Arriva Windows 10, cosa c’è da sapere
October 4, 2014 3:47 - no comments yetPochi giorni fa Microsoft ha presentato Windows 10, ma non lo troverete in negozio: è un'anteprima tecnica, perché il prodotto finale verrà commercializzato nei primi mesi del 2015. Verranno soddisfatte le speranze di chi sentiva la mancanza del menu Start e di un'interfaccia più simile a quella dei Windows “classici” (95, 98, ME, XP, 7).
Microsoft promette un sistema operativo unico e applicazioni che funzioneranno su tutti i dispositivi, dai computer classici ai sistemi embedded, e reagirà diversamente in base alla configurazione del dispositivo: per esempio, sui computer il cui schermo è staccabile e usabile come tablet Windows 10 proporrà di cambiare interfaccia per diventare più adatto all'uso touch quando lo schermo è sganciato dalla tastiera e tornerà a un desktop tradizionale, predisposto per l'uso tramite tastiera, quando lo schermo si riaggancia.
Se vi interessa sperimentare l'anteprima di Windows 10, potete scaricarla (anche in formato ISO virtualizzabile) presso questa pagina di Microsoft.
Come mai è stata saltata la versione numero 9? La spiegazione ufficiale è che Windows 10 è talmente innovativo che meritava un salto di numero come segnale d'innovazione; la spiegazione non ufficiale ma tecnicamente plausibile è che molti sviluppatori di applicazioni usano un metodo un po' pigro per controllare su che versione di Windows sta girando la loro applicazione: invece di chiedere “sei Windows 95?” e “sei Windows 98?”, chiedono “sei Windows 9qualchecosa?”, col rischio di scambiare Windows 9 nuovo di pacca per un vetusto Windows 95/98.
Mac colpiti da malware, l’antivirus serve anche a loro
October 4, 2014 3:47 - no comments yetGli anni passano ma il mito dei Mac immuni ai virus persiste. Eppure i fatti sono molto chiari: il malware per Mac esiste e va contrastato. L'esperto di sicurezza Graham Cluley segnala che la società di sicurezza informatica Dr Web he scoperto l'esistenza di una botnet (rete di computer infetti) che include alcune migliaia di computer della Apple.Il malware in questione (denominato Mac.BackDoor.iWorm) è risultato presente su oltre 17.000 computer sui quali girava OS X, il sistema operativo di Apple. A fine settembre, 4.610 di questi Mac infetti erano negli Stati Uniti (26.1% del totale). Altri 1.235 erano in Canada (7%) e 1.227 erano nel Regno Unito (6.9%). Sembra, insomma, che ci sia una certa predilezione per i paesi anglofoni. Non è ancora chiaro quale sia il meccanismo di propagazione.
Cosa può succedere a un Mac infettato? Tutto quello che può succedere a qualunque altro computer: furto d'informazioni, installazione di altro malware, uso del computer infetto come disseminatore di altro malware o di spam, e altro ancora.
Un aspetto particolare di questo malware, oltre al suo effetto sui Mac, è che usa il sito Reddit come canale di controllo: istruzioni in codice postate su Reddit vengono lette dai computer infetti.
Difendersi da questo malware richiede, esattamente come per i computer di altro tipo, l'uso di un buon antivirus e l'installazione pronta degli aggiornamenti. Se avete un Mac, quindi, non cullatevi nell'illusione di essere invulnerabili e procuratevi un antivirus: ce ne sono sia gratuiti, sia a pagamento, sui siti dei principali produttori di software per la sicurezza informatica.
Disinformatico di oggi, podcast pronto
October 3, 2014 13:57 - no comments yetPotete scaricarlo qui. Questi sono i link agli articoli di supporto:
Utenti cedono il primogenito in cambio del Wi-Fi: burla a fin di bene
Mac colpiti da malware, l'antivirus serve anche a loro
Arriva Windows 10, cosa c'è da sapere
Addio all'indice di Yahoo, ricordo di com'era Internet prima dei motori di ricerca
Firechat, l'app anticensura che funziona anche quando non c'è rete
Utenti cedono il primogenito in cambio del Wi-Fi: burla a fin di bene
October 3, 2014 12:48 - no comments yetAmmettiamolo: praticamente nessuno di noi legge le condizioni di contratto dei servizi Internet. Europol ed F-Secure lo hanno dimostrato in maniera vivace e scherzosa creando in vari punti di Londra un accesso Wi-Fi pubblico le cui condizioni di fornitura prevedevano che l'utente doveva “dare il consenso ad assegnare il proprio figlio primogenito per la durata dell'eternità” ai gestori del servizio. Sei persone hanno accettato senza batter ciglio. I casi sono due: o non hanno letto le condizioni, oppure detestano i propri primogeniti. Ne parla il Guardian qui; il rapporto dettagliato di F-Secure è scaricabile qui.
La clausola non verrà fatta valere, ha dichiarato semiseriamente F-Secure, anche perché sarebbe contraria all'ordinamento giuridico britannico, che non prevede la vendita dei bambini in cambio di servizi gratuiti.
L'accesso Wi-Fi adoperava un kit molto economico che poteva essere nascosto in una borsetta e ha dimostrato, dopo che è stata rimossa la “clausola di Erode”, un altro dato importante e molto serio: il protocollo POP3, tuttora molto diffuso per la gestione della mail, a volte rivela le password trasmettendole in chiaro via Wi-Fi durante l'autenticazione iniziale, consentendo quindi di intercettarle e prendere il controllo della casella di mail dell'utente.
L'esperimento ha anche notato che i dispositivi rivelano in media i nomi degli ultimi 19 access point ai quali si sono collegati. Questo consente di identificare con precisione l'utente in base allo specifico bouquet di nomi che rivela: ne bastano quattro, secondo la ricerca. E ovviamente ci sono i nomi dei siti visitati e gli identificativi dei loro dispositivi: una bella collezione di dati identificativi, facili da raccogliere con un finto access point.
Un buon rimedio è usare una VPN (rete privata virtuale) quando si utilizza un accesso Wi-Fi pubblico, in modo da cifrare l'intero flusso di dati dell'utente, e spegnere il Wi-Fi sul proprio dispositivo quando si è in pubblico o nelle vicinanze di accessi Wi-Fi non fidati; infine si possono cancellare dalla memoria dei propri dispositivi i nomi delle reti Wi-Fi visitate.
Mac colpiti da malware, l'antivirus serve anche a loro
October 3, 2014 12:00 - no comments yetGli anni passano ma il mito dei Mac immuni ai virus persiste. Eppure i fatti sono molto chiari: il malware per Mac esiste e va contrastato. L'esperto di sicurezza Graham Cluley segnala che la società di sicurezza informatica Dr Web he scoperto l'esistenza di una botnet (rete di computer infetti) che include alcune migliaia di computer della Apple.Il malware in questione (denominato Mac.BackDoor.iWorm) è risultato presente su oltre 17.000 computer sui quali girava OS X, il sistema operativo di Apple. A fine settembre, 4.610 di questi Mac infetti erano negli Stati Uniti (26.1% del totale). Altri 1.235 erano in Canada (7%) e 1.227 erano nel Regno Unito (6.9%). Sembra, insomma, che ci sia una certa predilezione per i paesi anglofoni. Non è ancora chiaro quale sia il meccanismo di propagazione.
Cosa può succedere a un Mac infettato? Tutto quello che può succedere a qualunque altro computer: furto d'informazioni, installazione di altro malware, uso del computer infetto come disseminatore di altro malware o di spam, e altro ancora.
Un aspetto particolare di questo malware, oltre al suo effetto sui Mac, è che usa il sito Reddit come canale di controllo: istruzioni in codice postate su Reddit vengono lette dai computer infetti.
Difendersi da questo malware richiede, esattamente come per i computer di altro tipo, l'uso di un buon antivirus e l'installazione pronta degli aggiornamenti. Se avete un Mac, quindi, non cullatevi nell'illusione di essere invulnerabili e procuratevi un antivirus: ce ne sono sia gratuiti, sia a pagamento, sui siti dei principali produttori di software per la sicurezza informatica.