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Credit: Patrick Cullis. |
I due punti brillanti vicini che vedete in cielo di sera in questi giorni non sono visitatori alieni, anche se non mancheranno i soliti ottusangoli che li scambieranno per UFO perché passano troppo tempo a guardare videofuffa su Youtube invece di prendere in mano un bel libro d'astronomia o semplicemente usare l'app Sky Map di Google. Sono due pianeti: Venere e Giove, i due corpi celesti più brillanti a parte il Sole e la Luna.
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Credit: The Planets Today. |
Il loro moto intorno al Sole li ha fatti allineare con la Terra progressivamente nelle scorse settimane e il picco di massima vicinanza apparente è stasera. Saranno separati da circa un terzo di grado, tanto da poterli coprire entrambi con la punta del mignolo con il braccio teso e sembreranno una stella doppia spettacolare.
Nei prossimi giorni i due pianeti si allontaneranno progressivamente, ma saranno comunque separati da meno di due gradi (la larghezza di un pollice a braccio teso) per una settimana. Potrete vederli a occhio nudo, nuvole permettendo, guardando verso ovest di sera: saranno inconfondibilmente brillanti.
Anche un piccolo telescopio o un buon binocolo mostrerà i due pianeti in dettaglio: la falce radiosa di Venere e il cerchio striato di Giove, accompagnato dai suoi satelliti.
Il fenomeno è noto in astronomia come congiunzione ed è bello ma non straordinariamente raro o anomalo: Venere e Giove sono stati molto vicini ad agosto del 2014 e lo saranno di nuovo il 26 ottobre prossimo (ma all'alba). A maggio del 2000 ci fu una congiunzione ancora più stretta (0.01°), ma erano troppo vicini al Sole nel cielo della Terra per essere visibili. Il 27 agosto 2016 ci sarà un'altra bella congiunzione serale, con una separazione di un solo decimo di grado.
Non dovrebbe essere necessario dirlo, ma per tutti quelli che ancora si ostinano a credere che i pianeti influiscano sulle sorti umane o che hanno ancora dei dubbi inculcati da Roberto Giacobbo e compagnia cantante, sottolineo che le congiunzioni planetarie non hanno alcun effetto sulla Terra o sui suoi abitanti: non causano terremoti e non portano sfiga. Sono invece uno spettacolo da godere e che non dovremmo cercare di legare egocentricamente alle nostre piccole beghe terrene, ma dovremmo cogliere come invito ad ammirare l'enormità dell'Universo e magari a farci cominciare a conoscere i fatti dell'astronomia intanto che portiamo in discarica le fandonie smerciate dal business dell'astrologia. Buona visione.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.