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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Puntata del Disinformatico RSI del 2020/02/28

March 6, 2020 12:34, by Il Disinformatico

È disponibile la puntata di oggi del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera, condotta da me insieme a Francesca Margiotta.

Podcast solo audio: link diretto alla puntata.

Argomenti trattati: link diretto.

Podcast audio precedenti: archivio sul sito RSI, archivio su iTunes e archivio su TuneIn, archivio su Spotify.

App RSI (iOS/Android): qui.

Video: lo trovate qui sotto.

Archivio dei video precedenti: La radio da guardare sul sito della RSI.

Buona visione e buon ascolto!


Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Youtube si impegna contro il complottismo, primi risultati

March 6, 2020 9:07, by Il Disinformatico

Youtube è stato criticato spesso per la sua tendenza a suggerire, nei video consigliati, quelli che presentano favorevolmente le teorie cospirazioniste più bislacche e socialmente pericolose. Cercando “terra piatta” non veniva proposto un mix equilibrato di video complottisti e video di scienza che spiegano come stanno realmente le cose, ma venivano proposti quasi esclusivamente contenuti complottisti, creando un circolo vizioso e amplificando la visibilità di questi deliri.

A gennaio 2019, però, Youtube ha annunciato che avrebbe cercato di ridurre il fenomeno. Sembra che ci stia riuscendo, secondo uno studio pubblicato da poco, A longitudinal analysis of YouTube’s promotion of conspiracy videos di Marc Faddoula, Guillaume Chaslot e Hany Farida, della University of California, Berkeley e della Mozilla Foundation.

I dati dello studio indicano che oggi la probabilità che nei video consigliati compaiano video complottisti è il 40% di quella che era in passato. Lo studio si basa su 8 milioni di suggerimenti esaminati nel corso di 15 mesi.

Tuttavia non tutte le tesi di complotto sono state smorzate allo stesso modo: il complottismo intorno all’11/9 e quello riguardante la teoria della Terra piatta si sono ridotti fortemente, ma altre continuano a prosperare: per esempio la teoria secondo la quale gli alieni avrebbero costruito le piramidi in Egitto o quella che sostiene che i cambiamenti climatici non esistano vanno ancora forte su Youtube. E l’estremismo e la radicalizzazione continuano indisturbati.

Con i suoi due miliardi di utenti attivi mensili, Youtube è un canale informativo assolutamente non trascurabile. Questi risultati sono un primo passo nella direzione giusta, ma servirà ancora tanto lavoro. Nel frattempo possiamo dare una mano a questo lavoro usando l’opzione Non consigliare il canale quando ci vengono proposti video complottisti.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Come violare uno smartphone usando un tavolo

March 6, 2020 7:47, by Il Disinformatico

Una ricerca intitolata SurfingAttack: Interactive Hidden Attack on Voice Assistants Using Ultrasonic Guided Waves descrive un attacco informatico decisamente originale e creativo: usare un tavolo per prendere il controllo di uno smartphone senza neppure toccarlo.

L’attacco funziona così: uno speciale dispositivo, un trasduttore piezoelettrico che costa una manciata di dollari, genera vibrazioni che l’orecchio umano non può sentire ma che, se il dispositivo è messo a contatto con una superficie sulla quale è appoggiato il telefonino, possono propagarsi attraverso il materiale della superficie e arrivare al microfono dello smartphone, che è più sensibile di un orecchio umano.

Queste vibrazioni producono suoni non udibili dagli utenti, che il microfono interpreta come comandi vocali rivolti all’assistente vocale (Siri, Hey Google, eccetera). Questi comandi possono essere usati per fare chiamate internazionali costosissime o captare il testo degli SMS di verifica per gli account.

L’altro ingrediente richiesto per questa trappola informatica è un microfono che capti le risposte dell’assistente vocale e le trasmetta all’aggressore.

Difendersi, per fortuna, è facile, se si sa che esiste questo genere di attacco: a parte disabilitare la funzione di ascolto costante e di attivazione automatica dell’assistente vocale, basta che sul tavolo ci sia una tovaglia spessa o che il telefono abbia una custodia un po’ massiccia.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Tweet di Tgcom24: “Un asteroide grande come l'Everest sfiorerà la Terra il 29 aprile”. È falso

March 6, 2020 4:14, by Il Disinformatico

TGCom24 ha pubblicato ieri un tweet che dice testualmente “Un asteroide grande come l'Everest sfiorerà la Terra il 29 aprile”. Il tweet è accompagnato da un’illustrazione che mostra un asteroide incandescente puntato dritto verso il centro dell’Africa.

È falso: persino l’articolo linkato dal tweet dice chiaramente che “l'asteroide 52768 passerà a circa 6 milioni di chilometri dalla Terra”, ossia se ne starà tranquillamente a sedici volte la distanza fra la Terra e la Luna. La sua traiettoria è ben conosciuta e non può cambiare di colpo.

Scrivere che “sfiorerà” causa comprensibilmente panico in chi legge il tweet e guarda l’immagine, ed è un classico caso di titolo acchiappaclic irresponsabile. Certo, su scala cosmica un passaggio di un asteroide a 6 milioni di chilometri è relativamente vicino, ma per gli astronomi. Non per il pubblico generico che si informa tramite fonti come TGCom24.

La falsa notizia dell’asteroide che “sfiora” la Terra è un classico che ritorna periodicamente. Stavolta, però, c‘è una differenza: nel titolo dell’articolo linkato dal tweet, infatti, la parola sfiorerà è messa tra virgolette. Questo fa capire che è uno “sfioramento” per modo di dire, non letterale.



Ma nel tweet le virgolette non ci sono. Mi viene il dubbio che ci sia un sistema automatico che genera i tweet di TGCom24 e che questo sistema rimuova le virgolette per motivi tecnici interni.

Il passaggio di un asteroide nelle vicinanze della Terra è sempre un evento interessante dal punto di vista astronomico. Il modo giusto per parlarne al pubblico, però, non è certo questo. Bisogna specificare che si tratta di un passaggio innocuo e usare una grafica nella quale la Terra non venga centrata. Bisognerebbe magari anche linkare il Center for Near Earth Object Studies, il riferimento serio della NASA per tutte le traiettorie di asteroidi.

Guardate come fa comunicazione su Twitter AsteroidWatch, l’account ufficiale del CNEOS:

On April 29. asteroid 1998 OR2 will safely pass Earth by 3.9 million miles/6.2 million km. A @Daily_Express article implying there is a "warning" about this asteroid is false. A complete listing of all asteroid passes is always public at https://t.co/i6i8HwCDJq. Carry on!
— Asteroid Watch (@AsteroidWatch) March 4, 2020


Notate il “safely”. Notate anche la smentita dell’articolo del Daily Express che insinua, falsamente, che ci sia un “avvertimento”.

Basterebbe poco, insomma. Ma se si facesse così, addio titolo acchiappaclic.
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Antibufala: no, non è vero che il 38% degli americani non comprerebbe birra Corona per paura del coronavirus

March 4, 2020 7:38, by Il Disinformatico

La notizia secondo la quale il 38% degli americani non comprerà più la birra Corona perché la associa al coronavirus è una bufala. Specificamente, è una fandonia costruita da un’agenzia di sondaggi in cerca di visibilità.

Lo spiega molto dettagliatamente Bufale un tanto al chilo: tutto parte da un sondaggio della 5W Public Relations (comunicato stampa qui), condotto telefonicamente su un campione di 737 bevitori di birra statunitensi, che annuncia che “il 38% dei bevitori di birra americani adesso non comprerebbe Corona in nessuna circostanza” (“38% of beer-drinking Americans would not buy Corona under any circumstances now”).

Ma il comunicato omette la cosa più importante, ossia la domanda che è stata fatta per ottenere questa risposta. L’ha trovata l’Huffington Post, ed è un generico “Comprerebbe Corona in qualunque circostanza adesso?”, senza citare affatto il coronavirus. Quindi chi ha risposto “No” può averlo fatto per molte ragioni, compresa semplicemente quella che non gli piace la Corona e quindi non la comprerebbe a prescindere dal coronavirus e non l’avrebbe comprata neanche in passato.

Il comunicato stampa, insomma, è stato costruito furbescamente per fare in modo che l’associazione fra Corona e coronavirus si formi nella mente del lettore.

Come controprova, si può notare che il sondaggio contiene anche un’altra domanda, che però non ha attirato altrettanta attenzione da parte dei media: “Alla luce del coronavirus, intende smettere di bere Corona?”. Solo il 4% ha risposto di sì.

Questo, semmai, sarebbe stato il dato da pubblicare, ma non sarebbe stato spettacolare e non avrebbe permesso di far leva sul luogo comune che gli americani sono stupidi. Purtroppo anche molti giornalisti hanno abboccato all’esca troppo ghiotta.

PR Week riferisce che Maggie Bowman, senior director of communications della Constellation Brands che è proprietaria della Corona, ha detto che “nonostante la disinformazione circolante, il consumer sentiment e le vendite restano robusti. I consumatori capiscono che non c’è legame fra il virus e la nostra impresa.” 

C’è stato un calo generale delle vendite di birra in Cina a causa del coronavirus. Anheuser-Busch InBev, che produce Budweiser, Corona, Stella Artois e altri marchi, prevede un 10% di calo dei profitti nel primo trimestre.

Negli Stati Uniti, invece, la Corona non ha subìto cali significativi, anzi: Bufale un tanto al chilo nota, citando CNN, che “Le vendite della Corona erano salite del 5% negli Stati Uniti nelle 4 settimane fino al 16 febbraio. Questo è circa il doppio di quello che era il trend delle ultime 52 settimane.”


Fonte aggiuntiva: The Atlantic.


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