L’annuncio dice che “Solo gli abbonati a Twitter Blue”, la versione a pagamento di Twitter, “possono utilizzare gli SMS come metodo di autenticazione a due fattori. La sua rimozione richiederà solo qualche minuto. Puoi ancora utilizzare l’app per l’autenticazione e i token di sicurezza come metodi di autenticazione.” L’avviso indica la data del 19 marzo come termine ultimo: “Per non perdere l’accesso a Twitter, rimuovi l’autenticazione a due fattori tramite SMS entro la seguente data: 19 mar 2023”.
La nuova regola è citata ufficialmente in questa pagina del blog di Twitter, con la giustificazione che “purtroppo abbiamo visto che l’autenticazione a due fattori basata sul numero di telefono viene usata e abusata da attori ostili. Per cui a partire da oggi non permetteremo più agli account di iscriversi al metodo di autenticazione a due fattori basato su SMS a meno che siano abbonati a Twitter Blue” (“unfortunately we have seen phone-number based 2FA be used - and abused - by bad actors. So starting today, we will no longer allow accounts to enroll in the text message/SMS method of 2FA unless they are Twitter Blue subscribers”).
Suona un po’ assurdo dire che una forma di autenticazione più debole è riservata agli utenti paganti (che hanno di più da perdere), ed è facile interpretare questa novità come un altro disperato tentativo di incentivare gli utenti a usare la versione a pagamento di Twitter (cosa che finora, a quanto pare, hanno fatto meno di 200.000 persone negli Stati Uniti). Ma va anche detto che l’autenticazione via SMS è poco sicura e andrebbe rimpiazzata, comunque e dovunque, dall’autenticazione tramite app apposita o tramite token.
Purtroppo mi aspetto che invece la pigrizia della massa degli utenti, di fronte alla scelta fra
a) pagare per continuare come prima
e
b) capire, installare, configurare e attivare l’autenticazione tramite app
sarà quasi sempre
c) levare del tutto l’autenticazione e usare solo la password, tanto cosa vuoi che mi succeda
L’ondata di furti di account è quindi inevitabile.
Se cercate un’app di autenticazione, potete provare Authenticator di Google (Android e iOS) oppure Authy.