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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Quiz: cosa sapete scoprire di questo quadro?

April 16, 2018 14:13, by Il Disinformatico

Questa è una serie di foto, scattate da me, di un quadro che è coinvolto in un’indagine di cui mi sto occupando. Per ora non posso dirvi altro, oltre al fatto che se avete amici o colleghi esperti d’arte potrei avere bisogno del loro aiuto.




Gli unici indizi che vi posso dare sono il testo sul retro, che è

(I° basso)
IV
Casella
Alassio '68

e il testo della dicitura sopra l’aggancio, che è

Santino
Munerato
Cornici
via Olmetto 3
Tel. 861123
Milano

Non posso dirvi altro, per ora.

Buona caccia!


Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Il Corriere intervista due “respiriane”: “Il cibo non è utile”. Incoscienza pura

April 15, 2018 11:18, by Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2018/04/15 16:10.

Federica e Marta, respiriane: «Il cibo non è utile, ci nutriamo d’energia. A casa non ci sono più pentole». Questo è il titolo dell’articolo pubblicato da Livia Fonsatti sul Corriere della Sera: un’intervista totalmente acritica che pubblicizza una cretinata pericolosissima come l‘“alimentazione pranica”, secondo la quale il cibo non serve: “normalmente non mangiano e se lo fanno è solo per voglia, non per appetito. Perché si saziano dell’energia positiva che le circondano,” spiega Livia Fonsatti.

Il resto dell’articolo, ora rimosso ma custodito qui presso Archive.is, è una incosciente, irresponsabile istigazione all’anoressia:

Federica: «Oramai ho quasi del tutto abbandonato i cibi solidi. Io non ho desiderio di assumere cibo, perché sono immersa in quello che mi circonda. Questo senso di pienezza interiore mi soddisfa e non mi fa avere bisogno di null’altro».
Marta: «Ogni tanto mangio, ma il più delle volte mi basta un brodino o delle tisane».

Federica e Marta sono due “respiriane”: due persone che sono state sedotte dall’idea folle che si possa vivere senza mangiare o con regimi alimentari da denutrizione. Parliamoci chiaro: le “energie positive” al posto del cibo sono una cazzata. Il respirianesimo ha già causato morti. Promuoverlo è una pazzia letale.

Se una testata come il Corriere pubblica un articolo come questo, vuol dire non solo che assume giornalisti incoscienti, ma anche che c’è un processo redazionale in crisi profonda. Non è la prima volta che succede: qualcuno di voi ricorderà quell’articolo sul respirianesimo intitolato “Vivere senza cibo, sempre più italiani scoprono il 'respirianesimo'” e pubblicato senza pudore da ADN Kronos nel 2015.

Sarebbe interessante andare a vedere quanti, di quei “respiriani” che si vantavano di vivere d’aria tre anni fa, praticano ancora questa forma di suicidio al rallentatore e sono ancora vivi e in salute. E prego solo che Livia Fonsatti non debba, fra qualche mese, scrivere un articolo che racconta l’epilogo amarissimo della storia di Federica e Marta. Perché gli articoli irresponsabili si rimuovono facendo finta di niente: i morti di anoressia no.


2018/04/15 16:10. Il Corriere sembra voler mettere una pezza e pubblica un’intervista a un medico, Stefano Erzegovesi, “psichiatra, nutrizionista e responsabile del Centro per i disturbi alimentari dell’Ospedale San Raffaele di Milano”, che spiega la pericolosità di questi comportamenti e il loro effetto euforizzante iniziale:

[...] si scatena una sorta di effetto drogante nel loro cervello dovuto al digiuno, [...] l’organismo risponde tirando fuori una reazione dei nostri antenati: la ricerca di cibo tiene il corpo sveglio, tonico, reattivo e allo stesso tempo il cervello è lucido, il pensiero è rapido. [...] [P]er chi soffre di anoressia questo periodo viene definito come “luna di miele”. [...] [I]l tempo di reazione è lungo diverse settimane, in alcuni casi può durare qualche mese, [poi] [i]l cervello va in tilt, iniziano le ossessioni, l’umore è instabile e con sbalzi rilevanti, i nervi sempre scoperti. La “luna di miele” finisce.

Ringrazio Enrico P. per la segnalazione. Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Corriere intervista due “respiriane”: “Il cibo non è utile”. Incoscienza pura

April 15, 2018 8:34, by Il Disinformatico

Federica e Marta, respiriane: «Il cibo non è utile, ci nutriamo d’energia. A casa non ci sono più pentole». Questo è il titolo dell’articolo pubblicato da Livia Fonsatti sul Corriere della Sera: un’intervista totalmente acritica che pubblicizza una cretinata pericolosissima come l‘“alimentazione pranica”, secondo la quale il cibo non serve: “normalmente non mangiano e se lo fanno è solo per voglia, non per appetito. Perché si saziano dell’energia positiva che le circondano,” spiega Livia Fonsatti.

Il resto dell’articolo, ora rimosso ma custodito qui presso Archive.is, è una incosciente, irresponsabile istigazione all’anoressia:

Federica: «Oramai ho quasi del tutto abbandonato i cibi solidi. Io non ho desiderio di assumere cibo, perché sono immersa in quello che mi circonda. Questo senso di pienezza interiore mi soddisfa e non mi fa avere bisogno di null’altro».
Marta: «Ogni tanto mangio, ma il più delle volte mi basta un brodino o delle tisane».

Federica e Marta sono due “respiriane”: due persone che sono state sedotte dall’idea folle che si possa vivere senza mangiare o con regimi alimentari da denutrizione. Parliamoci chiaro: le “energie positive” al posto del cibo sono una cazzata. Il respirianesimo ha già causato morti. Promuoverlo è una pazzia letale.

Se una testata come il Corriere pubblica un articolo come questo, vuol dire non solo che assume giornalisti incoscienti, ma anche che c’è un processo redazionale in crisi profonda. Non è la prima volta che succede: qualcuno di voi ricorderà quell’articolo sul respirianesimo intitolato “Vivere senza cibo, sempre più italiani scoprono il 'respirianesimo'” e pubblicato senza pudore da ADN Kronos nel 2015.

Sarebbe interessante andare a vedere quanti, di quei “respiriani” che si vantavano di vivere d’aria tre anni fa, praticano ancora questa forma di suicidio al rallentatore e sono ancora vivi e in salute. E prego solo che Livia Fonsatti non debba, fra qualche mese, scrivere un articolo che racconta l’epilogo amarissimo della storia di Federica e Marta. Perché gli articoli irresponsabili si rimuovono facendo finta di niente: i morti di anoressia no.
 

Ringrazio Enrico P. per la segnalazione. Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
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La TV svizzera indaga sull’Internet delle Cose: quante telecamere vulnerabili

April 15, 2018 7:02, by Il Disinformatico

Nei mesi scorsi ho collaborato con la trasmissione Patti Chiari della Radiotelevisione Svizzera per esplorare l’Internet delle Cose. Io mi sono occupato in particolare delle telecamere di sorveglianza vulnerabili. Abbiamo visto cose che non è possibile mostrare in televisione, neanche censurandole, e che avrebbero consentito ricatti personali devastanti a uomini e donne.

Il risultato dell’inchiesta, arricchito dai contributi di molti esperti informatici, è andato in onda venerdì scorso (13 aprile) e lo potete vedere qui (con materiali supplementari) oppure qui sotto.








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Pronti dieci capitoli di debunking dei complotti lunari: intervisto l’astronauta Terry Virts

April 15, 2018 6:08, by Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2018/04/15 11:05. 

Sono pronte le versioni aggiornate del nono e decimo capitolo di Luna? Sì, ci siamo andati, il mio libro gratuito di risposte alle tesi di complotto intorno agli sbarchi sulla Luna.

Nel nono capitolo c’è anche una mia brevissima intervista di chiarimento all’astronauta statunitense Terry Virts, coinvolto suo malgrado in una di queste tesi. Nel decimo, invece, mi occupo dei metacomplotti, ossia delle tesi di complotto che giustificano i presunti errori della presunta messinscena e tentano di rispondere alla domanda “ma se ci sono così tanti errori, chi ha fatto la cospirazione era un cretino?”

Il libro è stato già sfogliato da circa 182.000 visitatori da dicembre scorso; il dubbio più letto continua a essere quello sul presunto mistero delle ombre non parallele. Ma mi fa piacere che al secondo posto ci sia una sezione non complottista e puramente descrittiva: quella dedicata alla tecnologia fotografica Apollo.

Il testo, estesamente aggiornato, è stato reimpaginato per renderlo più leggibile anche sugli schermi piccoli dei telefonini. Buona lettura.


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