Quiz festivo: il mistero del “numero di grucce” nei siti di e-commerce
26 de Dezembro de 2018, 18:15Un amico, Luigi, mi segnala un mistero che vorrei proporvi come quiz. Premetto che non ne conosco la soluzione e sono curioso di vedere cosa riuscite a scoprire.
Provate a googlare “usb numero di grucce” (senza le virgolette): noterete che i risultati elencano un gran numero di siti di commercio online che vendono prodotti informatici che includono questa bizzarra specifica tecnica.
Questa stravagante terminologia compare per esempio su Amazon.it:
Dalle mie ricerche iniziali, non mi sembra che sia colpa di una traduzione automatica o dilettantesca dall’inglese e la versione inglese della stessa pagina di prodotto di solito usa USB Type-A connector nel punto in cui la versione italiana parla del numero di grucce.
C’è di mezzo una lingua diversa dall’inglese? Che cosa mai può portare a una “traduzione” così completamente sbagliata, e come mai lo stesso errore di traduzione è condiviso da così tanti siti?
Se scoprite qualcosa, i commenti sono a vostra disposizione.
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Centrostore.ch chiuso, gestore arrestato. Occhio ai prezzi troppo allettanti
23 de Dezembro de 2018, 6:17Nelle scorse settimane ho ricevuto numerose segnalazioni riguardanti il sito svizzero Centrostore.ch, che offriva prodotti elettronici a prezzi insolitamente scontati, anche di marche come Apple che normalmente non concedono mai riduzioni di prezzo.Venerdì scorso (21/12) è uscita la notizia (Tio.ch e altri) che le denunce per truffa sporte dai cittadini che avevano fatto acquisti sul sito senza mai ricevere la merce pattuita hanno fatto avviare indagini che hanno portato all’arresto di un ventinovenne italiano, residente in Italia.
“Le principali ipotesi di reato nei confronti del 29enne sono quelle di truffa per mestiere, abuso di un impianto per l'elaborazione di dati, amministrazione infedele, bancarotta fraudolenta e frode del pignoramento, nonché cattiva gestione. [...] Eventuali vittime sono invitate a scrivere all'indirizzo polizia@polca.ti.ch.“
Molti utenti si sono fidati del suffisso .ch, che dava l‘idea di un’azienda locale, e dell’indirizzo altrettanto locale (a Giubiasco). Ma c’erano molti indizi che vale la pena di segnalare per evitare di incappare in altri raggiri analoghi in futuro. Cominciamo dai più visibili:
- i prezzi troppo belli per essere veri
- il numero di telefono (044 586 04 73), che non era locale e poi è scomparso del tutto
- l‘assenza delle condizioni generali di contratto (Allgemeine Geschäftsbedingungen o AGB), normalmente presenti in ogni sito commerciale svizzero
- nessuna informazione sui titolari
- nessuna intestazione formale della ditta
- nessuna azienda di nome Centrostore o Centro store nei registri pubblici (Zefix.ch, Foglio Ufficiale)
Cercando leggermente più a fondo si notavano altri elementi sospetti, come le pagine che contenevano soltanto testo di prova, tipiche di un sito tirato su in fretta e furia:
E andando ancora più in profondità si poteva notare un certificato digitale di Let’s Encrypt, che non offre nessuna garanzia di serietà, visto che Let’s Encrypt offre certificati a chiunque:
Inoltre andando fisicamente o con Google Street View all’indirizzo di sede riportato (via Bellinzona, Giubiasco), non risultava né un ufficio né un magazzino.
Scavando un pochino, nei limiti della legalità, con gli appositi strumenti informatici e con l’aiuto di colleghi che hanno chiesto l’anonimato e che ringrazio, è stato possibile:
- risalire ai nomi e cognomi degli intestatari del nome di dominio Centrostore.ch nel corso della breve vita del sito, e altre informazioni ora a disposizione degli inquirenti
- scoprire che i due amministratori del sito (fatto con Wordpress) si chiamavano Ricky e antonella (due nomi significativi per le indagini)
- ottenere le coordinate bancarie di Centrostore.ch
- determinare il numero di ordini fatti da clienti e quindi il probabile numero di truffati: circa 3630.
Morale della storia: se vedete un’offerta allettante, controllate bene prima di fare acquisti online, specialmente presso siti mai visti prima; non lasciatevi sedurre dall’emozione; e usate metodi di pagamento tracciabili e rimborsabili in caso di contestazione, come la carta di credito (meglio se prepagata).
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Puntata del Disinformatico RSI del 2018/12/21
21 de Dezembro de 2018, 15:36È disponibile lo streaming audio e video della puntata del 21 dicembre del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera.
La versione podcast solo audio (senza canzoni, circa 20 minuti) è scaricabile da questa sezione del sito RSI (link diretto alla puntata) ed è disponibile qui su iTunes (per dispositivi compatibili) e tramite le app RSI (iOS/Android); la versione video (canzoni incluse, circa 60 minuti) è nella sezione La radio da guardare del sito della RSI ed è incorporata qui sotto. Buona visione e buon ascolto!
50 anni fa oggi, il primo volo umano verso la Luna
21 de Dezembro de 2018, 10:46Alle 13.51 italiane di cinquant’anni fa decollava dalla Florida un volo spaziale senza precedenti: Apollo 8, la prima missione umana intorno alla Luna.Apollo 8 fu il secondo volo con equipaggio del programma Apollo, dopo il debutto con grande successo di Apollo 7 in orbita intorno alla Terra. Portò il comandante Frank Borman, il pilota del modulo di comando James Lovell e il pilota del modulo lunare William Anders fino alla Luna, ma senza scendervi: rimase in orbita intorno al satellite della Terra, colmando per la prima volta l’abisso di 380.000 chilometri che separa il nostro pianeta dalla Luna. Nessun equipaggio umano si era mai allontanato così tanto.
La missione detiene un numero impressionante di primati:
- La prima con equipaggio a bordo del vettore gigante Saturn V
- La prima a portare un equipaggio oltre l’orbita bassa intorno alla Terra
- La prima a permettere a degli astronauti di vedere la Terra da grande distanza
- La prima a portare un equipaggio nel campo gravitazionale di un altro corpo celeste
- La prima a consentire a esseri umani di vedere con i propri occhi la faccia nascosta della Luna
- La prima a esporre esseri umani alla luce solare continua, senza albe o tramonti
- La prima a mettere degli astronauti in orbita intorno alla Luna
- La prima a portare degli astronauti fuori dal contatto radio con la Terra (quando erano dietro la Luna)
- La prima a esporre un equipaggio umano alle radiazioni solari al di fuori del campo magnetico terrestre
- La prima a far vedere direttamente a occhi umani la Terra sorgere dalla Luna
- La prima a effettuare un rientro sulla Terra dallo spazio profondo, alla velocità più elevata mai raggiunta da astronauti fino a quel momento.
Questa missione fu anche la prima con equipaggio a decollare dal Kennedy Space Center in Florida, situato vicino alla base militare di Cape Canaveral dalla quale erano partite le altre imprese spaziali.
La missione fu modificata profondamente rispetto ai piani originali, che prevedevano un semplice volo orbitale ellittico che non avrebbe raggiunto la Luna. Il sospetto che i rivali sovietici fossero quasi pronti a battere l’America anche nel primato del primo volo umano intorno alla Luna fece anticipare i tempi e spinse la NASA a tentare un’impresa senza precedenti in termini di distanza, complessità e rischio.
Apollo 8 raggiunse la Luna in poco meno di tre giorni, per poi orbitarvi intorno dieci volte nel corso di 20 ore. La diretta effettuata durante il volo intorno alla Luna, il giorno prima di Natale, dagli astronauti leggendo passi della Genesi fu la trasmissione più seguita della storia fino a quel momento.
Il successo della missione aprì la strada alla Luna e al tentativo di arrivare sulla Luna entro la fine del decennio come promesso dal defunto presidente Kennedy.
Apollo 8 tornò sulla Terra il 27 dicembre 1968, ammarando nell’Oceano Pacifico. Se volete seguirla in tempo reale, io e Gianluca Atti, appassionato collezionista di cose spaziali, stiamo creando Apollo 8 Timeline, un blog apposito, ricchissimo di immagini e di giornali italiani dell’epoca. Le prime pagine sono già online.
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La lista dei disastri di privacy di Facebook. Questi sono solo quelli del 2018
21 de Dezembro de 2018, 8:50Per Facebook non è stato un anno molto positivo, per dirla garbatamente. Stando alla compilation realizzata da Issie Lapowsky, il social network è stato al centro di almeno 21 scandali di primaria importanza nel corso del 2018.Forse è il caso di rendersi conto, a questo punto, che Facebook non è in grado di offrire alcuna garanzia di riservatezza e che qualunque cosa venga caricata su questo social network debba essere considerata pubblica, visibile a tutti e oggetto di commercio estremamente disinvolto pur di consentire a Facebook di crescere.
Se questo vi spinge a voler eliminare il vostro account, fatene prima una copia da scaricare, e poi andate alla pagina di richiesta di cancellazione permanente (https://www.facebook.com/help/delete_account), cliccate su Elimina il mio account e seguite le istruzioni.