia europea per battere la concorrenza? Non è molto chiaro. Almeno sulla carta, nel caso di un pieno successo della missione, esiste un seguito, l'ISV (Innovative Space Vehicle), ma non ci sono al momento programmi definitivi né fondi per la realizzazione di una vera navetta spaziale europea. La politica europea, alle prese con altre priorità e con una drammatica carenza di volontà politica, non ha saputo ancora identificare direzioni precise.

Le tante novità di questa settimana confermano tuttavia che la tecnologia spaziale sta entrando in una fase nuova, nella quale ci auguriamo che l'Italia sappia rivestire un ruolo sempre più importante.

Forza ESA quindi, forza IXV, e forza... nostro Paese!
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

Источник: http://feedproxy.google.com/~r/Disinformatico/~3/iGjDiDviAvM/navicelle-spaziali-ce-anche-leuropa-e.html