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Ricerca USA su Facebook: più si è vecchi, più si condividono notizie false

15 de Janeiro de 2019, 10:01 , por Il Disinformatico - | No one following this article yet.
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Se siete fra i tanti che pensano che i giovani d’oggi e il loro uso smodato di Internet siano i principali colpevoli della diffusione delle notizie false intenzionali, le cosiddette fake news, c’è una nuova ricerca che potrebbe interessarvi e che sostiene che la colpa maggiore spetta invece a chi ha da 65 anni in su.

La ricerca è stata svolta da esperti della New York University e della Princeton University su un campione di 1300 americani studiando le loro condivisioni su Facebook fra aprile e novembre 2016, quindi in un momento elettoralmente molto delicato negli Stati Uniti, per cui non è detto che i risultati abbiano valore universale e si applichino anche al di fuori dei social network, ma sono decisamente interessanti.

In media, gli utenti oltre i 65 anni hanno condiviso sette volte più articoli di fake news rispetto al gruppo più giovane preso in considerazione, che è quello fra 18 e 29 anni.

La tendenza generale che emerge da questa ricerca è che più sale l’età, più aumenta la propensione per la condivisione di notizie false sui social. Questa tendenza vale a prescindere dall’orientamento politico della persona.

Ma allora è tutta colpa dei nonni se le fake news spopolano in Rete? Non è detto. Innanzi tutto, la ricerca evidenzia un altro dato importante: oltre il 90% degli utenti esaminati non ha abboccato alle notizie false e non le ha condivise. Il professor Andrew Guess, autore principale della ricerca, nota che la condivisione di notizie false è opera di un gruppo piuttosto piccolo di persone, per cui è difficile dire che abbia un grande impatto a livello generale. Altre ricerche indicano inoltre che il grosso della disseminazione di fake news è opera di sistemi automatici che fingono di essere utenti di social network.

Un altro aspetto che scagiona in parte chi ha più di 65 anni è che questa stessa fascia d’età condivide sui social network anche le smentite, e lo fa più di quanto condivida le notizie false.

Va anche detto che i ricercatori, a scanso di equivoci e polemiche, hanno evitato di includere nei siti di notizie false le testate giornalistiche note per la loro propensione a fabbricare notizie in modo fazioso e si sono concentrati sui siti più estremi, quelli che usano sistematicamente tutti i trucchi acchiappaclic del repertorio tecnico per far diventare virali delle notizie oggettivamente false.

Ma come mai gli ultrasessantacinquenni sono così tanto più inclini a condividere fake news? Di preciso non si sa ancora. Il professor Joshua Tucker, uno dei coautori della ricerca, sospetta che sia una questione di alfabetizzazione digitale: forse le persone anziane hanno meno familiarità con i social media e quindi fanno più fatica a immaginare che le notizie false possano essere visivamente simili a quelle vere quando vengono presentate su Facebook.

Una cosa comunque sembra certa: gli utenti più giovani sono meglio equipaggiati per difendersi dalle notizie false. Forse c’è ancora speranza per il futuro.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/Disinformatico/~3/9cLKsmmN2So/piu-si-invecchia-piu-si-condividono.html