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Storia di uno specchietto spaziale

18 de Abril de 2020, 6:39 , por Il Disinformatico - | No one following this article yet.
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Piccola storia di spazio. Se visiti la storica sala del Controllo Missione del programma Apollo, al centro di controllo della NASA a Houston, quando esci dalla sala dove si sono consumati i drammi e i trionfi delle missioni lunari noti a malapena un quadretto accanto alla porta.

È un quadretto semplice, che contiene solo uno specchietto dagli angoli stondati e una piccola targa descrittiva. Ma quello specchietto ha una storia tutta sua.

Quello specchietto proviene infatti dal Modulo Lunare "Aquarius", la "scialuppa" che non arrivò mai sulla Luna perché durante il viaggio d'andata ci fu uno scoppio a bordo del veicolo principale, a oltre 300.000 chilometri dalla Terra. Le risorse del Modulo Lunare salvarono l’equipaggio.

Il Modulo Lunare fu abbandonato nello spazio prima del ritorno sulla Terra, ma i tre uomini dell'equipaggio, Jim Lovell, Jack Swigert e Fred Haise, ne asportarono alcuni componenti come ricordo. Compreso lo specchietto.

In forma del tutto privata e non ufficiale, lo fecero montare in un quadretto e fecero fare una targhetta di dedica. La cosa era talmente poco ufficiale che la targa uscì con un errore di ortografia (greatful al posto di grateful), che oggi è ancora visibile.

La dedica recita “This mirror flown on Aquarius, LM-7, to the Moon April 11-17, 1970. Returned by a greatful [sic] Apollo 13 crew to ‘reflect the image’ of the people in Mission Control who got us back!”. In traduzione: “Questo specchio volò verso la Luna a bordo di Aquarius, LM-7, 11-17 aprile 1970. Fu riportato dal grato equipaggio di Apollo 13 per 'rispecchiare l’immagine' delle persone al Controllo Missione che ci riportarono a casa!” Sotto ci sono i tre nomi degli astronauti di Apollo 13.


Il quadretto fu piazzato sulla parete interna del Controllo Missione, accanto alla porta, in modo che ognuno dei controllori di volo, uscendo dalla sala, vedesse se stesso riflesso nello specchio. Per ricordare il suo ruolo straordinario e insostituibile e le sue responsabilità.

Oggi, cinquant'anni dopo quegli eventi è stata diffusa questa foto recente di quel quadretto: riflette i direttori di volo Glynn Lunney e Gene Kranz, l’astronauta Fred Haise, e l’ingegnere dei sistemi di supporto vitale Hank Rotter. Membri della squadra che riportò Apollo 13 a casa. E nella Storia.



Fonte: NASA Johnson su Instagram, 2020/04/18.

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Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/Disinformatico/~3/zk8QP7m9Fqo/storia-di-uno-specchietto-spaziale.html