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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

La cometa Lovejoy il 12 dicembre scorso

December 20, 2013 17:31, by Unknown - 0no comments yet

Foto di Gerald Rhemann (Austria) (via @SungrazerComets).


Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



I truffatori della sedicente “assistenza telefonica Microsoft” ci provano con me. Li ho registrati

December 19, 2013 15:33, by Unknown - 0no comments yet

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “pierandrear*”, “shaska” e “cescoca*”.

Avete presente i truffatori che si spacciano per l'assistenza tecnica di Microsoft e imbrogliano gli utenti dicendo loro che nei loro computer è stata rilevata un'infezione e che per toglierla bisogna installare uno speciale software a pagamento, che in realtà è malware? Quelli che con questo pretesto si fanno dare il numero della carta di credito della vittima per “pagare” il software di “assistenza”?

Ebbene, questa feccia umana oggi ha telefonato a me. Non sono riuscito a registrare la parte iniziale della chiamata, ma il resto sì. L'accento della voce inglese è marcatamente indiano; il numero non compare sul mio display; il rumore di fondo è molto forte. Non ce l'hanno con me, ovviamente: io sono semplicemente uno dei tanti ai quali telefonano a caso. Solo che stavolta hanno pescato il pesciolino sbagliato.

Riassumo la telefonata per facilitarne la comprensione: il truffatore, con l'intonazione di chi legge da un copione, mi dice che il mio computer è infetto e che potrebbe andare in crash in qualunque momento, facendomi perdere tutti i file e i documenti. Chiedo cosa devo fare: mi dice che mi aiuterà a fare un controllo che manderà un rapporto alla loro sede centrale d'assistenza.

Il truffatore mi chiede di trovare il tasto Ctrl sulla tastiera e di dirgli che tasto c'è accanto a Ctrl. Io faccio un po' il finto tonto per confonderlo e fargli perdere tempo, poi gli dico che vedo il simbolo di una forchetta (è il tasto Opzione del mio Mac), ma lui mi chiede se c'è un simbolo di bandiera (flag), ossia il logo di Windows.

Gli dico di sì. Lui mi chiede di premere il tasto Windows e la lettera R. Faccio finta di farlo e lui mi chiede cosa vedo sullo schermo. Io improvviso dicendo che vedo un messaggio sullo schermo con dei messaggi d'allarme. Lui prosegue imperterrito secondo copione e mi chiede di digitare eventvwr e di dirgli cosa vedo.

Fonte: MrInformatica.
In pratica mi ha chiesto di lanciare eventvwr sotto Windows, cosa difficile da fare dato che sono davanti a un Mac. So che il passo successivo sarebbe chiedermi di visualizzare i log di Windows, dove comparirebbero inquietanti messaggi d'errore, come avevo descritto qui e come illustrato per esempio qui, ma lo precedo: la cosa si sta facendo lunga e non posso perdere altro tempo.

Gli dico che ho sullo schermo un messaggio della polizia che dice che la telefonata in corso viene tracciata e che la polizia sta ascoltando la chiamata. Panico e silenzio da parte del truffatore. Per cui gli rivelo che ho capito che lui e la sua banda (si sentono altre voci identiche in sottofondo che ripetono lo stesso copione) sono dei bastardi truffatori e che possono andare tutti a... quel paese.

Il truffatore ha riagganciato di corsa.


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Dilemma: se un complottista dice una cretinata monumentale, segnalarla è regalargli pubblicità o un dovere?

December 19, 2013 12:23, by Unknown - 0no comments yet

Un complottista piuttosto conosciuto ha pubblicato poco fa un video nel quale fa tanto il saputello al quale non la si fa, ma in realtà infila una serie di castronerie tecniche assolutamente spettacolari e indiscutibili.

Quando ho visto il video mi sono sbellicato dalle risate. Pare di vedere una puntata del meglio di Kazzenger. Sbufalarlo renderebbe chiaro anche a molti suoi seguaci, forse una volta per tutte, che il personaggio in questione è un contafrottole paranoico che vede complotti dappertutto e non capisce un'acca delle cose di cui discetta con tanta apparente sicurezza.

Però sbufalarlo significherebbe anche regalare pubblicità al complottista medesimo. E come tutti i complottisti, anche questo è in cerca di gloria e attenzioni. Per cui sono indeciso. Che ne pensate?

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Anche le webcam dei Mac si possono attivare senza accenderne la spia

December 19, 2013 7:42, by Unknown - 0no comments yet

Ne parlerò in dettaglio nella puntata di domani del Disinformatico radiofonico sulla Rete Tre della Radio Svizzera, ma mi sembra opportuno allertare subito che è stata resa pubblica una dimostrazione della possibilità di disabilitare la spia delle webcam anche nei Macbook, macchine che si pensava fossero intrinsecamente immuni (per via del modo in cui sono costruite) da questo genere di trappola. Ne parlano il Washington Post e c'è un paper tecnico. Il software di difesa è qui.

Il test si riferisce a Macbook del 2007 e 2008, quindi non recenti; non è chiaro se ci sia la stessa vulnerabilità anche nei modelli attuali. Ma il paper nota che “Apple’s most recent FaceTime cameras in its 2013 MacBook Air model eschews USB 2.0. Instead, the camera is connected to the host computer over PCIe [33]. Vulnerabilities in the camera would potentially enable an attacker to have DMA access to the host system. This is a significantly stronger capability than USB access.”

Ho già da tempo un pezzo di nastro adesivo sopra la mia webcam.

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Lo spot degli astronauti in pericolo sulla Luna è una demo di effetti digitali

December 18, 2013 20:33, by Unknown - 0no comments yet

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “alberto_reve*”.

Probabilmente avete già visto lo spot degli astronauti che fanno una fine terribile sulla Luna e avete pensato che si trattasse di una pubblicità per una marca di un certo prodotto commestibile (che non rivelo per ora per non guastare la sorpresa). Se non l'avete ancora visto, eccolo:



ATTENZIONE: spoiler da qui in poi


Ma se lo guardate bene noterete che è fatto decisamente troppo bene per essere uno spot di fagioli in scatola: i riflessi nei caschi corrispondono alla scena, i movimenti del mostro sono fluidi e massicci, la dinamica delle particelle è molto dettagliata e naturale e la fine degli astronauti è un po' cruenta per uno spot pubblicitario.

Infatti la marca di fagioli Haynes non esiste (la grafica e il nome sono una parodia della Heinz) e si tratta di una demo di effetti digitali realizzata dalla Cinesite, che ha trovato un ottimo sistema per farsi conoscere e apprezzare.

Ovviamente nel vuoto il rumore che rivela al mostro la presenza dell'ultimo astronauta non si sentirebbe, e non si può neanche teorizzare che il mostro percepisca le vibrazioni attraverso il suolo, perché allora percepirebbe le vibrazioni prodotte dal battito cardiaco e dalla respirazione dell'astronauta. Ma non è il caso di fare i pedanti: lo spot è divertente e non ha pretese di accuratezza scientifica (anche perché, tanto per fare un esempio, i tre astronauti iniziali hanno tutti la banda rossa da comandante).

Chicca: le montagne sullo sfondo sono almeno in parte quelle reali della Luna. La porzione di destra dell'inquadratura iniziale corrisponde infatti a un dettaglio di questa panoramica della missione Apollo 17. La collina grande a destra è stata abbassata un po', ma le striature e i due craterini che si trovano alla sua base sono caratteristici. Anche la collinetta all'estrema destra corrisponde.

Dettaglio di una panoramica della missione Apollo 17 (1972)

L'inquadratura corrispondente dello spot.
Fra l'altro, il problema della flatulenza nello spazio, specialmente in una tuta sigillata o in una capsula che ha una cubatura molto ridotta e non ha finestrini apribili per cambiare l'aria, non è affatto trascurabile ed è stato esaminato in dettaglio. Slate segnala una ricerca del 1969, intolata Intestinal hydrogen and methane of men fed space diet, sugli effetti delle varie diete in termini di emissioni di metano e idrogeno, che sono un pericolo non tanto per l'olfatto quanto per la sicurezza, dato che sono infiammabili. La ricerca indicò che le diete delle missioni Gemini statunitensi causavano maggiore produzione di questi gas, che secondo le stime poteva raggiungere i 730 ml di idrogeno e i 380 ml di metano al giorno.
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