Blog di "Il Disinformatico"
Grande Giove! Oggi è il giorno di “Ritorno al Futuro”
October 22, 2015 23:32L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2015/10/32 3:00.Per essere più precisi, oggi è il giorno di Ritorno al Futuro II, seguito futuribile del riuscitissimo film Ritorno al Futuro (1985). La seconda puntata della trilogia cinematografica diretta da Bob Zemeckis è datata 1989, è ambientata nel 2015 e cita precisamente le 16 e 29 del 21 ottobre di quest'anno come tappa chiave del viaggio nel tempo della celeberrima Delorean che viene usata dai protagonisti come macchina del tempo. Oggi, insomma, siamo nel futuro di Ritorno al Futuro (i veri nerd fanno notare che in realtà la ricorrenza andrebbe celebrata domani per chi sta in Europa, a causa del fuso orario, ma fa niente).
Ci sono molti eventi in tutto il mondo per celebrare l'arrivo di una data che allora, 26 anni fa, sembrava così lontana. Anche se lo scopo di Ritorno al Futuro era soltanto divertire e fare anche un po' di satira dell'America degli anni Ottanta senza alcuna pretesa scientifica di prevedere il futuro, è interessante fare il confronto fra il 2015 concepito dal film e quello reale.
Previsioni azzeccate
Film in 3D. Non siamo ancora agli ologrammi che escono dallo schermo in luce diurna come fa la pubblicità de Lo Squalo 19 nel film, ma le tecnologie di proiezione tridimensionale sono ovunque e ci sono “ologrammi” come l'apparizione di Tupac a Coachella nel 2012.
Videogiochi comandati dal cervello e senza fili. Nel bar del 2015 c'è un vecchio videogioco e i bambini (uno dei quali è Elijah Wood del Signore degli Anelli) inorridiscono all'idea di un gioco nel quale bisogna toccare i comandi: roba da neonati. Oggi abbiamo Kinect, Leap Motion e altri sensori di movimento e cominciamo ad avere sistemi che consentono di comandare computer con gli impulsi del cervello.
Pagamenti tramite impronta digitale. Biff paga il taxi appoggiando un dito sul sensore d'impronte, e nella realtà ci siamo arrivati proprio quest'anno, con l'introduzione di sistemi come Apple Pay.
Videoconferenze. Marty chiacchiera con il collega Needles in videochiamata. Abbiamo già Skype, FaceTime e simili da parecchi anni.
Tecnologia indossabile o wearable. Marty Junior riceve una telefonata sugli occhiali? Google Glass e Hololens sono già tra noi da un po’. Cominciano a circolare i primi indumenti smart, anche se non siamo ancora ai livelli della giacca parlante e autoasciugante o delle scarpe autoallaccianti di Ritorno al Futuro (anche se Michael J. Fox ne ha appena ricevuto un paio sperimentale, dimostrato qui).
Volopattino (hoverboard). Il bellissimo neologismo italiano coniato dai traduttori di RaF II è diventato realtà proprio nel 2015 con i dispositivi creati da Lexus e Hendo, anche se entrambi richiedono una superficie metallica sottostante e “volano” soltanto a pochi centimetri da terra. E a proposito di traduzioni, se vi siete mai chiesti chi è Scott nell'espressione “Great Scott!” usata da Doc in originale (in italiano “Grande Giove!”), Slate ha la risposta.
Droni. Si vedono poco nel film ma ci sono: la telecamera robotica volante che riprende l'arresto di Biff è attualissimo; lo è un po' meno il drone che porta a passeggio il cane.
Schermi giganti ovunque. Questa è facile: abbiamo davvero megatelevisori e display colossali dappertutto. Ritorno al Futuro ipotizzava anche schermi arrotolabili, e ci stiamo arrivando.
Televisori comandati a voce. Oggigiorno i comandi vocali sono non solo nei televisori (con implicazioni di privacy e sorveglianza), ma sono in effetti dappertutto, anche se non sempre con risultati soddisfacenti.
Fotocamere digitali tascabili. Non era una previsione difficile, dato che RaF II fu già ripreso usando tecniche parzialmente digitali, ma è senz'altro giusta, vista l'onnipresenza delle fotocamere digitali oggi.
Identificazione biometrica automatizzata. Quando la ragazza di Marty viene trovata dalla polizia, viene riconosciuta biometricamente e scambiata per la signora McFly del 2015. Oggi abbiamo Facebook che fa la stessa cosa negli USA (riconoscimento facciale applicato alle foto, che in Europa è vietato) e abbiamo fotocamere che riconoscono espressioni e sorrisi e telefonini che si sbloccano se riconoscono il volto o l'impronta del proprietario.
Previsioni clamorosamente mancate
Pazienza se non abbiamo la pizza reidratabile in quattro secondi, non vestiamo con le tasche rovesciate in fuori indossando due cravatte e non sono stati aboliti gli avvocati: il futuro di Ritorno al Futuro II ha delle carenze enormemente più significative, che dimostrano quanto è difficile fare previsioni anche a breve termine perché non è possibile prendere in considerazione gli effetti di invenzioni o scoperte rivoluzionarie e dirompenti.
Internet. Nel 1989 il Web era ancora un'idea appena formata nella mente di Tim Berners-Lee e Internet era un privilegio di pochi. In Ritorno al Futuro 2 le telecomunicazioni sono ancora di tipo telefonico gestite da un operatore centrale: voce, fax, videochiamate. Ma di reti telematiche pervasive non c'è traccia.
Telefonini. Nel 1989 la telefonia mobile aveva già mosso i primi passi in Europa e li stava iniziando a muovere negli Stati Uniti, ma nel film non ce n'è traccia. Anzi, Marty a un certo punto usa addirittura una cabina telefonica.
Stampa 3D. Non sembrano esserci dispositivi di creazione istantanea di oggetti nel 2015 di RaF II, ed è una delle innovazioni tecnologiche più salienti della realtà che il film non ha considerato.
Fax. Se c'è una tecnologia che sembra fuori luogo (o fuori tempo) in RaF II, è decisamente il fax, che è già obsolescente da anni eppure è onnipresente in casa di Marty nel 2015.
Automobili volanti. Il problema sembra essere più normativo che tecnico: nessuno vuole automobilisti della domenica che cadono dal cielo. Ci sono dei prototipi, ma l'auto volante di massa è ancora oggi un miraggio, e probabilmente è bene che resti tale.
Controllo della meteorologia. Non siamo ancora in grado di far piovere a comando in luoghi precisi con precisione cronometrica come in RaF II, anche se gli sciachimisti sono convinti di sì.
Fusione nucleare o generatori ultracompatti. Il Mr.Fusion che alimenta la Delorean del 2015 con i rifiuti è ancora un sogno.
E naturalmente non abbiamo ancora una macchina del tempo. O questo è quello che vogliono farci credere.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
Oggi è il giorno di “Ritorno al Futuro”
October 21, 2015 12:51Per essere più precisi, è il giorno di Ritorno al Futuro II, seguito futuribile del riuscitissimo film Ritorno al Futuro. La seconda puntata della trilogia, datata 1989, è infatti ambientata nel 2015 e cita precisamente il 21 ottobre 2015 come tappa della Delorean modificata per trasformarla in macchina del tempo.Ci sono molti eventi in tutto il mondo per celebrare l'arrivo di una data che allora, 26 anni fa, sembrava così lontana. Anche se lo scopo di Ritorno al Futuro era divertire e fare anche un po' di satira dell'America degli anni Ottanta senza alcuna pretesa scientifica di prevedere il futuro, è interessante fare il confronto fra il 2015 concepito dal film e quello reale.
Previsioni azzeccate
Film in 3D. Non siamo ancora agli ologrammi che escono dallo schermo in luce diurna come fa la pubblicità de Lo Squalo 19 nel film, ma le tecnologie di proiezione tridimensionale sono ovunque e ci sono “ologrammi” come l'apparizione di Tupac a Coachella nel 2012.
Videogiochi comandati dal cervello e senza fili. Nel bar del 2015 c'è un vecchio videogioco e i bambini (uno dei quali è Elijah Wood del Signore degli Anelli) inorridiscono all'idea di un gioco nel quale bisogna toccare i comandi: roba da neonati. Oggi abbiamo Kinect, Leap Motion e altri sensori di movimento e cominciamo ad avere sistemi che consentono di comandare computer con gli impulsi del cervello.
Pagamenti tramite impronta digitale. Biff paga il taxi appoggiando un dito sul sensore d'impronte, e nella realtà ci siamo arrivati proprio quest'anno, con l'introduzione di sistemi come Apple Pay.
Videoconferenze. Marty chiacchiera con il collega Needles in videochiamata. Abbiamo già Skype, FaceTime e simili da parecchi anni.
Tecnologia indossabile o wearable. Marty Junior riceve una telefonata sugli occhiali? Google Glass e Hololens sono già tra noi da un po’. Cominciano a circolare i primi indumenti smart, anche se non siamo ancora ai livelli della giacca parlante e autoasciugante o delle scarpe autoallaccianti di Ritorno al Futuro.
Volopattino (hoverboard). Il bellissimo neologismo italiano è diventato realtà proprio nel 2015 con i dispositivi creati da Lexus e Hendo, anche se entrambi richiedono una superficie metallica sottostante e “volano” a pochi centimetri da terra.
Droni. Si vedono poco nel film ma ci sono: la telecamera robotica volante che riprende l'arresto di Biff è attualissimo; lo è un po' meno il drone che porta a passeggio il cane.
Schermi giganti ovunque. Questa è facile: abbiamo davvero megatelevisori e display colossali dappertutto. Ritorno al Futuro ipotizzava anche schermi arrotolabili, e ci stiamo arrivando.
Televisori comandati a voce. Oggigiorno i comandi vocali sono non solo nei televisori (con implicazioni di privacy e sorveglianza), ma sono in effetti dappertutto, anche se non sempre con risultati soddisfacenti.
Fotocamere digitali tascabili. Non era una previsione difficile, dato che RAF II fu già ripreso usando tecniche parzialmente digitali, ma è senz'altro giusta, vista l'onnipresenza delle fotocamere digitali oggi.
Identificazione biometrica automatizzata. Quando la ragazza di Marty viene trovata dalla polizia, viene riconosciuta biometricamente e scambiata per la signora McFly del 2015. Oggi abbiamo Facebook che fa la stessa cosa negli USA (riconoscimento facciale applicato alle foto, che in Europa è vietato) e abbiamo fotocamere che riconoscono espressioni e sorrisi e telefonini che si sbloccano se riconoscono il volto o l'impronta del proprietario.
Previsioni clamorosamente mancate
Pazienza se non abbiamo la pizza reidratabile in quattro secondi, non vestiamo con le tasche rovesciate in fuori indossando due cravatte, non sono stati aboliti gli avvocati e non abbiamo i lifting in pellicola: il futuro di Ritorno al Futuro II ha delle carenze enormemente più significative, che dimostrano quanto è difficile fare previsioni anche a breve termine perché non è possibile prendere in considerazione gli effetti di invenzioni o scoperte rivoluzionarie e trasformanti.
Internet. Nel 1989 il Web era ancora un'idea appena formata nella mente di Tim Berners-Lee e Internet era un privilegio di pochi. In Ritorno al Futuro 2 le telecomunicazioni sono ancora di tipo telefonico gestite da un operatore centrale: voce, fax, videochiamate. Ma di reti telematiche pervasive non c'è traccia.
Telefonini. Nel 1989 la telefonia mobile aveva già mosso i primi passi in Europa e li stava iniziando a muovere negli Stati Uniti, ma nel film non ce n'è traccia. Anzi, Marty usa una cabina telefonica.
Stampa 3D. Non sembrano esserci dispositivi di creazione istantanea di oggetti nel 2015 di RAF II.
Fax. Se c'è una tecnologia che sembra fuori luogo (o fuori tempo) in RAF II, è decisamente il fax, che è già obsolescente da anni eppure è onnipresente in casa di Marty nel 2015.
Automobili volanti. Il problema sembra essere più normativo che tecnico: nessuno vuole automobilisti della domenica che cadono dal cielo. Ci sono dei prototipi, ma l'auto volante di massa è ancora oggi un miraggio, e probabilmente è bene che resti tale.
Controllo della meteorologia. Non siamo ancora in grado di far piovere a comando in luoghi precisi con precisione cronometrica come in RAF II, anche se gli sciachimisti sono convinti di sì.
Fusione nucleare o generatori ultracompatti. Il Mr.Fusion che alimenta la Delorean del 2015 con i rifiuti è ancora un sogno.
E naturalmente non abbiamo ancora una macchina del tempo. O questo è quello che vogliono farci credere.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
Asteroide mancherà la Terra di circa 500.000 km il 31/10; scoperto solo 10 giorni fa
October 20, 2015 6:00![]() |
Simulazione in Celestia (Astroblogger). |
Un asteroide di dimensioni importanti (300-600 metri circa) passerà a circa 478.000 chilometri dalla Terra nei prossimi giorni. Non c'è alcun pericolo, ma il fatto che sia arrivato a sorpresa, senza essere avvistato prima dai sistemi di monitoraggio, desta comprensibilmente un po’ di angoscia.
L’oggetto, denominato 2015 TB145, è stato infatti scoperto soltanto la settimana scorsa, il 10 ottobre, dall'osservatorio Pan-STARRS alle Hawaii. Arriverà il 31 ottobre, passando a circa 35 chilometri al secondo (126.000 km/h): una velocità molto elevata rispetto alla norma. A titolo di confronto, l’asteroide disintegratosi sopra la Russia, nella zona di Celyabinsk, a febbraio 2013 aveva un diametro di circa 17 metri e viaggiava a 19 km/s (68.400 km/h). Il momento di massima prossimità alla Terra di questo nuovo asteroide sarà alle 17:18 UT del 31 ottobre. Gli astronomi sperano di ottenere immagini con un dettaglio di circa 2 metri per pixel con i loro radiotelescopi.
Le info della NASA sono qui; quelle del Jet Propulsion Laboratory sono qui; quelle del Minor Planet Center sono qui. I file per Celestia sono su Astroblogger, dal quale ho tratto anche questo schema della traiettoria con l'orbita della Luna.
Se questo asteroide fosse stato in rotta di collisione, con un preavviso così modesto non avremmo avuto nessun modo di deviarlo o distruggerlo. Secondo la simulazione di Impact: Earth! un suo impatto a 126.000 km/h, ipotizzando che si tratti (come si suppone) di un oggetto di tipo cometario e un angolo d'impatto di 45 gradi sulla terraferma, creerebbe un cratere di circa 6 km di diametro, profondo 500 metri, accompagnato da una palla di fuoco larga quattro chilometri e mezzo. Un bel pensiero col quale iniziare la giornata.
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Samantha Cristoforetti si racconta a Chetempochefa
October 19, 2015 19:54L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2015/10/19 23:55.
Ieri (18/10) Samantha Cristoforetti è stata ospite di Fabio Fazio a Chetempochefa (Raitre) e ha raccontato la propria esperienza e le proprie emozioni di astronauta. Fra le tante chicche che ha condiviso, segnalo l'ennesima domanda sul presunto avvistamento ufologico, l'appisolamento durante il viaggio alla rampa di lancio, la descrizione del rientro decisamente movimentato della sua capsula Soyuz e la sua evidente nostalgia per quei mesi di vita e di lavoro intenso trascorsi nello spazio.
Fazio, inoltre, ha detto che il documentario Astrosamantha verrà presentato nelle sale a gennaio: una data parecchio posticipata rispetto a quelle fatte circolare finora. Sto cercando conferme [aggiornamento 23:55: ho ricevuto conferma che l'uscita è stata fissata ieri per gennaio in tutta Italia].
Notate, a 3:13, l'audio completamente sbagliato: i lanci russi non hanno una voce che commenta e scandisce il conto alla rovescia. E la voce usata erroneamente a Chetempochefa è inconfondibile per gli appassionati: è quella di Jack King, storico commentatore dei lanci verso la Luna. Specificamente, quello spezzone proviene dal suo emozionatissimo commento al decollo di Apollo 11: lo si riconosce dalla papera “all engine running” al posto di “all engines running”. Dispiace vedere che qualcuno senta il bisogno di alterare la realtà per spettacolarizzarla: come se un lancio di un razzo con equipaggio verso lo spazio non fosse già sufficientemente emozionante.
La sorpresa di Fazio nello scoprire che il razzo Soyuz-FG con il quale Sam è partita verso la Stazione non è bianco ma verde è comprensibile, perché è un'impressione errata comune: lo vediamo bianco al decollo perché si copre di una patina di condensa gelata quando viene riempito di propellente criogenico (ossigeno liquido a bassissima temperatura usato insieme a kerosene altamente raffinato RP-1).
Questa è un’immagine dello specifico vettore Soyuz usato da Samantha insieme a Terry Virts e Anton Shkaplerov prima del rifornimento di propellente:
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Credit: Aubrey Gemignani/NASA |
Questo video del decollo di Sam, Terry e Anton mostra abbastanza chiaramente il cambiamento di colore:
Anche questa foto del loro decollo è abbastanza chiarificatrice:
Una foto di un lancio diurno (TMA-3, 2003) mostra la patina bianca molto più nitidamente:
Soyuz TMA-3 launch by NASA/Bill Ingalls - http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/crew-8/html/jsc2003e60961.html. Licensed under Public Domain via Commons.
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Ci vediamo stasera a Gallarate a Duemilalibri?
October 18, 2015 10:12Stasera alle 21.30 sarò a Gallarate, al Teatro Condominio “Vittorio Gassman” (Via del Teatro, 5), insieme a Luigi Pizzimenti, direttore della sezione astronautica dell’Osservatorio Astronomico di Tradate (VA) FOAM13 e curatore del padiglione spaziale del Museo Volandia (Malpensa), per una chiacchierata sul mestiere di scrivere libri di divulgazione dell'astronautica (Luigi è autore del libro Progetto Apollo: il sogno più grande dell’uomo). Con la conduzione del giornalista scientifico Luigi Bignami, racconteremo anche un po' noi stessi e cosa ci spinge a fare il lavoro e le altre cose un po' folli che facciamo.L'incontro fa parte della fiera del libro Duemilalibri. Porterò con me un po' di copie del mio libro Luna? Sì, ci siamo andati! e delle chiavette USB contenenti il mio documentario Moonscape.
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