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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Repubblica ficca le scie chimiche nel titolo e nell'articolo. Giornalismo nell’era della SEO

11 de Agosto de 2023, 5:27, por Il Disinformatico
Ah, il giornalismo. Quello che ci salva dalle fake news e dai deliri dei complottisti. Come no.

Sarebbe stato difficile scrivere "scie degli aerei" o "scie di condensazione" invece di questa cretinata complottista? Certo che no.

Ma allora addio clic e addio piazzamento nei motori di ricerca, vero? E infatti qui si fa addirittura poker di parole chiave: Google, Bill Gates, scie chimiche e intelligenza artificiale. Manca solo Diletta Leocosa o Emily Ratatouille o come diavolo si chiamano (non cito i cognomi per non fare SEO a mia volta).

Il giornalismo dovrebbe chiedersi se sia più importante fare informazione o prostituirsi al clic pubblicitario. Alcuni sembrano aver già fatto una scelta molto chiara.

Copia permanente per gli increduli: https://archive.is/y0r6I. Mi rifiuto di linkare l’originale.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Repubblica ficca le scie chimiche nel titolo e nell'articolo. Giornalismo nell’era del SEO

10 de Agosto de 2023, 16:49, por Il Disinformatico
Ah, il giornalismo. Quello che ci salva dalle fake news e dai deliri dei complottisti. Come no.

Sarebbe stato difficile scrivere "scie degli aerei" o "scie di condensazione" invece di questa cretinata complottista? Certo che no.

Ma allora addio clic e addio piazzamento nei motori di ricerca, vero? E infatti qui si fa addirittura poker di parole chiave: Google, Bill Gates, scie chimiche e intelligenza artificiale. Manca solo Diletta Leotta o Emily Ratatouille o come diavolo si chiama.

Il giornalismo dovrebbe chiedersi se sia più importante fare informazione o prostituirsi al clic pubblicitario. Alcuni sembrano aver già fatto una scelta molto chiara.

Copia permanente per gli increduli: https://archive.is/y0r6I. Mi rifiuto di linkare l’originale.

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Ci siamo mai scritti su Signal?

9 de Agosto de 2023, 18:16, por Il Disinformatico

Se abbiamo mai comunicato su Signal, la prossima volta che mi scriverete noterete un numero/codice/chiave differente. È corretto, ho cambiato telefono. Il precedente è distrutto insieme alle nostre conversazioni :-)

Pubblico qui e sui miei account social questo avviso per autenticare il cambiamento.

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Il supertestimone ufologico al Congresso ha avuto un ricovero psichiatrico e problemi di alcolismo. Però continuate pure a credergli sulla parola

9 de Agosto de 2023, 17:04, por Il Disinformatico
Gli ufologi e i sognatori alienofili criticano spesso i debunker dicendo che sono troppo cinici. No, non è cinismo: è esperienza.

Abbiamo visto infinite volte comparire sulla scena il testimone ufologico “definitivo”, al quale ci veniva detto che dovevamo credere assolutamente quando parlava di rapimenti alieni, dischi volanti precipitati e via discorrendo, perché era graniticamente affidabile. “Perché mai un militare di carriera dovrebbe rischiare appunto la carriera e la propria reputazione dichiarando il falso? Quindi dice il vero!” 

E quando facevamo notare che il supertestimone non portava uno straccio di prova oggettiva per le sue dichiarazioni strabilianti ma aveva solo parole, parole, parole, raccattate con infoiato entusiasmo da stuoli di ciarlatani del giornalismo in cerca di aria fritta con la quale colmare il vuoto fra un clic pubblicitario e l’altro, arrivava puntuale l’obiezione “Eh, ma non può portare le prove oggettive perché altrimenti lo farebbero fuori! Le presenterà nelle sedi opportune!” Che però, stranamente, non si concretizzavano mai. Né le sedi, né tanto meno le prove.

È successo anche stavolta, come si è visto anche nei commenti agli articoli (uno e due) che ho dedicato alla vicenda dell’audizione di David Grusch al Congresso degli Stati Uniti. Dai, Paolo, un giovane e brillante ufficiale dell’intelligence che ha autorizzazioni di sicurezza di altissimo livello non può contar balle. Non può rischiare la carriera senza motivo. È un militare, e si sa che i militari sono tutti d’un pezzo, ordine e disciplina, gli dobbiamo credere, c’è in gioco la sua carriera, magari anche la sua stessa vita se parla troppo, eccetera, eccetera, eccetera. Il solito repertorio.

Stasera The Intercept ha pubblicato un’indagine secondo la quale David Grusch è stato ricoverato in una struttura di supporto psichiatrico nel 2018 per varie ragioni, una delle quali è che ha chiesto alla moglie di ucciderlo dopo che lei gli ha detto che lui era un alcolizzato e aveva bisogno di aiuto. Lui era furibondo perché le armi di casa erano sotto chiave e lui non sapeva dove si trovasse la chiave. Lei ha chiamato la polizia (“Subj is intoxicated / Husband asked compl to kill him / he is very angry guns are locked up / he does not know where key is”). Grusch è stato trattenuto e poi visitato da uno specialista in salute mentale, che ha chiesto a un magistrato di emettere un ordine di detenzione temporanea, in base al quale Grusch è stato portato alla Loudoun Adult Medical Psychiatric Services per un ricovero.

Nel 2014 era già successa una cosa simile: una minaccia di suicidio, segnalata alla polizia, con la segnalazione che Grusch era violento e aveva accesso a un’arma.

È quanto emerge non da chissà quali documenti “fatti trapelare per screditarlo”, come diranno sicuramente tutti gli ufologi che si sono dimostrati ancora una volta allocchi pronti a credere a tutto, ma dai documenti pubblici e pubblicati anni fa dalle autorità dello stato della Virginia. The Intercept ha esercitato il diritto di accesso a questi documenti, secondo il Freedom of Information Act, e li ha inclusi nella propria indagine. Ha fatto, insomma, giornalismo.

Screenshot dei documenti pubblici raccolti da The Intercept.

È triste dover scavare nella vita e nella salute di una persona, ma in questo caso è necessario per capire come stanno realmente le cose. Alla luce di questi fatti, le obiezioni degli ufologi trovano una risposta. Probabilmente non quella che, ingenuamente, speravano ancora una volta di avere.

 

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(AGG 2023/08/09 12:30) Avventurette in auto elettrica: Lugano-Spotorno-Lugano per Scienzafantastica.it, ma non in Tesla. Forse

9 de Agosto de 2023, 7:44, por Il Disinformatico
Ultimo aggiornamento: 2023/08/08 10:20.

Tess, l’auto elettrica che la Dama del Maniero ed io usiamo solitamente per i viaggi lunghi, è KO in attesa che arrivi il parabrezza nuovo che rimpiazzi quello danneggiato dalla grandine. Probabilmente il ricambio non arriverà in tempo per il prossimo viaggio che dobbiamo fare, che è da Lugano a Spotorno e ritorno per partecipare a Scienza fantastica il 4 agosto con una conferenza pubblica sulla protezione planetaria (protezione della Terra dalle eventuali contaminazioni aliene e degli altri pianeti dalla contaminazione biologica terrestre).

Andare in treno in questa stagione caldissima e affollatissima rischia di essere una bolgia, fra coincidenze e cambi, e non abbiamo più l’agilità e la resistenza di un tempo. E così stiamo esplorando l’idea di andare comunque a Spotorno in auto elettrica, ma noleggiandone una.

Prevengo la domanda inevitabile: no, andarci con ELSA e i suoi 100 km di autonomia a 90 km/h non mi sembra proprio il caso, anche se la Dama del Maniero me l’ha proposto. A parte i tempi di viaggio lunghissimi, mancano colonnine CHAdeMO lungo il tragitto.

Fare il viaggio con un’elettrica a noleggio sarebbe la prima avventuretta di mobilità elettrica per la quale non avremmo tutti i privilegi e le comodità di Tesla, prima fra tutte l’incredibile facilità d’uso della sua rete di ricarica (attacchi l’auto e via, senza tribolare con app e tessere), e sarebbe una buona occasione per provare un’auto elettrica differente e vedere in concreto come vive l’altra metà del mondo della mobilità elettrica, ossia chi ha un’auto elettrica di una marca che non dispone di una propria rete di ricarica e quindi deve destreggiarsi con i vari gestori delle colonnine.

Noto con piacere che sul sito svizzero di Europcar la differenza di prezzo fra auto elettriche e auto termiche è minima, e la corrente ci costa molto meno che la benzina equivalente (e non è neanche necessario restituire l’auto carica), per cui stiamo pensando di noleggiare una VW ID.3 da 58 kWh per due giorni (circa 315 CHF).

EV-database dice che quest’auto ha un’autonomia autostradale reale di circa 325 km, e da Lugano a Spotorno (deviando sulla A26 per evitare il grande traffico) sono circa 290 km, per cui con una guida ragionevolmente morbida dovremmo riuscire a fare il viaggio senza doverci fermare a caricare; all’arrivo, l’albergo dovrebbe avere una presa di ricarica (gli organizzatori di Scienza Fantastica stanno verificando la disponibilità).

In ogni caso, lungo la strada c’è una colonnina veloce Free to X direttamente in autostrada, all’autogrill Stura Ovest (dopo 220 km), per cui potremmo fermarci lì comunque per una pausa e per provare come funzionano le ricariche rapide non-Tesla su un’auto non-Tesla (in tutti questi anni di guida elettrica ne ho fatte pochissime). 

Possiamo anche usare la rete Tesla, visto che ovviamente ho l’app Tesla e alcune stazioni sono abilitate anche alle auto di altre marche (per esempio Vado Ligure, a 280 km dal Maniero); questo avrebbe il vantaggio non trascurabile di non costare nulla grazie ai referral. La mappa delle colonnine Tesla è consultabile qui.

Per il ritorno, c’è per esempio una stazione Free to X sull’autostrada (sempre la A26), a Occimiano (Autogrill Monferrato Est), dopo 130 km di viaggio, oppure il Supercharger Tesla a Vicolungo, dopo 177 km, che è abilitato anche alle auto non-Tesla.

Ho la tessera Enel X e la tessera ChargeMap, per cui dovrei poter caricare senza troppi problemi, sempre che la stazione di ricarica abbia una colonnina libera quando ci arriviamo. Staremo a vedere.

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2023/08/03 22:10. Il centro riparazioni Tesla locale (la Automek di Mezzovico) sta facendo acrobazie logistiche per sistemare almeno il parabrezza in tempo per la partenza per Spotorno di domani. Sul parabrezza sono montati lo specchietto e le telecamere frontali, per cui è un intervento complesso. Forse alla fine riusciamo ad andare con TESS nonostante tutto!

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2023/08/08 10:20. Alla fine ce l’abbiamo fatta: la Automek ha sostituito il parabrezza in tempo. Ho ritirato l’auto la mattina della partenza, l’ho messa sotto carica fino al 100% a casa e siamo partiti insieme a nostro figlio Liam alla volta di Spotorno, percorrendo la A26 invece della A7 (che è più breve ma è molto più trafficata). Abbiamo colto l’occasione di una delle soste fisiologiche per fare una breve ricarica a una colonnina non-Tesla, quella di Free to X presso l’autogrill Stura, sulla A26, dopo 214 chilometri, fatti alle velocità autostradali massime consentite, con pochissimo traffico e solo qualche breve coda per i cantieri. 

Ho usato la tessera di EnelX, che la colonnina ha accettato subito: niente perdita di tempo o complicazione con app varie, cosa oltretutto utile visto che pioveva (sì, si può caricare un’auto elettrica anche sotto la pioggia).

Abbiamo caricato a 50 kW, che non è il massimo ma si trattava comunque un biberonaggio (si chiama così il rabbocco breve ed estemporaneo, fatto mentre si fa altro, approfittando dell’occasione non prevista). Non ne avevamo necessità: era soprattutto un’occasione per provare in pratica le colonnine non-Tesla, che non mi capita mai di usare. Devo dire che avere le colonnine di ricarica agli autogrill, direttamente in autostrada, senza dover uscire come succede quasi sempre con quelle Tesla, è una comodità davvero notevole. Parcheggi, attivi la carica e te ne vai a fare altro, poi quando hai finito riparti. Zero perdite di tempo. Le colonnine erano piuttosto affollate di turisti: buon segno.

Da lì siamo arrivati a Spotorno con ampia riserva di carica. Ho fatto la mia conferenza sulla protezione planetaria (e anche una scenetta di Star Wars improvvisata con due Sith; sì, esiste un video della serata, spero di poterlo pubblicare presto) e bevuto una buona birra con gli amici che ci hanno raggiunto (grazie a tutti per le dosi massiccie di focaccia!).

L’indomani mattina ho fatto una Colazione Galattica con i giovanissimi di Spotorno, chiacchierando di alieni e improvvisando con Liam (che è illustratore) un identikit degli alieni immaginati dai bambini e dalle bambine presenti. Non abbiamo caricato in loco durante la notte, perché per ora a Spotorno non ci sono colonnine, ma tanto avevamo carica più che sufficiente per arrivare al Supercharger di Varazze, cosa che abbiamo fatto dopo un ottimo pranzo in riva al mare e un test drive di Tess per l’organizzatore.

A Varazze ci siamo fermati per ricaricare e intanto riposare un momento (io sono raffreddatissimo, come avrete forse sentito dal podcast, ed eravamo tutti stanchissimi dopo le corse per organizzare la riparazione di Tess e un paio di emergenze di famiglia felicemente risolte). Da lì siamo andati verso casa, sempre lungo una A26 deserta (è un piacere guidare in queste condizioni, nel silenzio, chiacchierando e ascoltando buona musica), con un biberonaggio veloce (un quarto d’ora) durante una pausa per pipì e acquisti di cibarie all’Autogrill Monferrato Est.

Da lì siamo andati velocemente a casa. Abbiamo percorso in tutto 580 chilometri, consumando 111 kWh (consumo medio 192 Wh/km) e spendendo... boh, mi è morto il telefono e devo reinstallare l’app di EnelX su quello d’emergenza per scoprirlo. Datemi tempo.

(qualche minuto dopo) Fatto, ma l’app di EnelX non mi indica i costi (mostra solo i kWh). Il “pieno” a casa mi è costato circa 14 CHF. La prima carica in viaggio, all’andata, è stata di 9,79 kWh in 12 minuti; la seconda, al ritorno, è stata di 10,92 kWh in 14 minuti; in totale ho speso 19,52 euro (ho una tessera EnelX Pay per Use Basic, per cui i pochi kWh che consumo li pago cari, oltre 80 centesimi l’uno). La carica di ritorno al Supercharger è stata gratuita (grazie ai referral) e lo è stata anche la carica dopo il ritorno, fatta anch’essa al Supercharger vicino al Maniero. Fare 580 km con 35 euro di energia non è male.

2023/08/09 12:30. È arrivata via mail la fattura di EnelX, per cui ho aggiunto i dati di spesa qui sopra.



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