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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , von profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Marte a 22.000 pixel

August 6, 2015 4:08, von Il Disinformatico

Foto scattata su Marte dalla sonda Curiosity il 10 e 11 aprile. 22.666 x 5838 pixel. Smettete di leggere, cliccate sul link all'originale a piena risoluzione e raccattate la mascella dal pavimento. Siete su Marte.

Credit: NASA/JPL-Caltech/MSS.
Maggiori informazioni sono qui su NASA.gov.



Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Podcast del Disinformatico del 2015/07/31

August 6, 2015 3:08, von Il Disinformatico

È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di venerdì scorso del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

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La Luna come non l’avete mai vista: fa photobombing alla Terra

August 5, 2015 13:55, von Il Disinformatico

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “daniele.bol*” e “tombo*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento).

Credit: NASA/NOAA

Questa foto proviene dalla fotocamera EPIC (Earth Polychromatic Imaging Camera) della sonda DSCOVR della NASA, situata a circa 1,6 milioni di chilometri dalla Terra, che ci ha già regalato un'altra immagine notevole del nostro mondo. Questa nuova fotografia, però, è davvero speciale: mostra anche la Luna mentre passa davanti alla Terra dal punto di vista della sonda.

Non solo: ci mostra la faccia nascosta della Luna, quella che da Terra non vediamo mai e che molti pensano sia la sua faccia oscura. Con buona pace dei Pink Floyd, non esiste una dark side of the moon, perché periodicamente tutta la sua superficie viene illuminata dal Sole. Notate come la faccia nascosta è praticamente priva dei mari basaltici che invece caratterizzano la faccia perennemente rivolta verso di noi.

Cosa ancora più intrigante, ci permette di confrontare la luminosità della Luna con quella della Terra e renderci conto che la Luna, che a noi sembra bianca e luminosa nel nero del cielo notturno, è in realtà scurissima rispetto alla Terra.

La foto rappresenta piuttosto fedelmente la luminosità relativa e i colori naturali della Terra e del suo satellite naturale: la Luna ha un leggero bordo verde sulla destra e uno rosso-blu sulla sinistra perché l'immagine a colori è stata ottenuta scattando tre immagini monocromatiche scattate attraverso filtri rossi, blu e verdi con un intervallo fra l'una e l'altra di circa 30 secondi, durante i quali la Luna si è spostata leggermente rispetto alla sonda DSCOVR. Le immagini sono state riprese il 16 luglio scorso.

È la prima volta che abbiamo una foto della Luna e della Terra insieme in alta risoluzione: nel 2008 la sonda Deep Impact aveva scattato un'immagine dello stesso tipo, ma da decine di milioni di chilometri, in bassissima risoluzione e con Terra e Luna illuminate soltanto in parte.

Se volete, c'è anche il video di questo nuovo, magnifico transito della Luna:



Potete anche scaricare l'immagine originale e la GIF animata (9,4 MB) ad alta risoluzione.

Se vi state chiedendo come mai non si vede l'ombra della Luna proiettata sulla Terra, è perché il Sole non è perfettamente alle “spalle” della sonda e quindi la Luna passa davanti alla Terra dal punto di vista di DSCOVR ma l'ombra lunare non viene proiettata sulla Terra e invece cade al di fuori del nostro pianeta (altrimenti avremmo avuto un'eclissi di Sole). Il disassamento si nota perché la Luna ha una sottile falce d'ombra sul lato destro.


Fonte: NASA.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Vescovo svizzero cita Bibbia: pena di morte per gli omosessuali. Guai anche per chi mangia gamberetti

August 5, 2015 7:51, von Il Disinformatico

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “gianluca.aff*” e “paolof*” ed è stato ampiamente aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2015/08/05 12:50.

Credit: Wikipedia.
Leggo nell'ultim'ora della Radiotelevisione Svizzera e su Swissinfo che il vescovo cattolico di Coira, Vitus Huonder, ha usato come sostegno alle proprie posizioni anti-gay la citazione di un brano del Levitico che impone la pena di morte per gli omosessuali.

Huonder ha citato specificamente queste parole del testo biblico: “Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole. Chiunque praticherà qualcuna di queste abominazioni, ogni persona che le commetterà, sarà eliminata dal suo popolo.” 

Questa è la versione citata dalla RSI, ma l'originale tedesco dice “beide werden mit dem Tod bestraft”, ossia “entrambi verranno messi a morte” e non consente di interpretare “eliminata” nel senso più morbido di “allontanata”. La versione presente nella Bibbia CEI pubblicata su Vatican.va dice testualmente: “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.” (Levitico 20:13, ribadito in 18:22; evidenziazione mia).

Naturalmente non sono mancate le reazioni stupite a questa nuova uscita di Huonder (Le Temps; Blick; Basler Zeitung), che è già noto per le sue posizioni controverse (Swissinfo, 2007; Tio.ch, 2011; Rsi.ch, 2014), ma il video (in tedesco) che le documenta e le fonti giornalistiche che le riportano non sembrano lasciare spazio a dubbi. Di tutti i brani che il vescovo poteva scegliere per parlare della visione cristiana dell'omosessualità, ha preso proprio quello dove Dio ordina di mettere a morte gli omosessuali. Un capolavoro di delicatezza e diplomazia.

Il contesto nel quale Huonder ha fatto la citazione è visibile in questo video su KathTube (in tedesco) e ne è disponibile una trascrizione. Il vescovo inizia a citare i passi del Levitico a 21 minuti dall'inizio; nella trascrizione la citazione inizia al punto 6 di pagina 10. Cita inoltre il Nuovo Testamento: nella trascrizione è a pagina 15. Ringrazio due lettori, Federico e Illuminista, per questi dati.

Ecco la trascrizione delle parole di Huonder dopo aver fatto la citazione dal Levitico, seguite dalla mia traduzione in tedesco (sicuramente migliorabile; grazie a Giuseppe per il contributo):

Die beiden Texte legen mit weiteren anderen Stellen der Heiligen Schrift, insbesondere im Buch Levitikus, die göttliche Ordnung vor, welche für den Umgang mit der Sexualität gilt.

I due testi definiscono, insieme ad altri passaggi delle Sacre Scritture, particolarmente nel Levitico, l'ordine di Dio riguardante la gestione della sessualità.


In unserem Fall geht es um die gleichgeschlechtliche Praxis. Die beiden zitierten Stellen allein würden genügen, um der Frage der Homosexualität aus der Sicht des Glaubens die rechte Wende zu geben. Die Aussage hat daher auch Bedeutung für die Definition der Ehe und der Familie. Da gibt es keine Vielfalt der Ehe- und Familienmodelle. Davon nur schon zu sprechen, ist ein Angriff auf den Schöpfer, aber auch auf den Erlöser und Heiligmacher, also auf den dreifaltigen Gott.

Nel nostro caso abbiamo a che fare con le pratiche omosessuali. Da soli, i due brani citati sarebbero già sufficienti a dare l'indicazione corretta sulla questione dell'omosessualità dal punto di vista della fede. La dichiarazione è quindi significativa anche per la definizione di matrimonio e di famiglia. Perché non vi è diversità di modelli coniugali e familiari. Anche soltanto parlarne è un attacco al Creatore, ma anche al Salvatore e al Santificatore, al Dio trino.


Die Seelsorge muss sich in der Frage nach der göttlichen Ordnung richten. Ihr Auftrag ist, im Bewusstsein des Seelenheils, also in pastoraler Liebe - im Unterschied zu einem reinen Humanismus - die Menschen in jeder Hinsicht aus dem Zustand der gefallenen Natur zu befreien zum Leben als Kinder des Lichtes (Eph 5,8). Der Glaube ist für alle Menschen, auch für Menschen mit homophiler Neigung eine Hilfe und kann zu einer Umleitung der diesbezüglichen Orientierung führen, zu einer Beherrschung des Sexualtriebes und zu ihrer Einordnung ins eigene Leben entsprechend der göttlichen Weisung.

La cura delle anime, in questa questione, deve rispettare l'ordine divino. Il suo compito è, nella consapevolezza della salvezza dell'anima, così come nell'amore pastorale – diversamente da un puro umanesimo – liberare l'uomo in ogni aspetto dallo stato di natura caduta, verso la vita come figlio della luce (Ef. 5,8). La fede è un aiuto per tutti gli uomini, anche per quelli con una tendenza omosessuale, e può portare a un cambiamento di quest'orientamento, a padroneggiare la pulsione sessuale e a collocarla nella propria vita secondo l'indicazione divina.


Lasciamo stare il fatto che nonostante tutti i proclami di tolleranza e modernità, all'interno di movimenti religiosi importanti come il cattolicesimo, che parlano continuamente di amore e rispetto verso il prossimo, si lasci spazio a indifendibili monumenti d'intolleranza come le parole di Huonder (“anche soltanto parlare [di modelli coniugali e familiari differenti] è un attacco al Creatore”), la sua visione degli omosessuali come malati da curare o questa sua scelta di citare un passo biblico che parla di mettere a morte gli omosessuali: una citazione fatta non da un fedele qualunque, ma da un vescovo. Vediamo invece cos'altro dice il libro della Bibbia usato da Huonder come fondamento per la propria discussione: prendiamo dal Levitico qualche esempio di quali altre pericolosissime fasce della popolazione andrebbero messe a morte o perlomeno “tenute in abominio” se dovessimo davvero seguire alla lettera gli imperativi citati dal vescovo Huonder.

Chi ha rapporti sessuali durante le mestruazioni: “Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue regole e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente di lei ed essa ha scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro popolo”; “Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l'immondezza mestruale” (Lev. 20:18; 18:19).

Chi consulta gli oroscopi: “Se un uomo si rivolge ai negromanti e agli indovini per darsi alle superstizioni dietro a loro, io volgerò la faccia contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo” (Lev. 20:6).

Chi redige gli oroscopi o consulta i tarocchi: “Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte; saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di essi” (Lev. 20:27).

Chi dice bestemmie: “Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il nome del Signore, sarà messo a morte” (Lev. 24:16).

Chi mangia lepre o maiale: “Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina. Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; l'ìrace, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda; il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.” (Lev. 11:3-8).

Chi mangia gamberetti o crostacei in genere: “Potrete mangiare quanti hanno pinne e squame, sia nei mari, sia nei fiumi. Ma di tutti gli animali, che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame, li terrete in abominio. Essi saranno per voi in abominio; non mangerete la loro carne e terrete in abominio i loro cadaveri. Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle acque sarà per voi in abominio” (Lev. 11:9-12).


Insomma, appoggiarsi al Levitico per giustificare le proprie tesi non è una scelta molto illuminata e al passo con i tempi: significa offrire il fianco a una bordata di ridicolo.


Giusto per capirci e prevenire polemiche inutili: questo non è un attacco al cattolicesimo o al cristianesimo. È una critica – anzi no, è un “datti una svegliata, bello” a chiunque sia così ottuso da affidarsi ciecamente all'interpretazione letterale di un libro (di qualunque autore, soprannaturale o meno) per le proprie scelte morali, così intollerante e bigotto da volerle imporre agli altri e da pensare che persone la cui unica colpa è amare qualcuno al di fuori di regole bizantine scritte due dozzine di secoli fa siano “cadute” e debbano (o vogliano) essere “raddrizzate”. Come si faceva una volta con i mancini, e abbiamo visto com'è finita.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Vescovo svizzero cita pena di morte biblica per gli omosessuali. E per chi mangia gamberetti

August 3, 2015 16:28, von Il Disinformatico

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “gianluca.aff*” e “paolof*” ed è stato ampiamente aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2015/08/03 21:20.

Credit: Wikipedia.
Leggo nell'ultim'ora della Radiotelevisione Svizzera e su Swissinfo che il vescovo cattolico di Coira, Vitus Huonder, ha usato come sostegno alle proprie posizioni anti-gay la citazione di un brano del Levitico che impone la pena di morte per gli omosessuali.

Huonder ha citato specificamente queste parole del testo biblico: “Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole. Chiunque praticherà qualcuna di queste abominazioni, ogni persona che le commetterà, sarà eliminata dal suo popolo.” 

Questa è la versione citata dalla RSI, ma l'originale tedesco dice “beide werden mit dem Tod bestraft”, ossia “entrambi verranno messi a morte” e non consente di interpretare “eliminata” nel senso più morbido di “allontanata”. La versione presente nella Bibbia CEI pubblicata su Vatican.va dice testualmente: “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.” (Levitico 20:13, ribadito in 18:22; evidenziazione mia).

Naturalmente non sono mancate le reazioni stupite a questa nuova uscita di Huonder (Le Temps; Blick; Basler Zeitung), che è già noto per le sue posizioni controverse (Swissinfo, 2007; Tio.ch, 2011; Rsi.ch, 2014), ma il video (in tedesco) che le documenta e le fonti giornalistiche che le riportano non sembrano lasciare spazio a dubbi. Di tutti i brani che il vescovo poteva scegliere per parlare della visione cristiana dell'omosessualità, ha preso proprio quello dove Dio ordina di mettere a morte gli omosessuali. Un capolavoro di delicatezza e diplomazia.

Il contesto nel quale Huonder ha fatto la citazione è visibile in questo video su KathTube (in tedesco) e ne è disponibile una trascrizione. Il vescovo inizia a citare i passi del Levitico a 21 minuti dall'inizio; nella trascrizione la citazione inizia al punto 6 di pagina 10 (ringrazio un lettore, Federico, per questi dati). Ecco la trascrizione delle parole di Huonder dopo aver fatto la citazione, seguite dalla mia traduzione in tedesco (sicuramente migliorabile; grazie a Giuseppe per il contributo):

Die beiden Texte legen mit weiteren anderen Stellen der Heiligen Schrift, insbesondere im Buch Levitikus, die göttliche Ordnung vor, welche für den Umgang mit der Sexualität gilt.

I due testi definiscono, insieme ad altri passaggi delle Sacre Scritture, particolarmente nel Levitico, l'ordine di Dio riguardante la gestione della sessualità.


In unserem Fall geht es um die gleichgeschlechtliche Praxis. Die beiden zitierten Stellen allein würden genügen, um der Frage der Homosexualität aus der Sicht des Glaubens die rechte Wende zu geben. Die Aussage hat daher auch Bedeutung für die Definition der Ehe und der Familie. Da gibt es keine Vielfalt der Ehe- und Familienmodelle. Davon nur schon zu sprechen, ist ein Angriff auf den Schöpfer, aber auch auf den Erlöser und Heiligmacher, also auf den dreifaltigen Gott.

Nel nostro caso abbiamo a che fare con le pratiche omosessuali. Da soli, i due brani citati sarebbero già sufficienti a dare l'indicazione corretta sulla questione dell'omosessualità dal punto di vista della fede. La dichiarazione è quindi significativa anche per la definizione di matrimonio e di famiglia. Perché non vi è diversità di modelli coniugali e familiari. Anche soltanto parlarne è un attacco al Creatore, ma anche al Salvatore e al Santificatore, al Dio trino.


Die Seelsorge muss sich in der Frage nach der göttlichen Ordnung richten. Ihr Auftrag ist, im Bewusstsein des Seelenheils, also in pastoraler Liebe - im Unterschied zu einem reinen Humanismus - die Menschen in jeder Hinsicht aus dem Zustand der gefallenen Natur zu befreien zum Leben als Kinder des Lichtes (Eph 5,8). Der Glaube ist für alle Menschen, auch für Menschen mit homophiler Neigung eine Hilfe und kann zu einer Umleitung der diesbezüglichen Orientierung führen, zu einer Beherrschung des Sexualtriebes und zu ihrer Einordnung ins eigene Leben entsprechend der göttlichen Weisung.

La cura delle anime, in questa questione, deve rispettare l'ordine divino. Il suo compito è, nella consapevolezza della salvezza dell'anima, così come nell'amore pastorale – diversamente da un puro umanesimo – liberare l'uomo in ogni aspetto dallo stato di natura caduta, verso la vita come figlio della luce (Ef. 5,8). La fede è un aiuto per tutti gli uomini, anche per quelli con una tendenza omosessuale, e può portare a un cambiamento di quest'orientamento, a padroneggiare la pulsione sessuale e a collocarla nella propria vita secondo l'indicazione divina.


Lasciamo stare il fatto che nonostante tutti i proclami di tolleranza e modernità, all'interno di movimenti religiosi importanti come il cattolicesimo, che parlano continuamente di amore e rispetto verso il prossimo, si lasci spazio a indifendibili monumenti d'intolleranza come le parole di Huonder (“anche soltanto parlare [di modelli coniugali e familiari differenti] è un attacco al Creatore”), la sua visione degli omosessuali come malati da curare o questa sua scelta di citare un passo biblico che parla di mettere a morte gli omosessuali: una citazione fatta non da un fedele qualunque, ma da un vescovo. Vediamo invece cos'altro dice il libro della Bibbia usato da Huonder come fondamento per la propria discussione: prendiamo dal Levitico qualche esempio di quali altre pericolosissime fasce della popolazione andrebbero messe a morte o perlomeno “tenute in abominio” se dovessimo davvero seguire alla lettera gli imperativi citati dal vescovo Huonder.

Chi ha rapporti sessuali durante le mestruazioni: “Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue regole e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente di lei ed essa ha scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro popolo”; “Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l'immondezza mestruale” (Lev. 20:18; 18:19).

Chi consulta gli oroscopi: “Se un uomo si rivolge ai negromanti e agli indovini per darsi alle superstizioni dietro a loro, io volgerò la faccia contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo” (Lev. 20:6).

Chi redige gli oroscopi o consulta i tarocchi: “Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte; saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di essi” (Lev. 20:27).

Chi dice bestemmie: “Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il nome del Signore, sarà messo a morte” (Lev. 24:16).

Chi mangia lepre o maiale: “Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina. Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; l'ìrace, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda; il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.” (Lev. 11:3-8).

Chi mangia gamberetti o crostacei in genere: “Potrete mangiare quanti hanno pinne e squame, sia nei mari, sia nei fiumi. Ma di tutti gli animali, che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame, li terrete in abominio. Essi saranno per voi in abominio; non mangerete la loro carne e terrete in abominio i loro cadaveri. Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle acque sarà per voi in abominio” (Lev. 11:9-12).


Insomma, appoggiarsi al Levitico per giustificare le proprie tesi non è una scelta molto illuminata e al passo con i tempi: significa offrire il fianco a una bordata di ridicolo.


Giusto per capirci e prevenire polemiche inutili: questo non è un attacco al cattolicesimo o al cristianesimo. È una critica – anzi no, è un “datti una svegliata, bello” a chiunque sia così ottuso da affidarsi ciecamente all'interpretazione letterale di un libro (di qualunque autore, soprannaturale o meno) per le proprie scelte morali, così intollerante e bigotto da volerle imporre agli altri e da pensare che persone la cui unica colpa è amare qualcuno al di fuori di regole bizantine scritte due dozzine di secoli fa siano “cadute” e debbano (o vogliano) essere “raddrizzate”. Come si faceva una volta con i mancini, e abbiamo visto com'è finita.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



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