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Apple, già scavalcato il sensore d'impronte

23 de Setembro de 2013, 4:43 , por Desconhecido - 0sem comentários ainda | No one following this article yet.
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L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Ecco come si scavalca TouchID di Apple:

1. Fotografare un'impronta digitale della vittima (da un bicchiere, per esempio).
2. Creare una copia dell'impronta usando metodi e materiali comunemente disponibili.
3. Appoggiare l'impronta falsa sul sensore.

Tutto qui. Non c'è niente di magico nel sensore d'impronte della Apple e il fatto che il sensore sia incastonato in un iCoso non lo esonera dalle regole di base della sicurezza informatica: avere come password una cosa che lasci in giro dappertutto e che non puoi cambiare è supremamente stupido.

È sempre stato così. La mia critica non è ad Apple: è all'introduzione strisciante di una sicurezza illusoria basata su un dato così personale e inalterabile come la biometria.

Per chi pensa che il procedimento delineato qui sopra sia troppo complicato, ricordo che è più semplice che craccare un PIN: non devo neanche avere a disposizione l'iCoso per svariati minuti e avere con me un PC appositamente attrezzato (comportamento sospetto in sé). Mi basta una buona fotocamera.

Oggi ti invito a bere una birra e fotografo la tua impronta; di sera creo il duplicato; l'indomani ti entro nell'iCoso semplicemente toccandolo mentre sei alla toilette. E scarico le tue foto, i tuoi contatti, i tuoi documenti, la tua mail, i tuoi messaggi.

Oppure ti faccio bere qualche birra in più, aspetto che ti addormenti sul divano e poi prendo il tuo telefonino e ci appoggio sopra il tuo dito.

Ah, e non dimentichiamo che per un inquirente può essere difficile convincerti a rivelare il PIN del telefonino che contiene i dati che ti incriminerebbero, mentre ottenere una tua impronta è banale. Con l'astuzia o con la forza. Per non parlare del fatto che in molti casi le autorità (e vari enti commerciali) hanno già le impronte di cittadini incensurati, come ricorda Sophos. Siete andati negli Stati Uniti? Ricordate quando avete dato l'impronta per entrare comodamente in palestra o in banca?

Certo, un sensore d'impronte è meglio di niente; ma un PIN è molto meglio di un'impronta. Prima di buttarci come lemming sulla biometria pensando che sia una soluzione magica sarebbe sensato capirne i limiti.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/Disinformatico/~3/uwh-d0FR6qE/apple-gia-scavalcato-il-sensore.html

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