Blog di "Il Disinformatico"
Android, come scoprire le app ficcanaso o prosciugabatteria
March 28, 2014 7:54 - no comments yetAvete notato che la batteria del vostro tablet o telefonino Android non dura più a lungo come prima? La colpa potrebbe essere di un'app che avete installato: per scoprire quale c'è uno strumento gratuito che si chiama App Permissions di F-Secure.Questa app visualizza i permessi delle app (in altre parole, le cose che un'app può fare), indicando per nome quelle che possono costarvi denaro, per esempio perché inviano messaggi o fanno chiamate senza il vostro consenso, oppure quelle che riducono l'autonomia della batteria perché attivano servizi ad alto consumo come il GPS. App Permissions consente anche di scoprire quali app si fanno i fatti vostri, per esempio leggendo la rubrica.
Molte app gratuite, particolarmente i giochi, sono delle esche usate per catturare informazioni personali a scopo commerciale (dove va e dove si sposta l'utente, qual è il suo numero di telefonino o quali sono i suoi account, per esempio) o per attivare servizi (per esempio scattare foto e video o fare chiamate senza conferma dell'utente). Con App Permissions si fanno delle scoperte sorprendenti e inattese: per esempio, un'app che fa il cronometro per gli scacchi (Chess Clock for Android) chiede e ottiene il permesso di sapere dove si trova l'utente. Perché? E perché Barcode Scanner si legge la cronologia Internet dell'utente e i suoi siti preferiti?
App Permissions non consente di alterare i permessi concessi alle altre app: offre soltanto la possibilità di rimuovere le app che ci insospettiscono perché chiedono permessi non attinenti alla loro funzione. E se ve lo state chiedendo, App Permissions non chiede nessun permesso: per verificarlo (o per verificare i permessi di qualunque app Android) si va nelle Impostazioni di Android, si sceglie Altro e poi Gestione applicazioni, si sceglie l'app da ispezionare e si scorre verso il basso per vedere la sezione Autorizzazioni.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
Twitter cambia faccia e copia Facebook: arrivano i tag
March 28, 2014 7:42 - no comments yetPochi giorni fa Twitter ha introdotto i tag, ossia la possibilità di identificare le persone nelle fotografie, come Facebook fa già da tempo. Questo recente aggiornamento ha attivato anche la possibilità di aggiungere fino a quattro foto a un singolo tweet.L'opzione di taggare le persone è operativa automaticamente, senza che l'utente ne richieda l'attivazione: questo significa che chiunque può cominciare a etichettarci nelle foto e quindi farsi un po' di più i fatti nostri (per esempio cercando tutte le foto in cui compariamo). Una delle caratteristiche distintive di Twitter è che consente di interagire con gli altri senza esporsi eccessivamente pubblicando dati personali, ma con questa novità controversa questa prerogativa è andata persa. O quasi, perché si può rimediare.
Per disattivare la possibilità di essere taggati su Twitter andate nelle Impostazioni (su dispositivi mobili, toccate Account e poi l'icona dell'ingranaggio oppure toccate i tre puntini in alto a destra; su computer, toccate l'icona dell'ingranaggio in alto a destra), scegliete la sezione Sicurezza e privacy e disattivate il taggaggio: se state usando un dispositivo mobile, disattivate il segno di spunta accanto alla voce Chi può taggarmi nelle foto scegliendo Nessuno, mentre se usate un computer scegliete Non permettere a nessuno di taggarmi nelle foto.
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Salvagente per Facebook: la notifica e i codici in caso di furto di account
March 28, 2014 7:34 - no comments yetVolete blindare il vostro account Facebook contro i furti? C'è un trucco molto semplice ma spesso tralasciato: la notifica di accesso.Andate nelle Impostazioni (su computer, cliccando sul triangolino in alto a destra; su dispositivi mobili, toccando l'icona di menu in alto a sinistra e poi scorrendo verso il basso) e scegliete Protezione.
Qui trovate la voce unica Notifiche di accesso (se accedete via computer) o le due voci separate Notifiche di accesso via SMS e Notifiche di accesso via e-mail (se accedete da dispositivo mobile). Se le attivate e qualcuno vi ruba la password, riceverete un avviso via SMS e via mail che qualcuno sta accedendo al vostro account da un computer diverso da quelli che usate solitamente.
Potrete riprendere il controllo del vostro account e respingere l'intruso in vari modi. Per esempio, se siete abbastanza celeri nel notare il furto, andate alla voce Da dove sei connesso (o Sessioni attive nella versione mobile), sempre nella sezione Protezione, e guardate l'elenco delle sessioni Facebook attive: disattivatele tutte tranne quella del dispositivo che state usando. Spesso i ladri non hanno la vostra password, ma riescono lo stesso a prendere il controllo del vostro profilo intercettando il flusso di dati (per esempio quando vi collegate usando una rete WiFi insicura), per cui bloccare le sessioni è sufficiente.
Un'altra opzione consigliabile è definire degli amici fidati che possono intervenire in caso di furto: sono i Contatti fidati, che stanno sempre nella sezione Protezione. Queste persone fidate riceveranno da Facebook un codice di emergenza. Se vi viene rubato l'account, potete chiamarle (ovviamente non via Facebook ma usando un altro canale di comunicazione) e farvi dare questi codici, da digitare in Facebook per riprendere il controllo dell'account e toglierlo al ladro.
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Arriva Microsoft Office per iPad
March 28, 2014 7:27 - no comments yetWord, Excel e Powerpoint sbarcano su iPad sotto forma di app separate, che sono gratuite se ci si accontenta di leggere i documenti ma si pagano se si vuole modificarli.Per usare appieno le app di Microsoft Office occorre un abbonamento a Office 365, a partire da 120 franchi (99 euro) l'anno per uso domestico su un massimo di 5 PC o Mac e 5 tablet.
Si tratta di una mossa molto importante per Microsoft, che offre sulla piattaforma del concorrente Apple i propri gioielli più preziosi: Office genera infatti oltre la metà dei guadagni di Microsoft.
Sorprendentemente, le versioni di Office per Apple sono state rielaborate e adattate all'interfaccia tattile molto più di quando lo sia Office per il tablet di Microsoft (Surface).
Office per iPad non è completo quanto Office per PC e Mac, ma include tutte le funzioni più importanti, compresa la modifica in collaborazione: più persone possono modificare contemporaneamente lo stesso documento, vedendo in tempo reale le modifiche apportate da tutti e tracciando le identità del responsabile di ciascuna modifica. La versione iPad di Office va vista come un complemento di quella per computer convenzionali e non come suo sostituto. Certo, ci sono già applicazioni per iPad che offrono l'equivalente di Office (Keynote, Pages e Numbers di Apple, per esempio) e costano molto meno: ma se si tratta di gestire documenti nei formati Microsoft, queste app alternative hanno sempre problemi di compatibilità. Ce li ha anche Office per iPad, stando ai primi test, ma sono minori: grosso modo quelli che già esistono fra le varie versioni di Office per PC.
Le app sono veloci ma piuttosto pesanti: Powerpoint, Excel e Word insieme occupano circa 450 megabyte sull'iPad, mentre OneNote (componente di Office già disponibile da tempo per iPad) occupa quasi 600 MB. I documenti creati possono essere salvati localmente oppure condivisi sul cloud OneDrive di Microsoft. Excel per iPad, fra l'altro, introduce una tastiera speciale (opzionale) che include finalmente i tasti freccia, che semplificano il posizionamento del cursore, normalmente così difficile se fatto con le dita. In PowerPoint, invece, tenendo premuto il dito durante una presentazione si attiva un “puntatore laser” virtuale ed è possibile anche mettere in evidenza del testo con degli evidenziatori anch'essi virtuali.
Fra l'altro, in occasione del debutto di Office per iPad, Microsoft ha reso gratuite le versioni di Office per iPhone e dispositivi Android, che prima richiedevano un canone di abbonamento. Tuttavia si tratta di versioni molto limitate e assai meno versatili di quella per iPad.
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Le applicazioni di Facebook sono impiccione: ecco come smascherarle
March 28, 2014 7:24 - no comments yetLe applicazioni di Facebook sono i giochi e i servizi ai quali ci si iscrive usando la propria identità Facebook, come per esempio il popolarissimo Candy Crush Saga. Molti utenti, però, non sanno neanche di avere queste applicazioni e non sanno che possono fare di tutto, come per esempio scrivere su Facebook a nome loro, prendere i dati personali e disseminarli o darli ad agenzie pubblicitarie, e così via. Siete sicuri, per esempio, di voler far sapere a tutti quelli che vi conoscono che avete visto un video dal titolo salace? Socialcam lo fa: propone video discutibili e poi ne pubblica l'anteprima sul vostro Diario, dove tutti li possono vedere.Se volete vedere quante applicazioni di Facebook avete, potete andare nelle Impostazioni di Facebook e poi scegliere Applicazioni: cliccando su Modifica accanto alla singola applicazione potete scoprire quali permessi si è presa.
Di solito si scopre che le applicazioni installate sono tantissime e molte sono completamente sconosciute, magari perché sono state installate tempo fa e poi sono state dimenticate, e così si sono accumulate a decine. Passata la sorpresa, ci si rende conto che ispezionare le impostazioni di ciascuna applicazione è un'opera interminabile. Per fortuna esiste un metodo più semplice.
Si può infatti usare My Permissions, disponibile come app gratuita per iPhone/iPod touch/iPad e per Android e come plug-in per Firefox, che fa una scansione automatica di tutte le configurazioni delle applicazioni di Facebook (e anche di Instagram, Google Plus, Twitter, Dropbox, Yahoo, Linkedin e molti altri servizi di Internet) e visualizza le informazioni che raccolgono o possono pubblicare. Una volta installato (cliccando su Download nella pagina iniziale di MyPermissions.com, nel caso del plug-in), genera un resoconto grafico di tutto quello che le applicazioni possono fare, come per esempio:
- agire al posto dell'utente
- sapere dove l'utente si trova
- accedere ai messaggi o alla rubrica dei contatti
- accedere ai immagini e video e altri file dell'utente
- leggere la data di nascita o l'indirizzo di e-mail
My Permissions permette di disinstallare facilmente e in blocco le applicazioni che non servono più o sono troppo invadenti, semplicemente attivando il segno di spunta accanto a quelle indesiderate e poi cliccando su Remove.
È affascinante scoprire quante informazioni si prendono i giochi più diffusi: Candy Crush Saga, per esempio, acquisisce l'indirizzo di e-mail, il nome, l'immagine del profilo, la lista degli amici e qualunque altra informazione che l'utente ha impostato come pubblica e può pubblicare qualunque cosa a nome dell'utente.
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