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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Disinformatico radio, la puntata di oggi

10 de Janeiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Potete scaricare qui il podcast della puntata di stamattina del Disinformatico radiofonico che ho condotto con Rosy Nervi stamattina, parlando dell'attacco informatico ai nameserver svizzeri di ieri mattina (con dettagli tecnici), della vulnerabilità della versione più recente di Java, dell'allarme fasullo per il gruppo di pedofili su Facebook e della novità più bizzarra dal CES di Las Vegas: il vasino con porta-iPad.



La foto “inedita” e unica dell’atomica di Hiroshima non è né inedita né unica

9 de Janeiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “annalisa.pul*”.

I giornali di oggi pubblicano la notizia della scoperta di una foto del fungo atomico sopra la città giapponese di Hiroshima, scattata il 6 agosto 1945, il giorno in cui la città fu annientata dalla prima bomba nucleare usata in guerra.

Il Corriere, come potete vedere qui accanto, dice (a firma di Gianluigi Colin) che si tratta di un “documento... inedito” e che “sino ad oggi, avevamo una solo foto scattata da uno degli aerei americani”. Repubblica la definisce una “foto inedita” e scrive che “Finora le foto del fungo atomico erano solo quelle prese dall'alto dall'esercito americano”.  L'ANSA ribadisce che l'immagine è “inedita” e che è “la prima del suo genere ripresa dal suolo e a essere un originale. Oltre a questo esemplare, si conosceva soltanto un'altra foto aerea scattata dai militari americani.”

Non è vero. Come segnala L'Economa Domestica, la foto non è affatto l'unica scattata dal suolo. C'è quella di Seizo Yamada, scopribile con tre secondi di consultazione di Wikipedia in inglese, e ce ne sono anche altre di Yoshito Matsushige e Toshio Fukada. Non è vero che c'era “soltanto un'altra foto aerea”, perché ce n'erano varie altre. E non è vero che l'immagine presentata oggi è “inedita”: l'Asahi Shimbun spiega che la foto era nota, tanto che una sua copia era già stata pubblicata nel 1988 in un libro giapponese.

La notizia corretta, come scrive chiaramente l'Asahi Shimbun, è che questa è l'unica foto scattata da terra che mostri il fungo atomico diviso in due parti, che l'unica altra fotografia con questa specifica caratteristica era un'immagine aerea realizzata dai militari americani, e che è stato trovato un originale della foto mostrata oggi (una sua stampa su carta fotografica, insomma).

Ma raccontata così la vicenda non è altrettanto clamorosa, e allora questi dettagli disinvoltamente spariscono. Perché anche un evento terribile come l'uccisione in un sol colpo di decine di migliaia di civili ha bisogno di essere semplificato e reso più sensazionale, secondo certo giornalismo.



Il video del bambino ghermito da un’aquila

7 de Janeiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Sta cominciando a diffondersi (Huffington Post, Gawker, Mirror, Repubblica, Cadoinpiedi.it) questo video che sembra mostrare un'aquila che afferra un bambino in un parco pubblico a Montreal e poi lo lascia cadere:


Come per le immagini ufologiche, un video pubblicato su Youtube da fonte anonima non è di per sé prova di nulla, visto che gli effetti speciali fisici e digitali oggi permettono di falsificare quasi qualunque ripresa, per cui questo video va considerato falso fino a prova contraria.

Ci sono numerosi elementi sospetti:
– la ripresa iniziale dell'aquila segue la virata in modo sorprendentemente fluido
– l'ombra dell'aquila è molto più nera e netta delle altre ombre alla stessa distanza, come se mancasse il normale offuscamento atmosferico
– la reazione della donna è molto lenta e non particolarmente concitata
– l'"Oh, shit!" di chi fa la ripresa sembra decisamente forzato e poco convinto
– l'utente che l'ha pubblicato, MrNuclearCat, non ha pubblicato altri video e l'account è stato attivato ieri.
Huffington Post segnala, su suggerimento dei commentatori, che in un fotogramma a circa 2 secondi dall'inizio l'ala sinistra svanisce per un istante, mentre a 10 secondi dall'inizio manca l'ombra dell'aquila.



Se ci sono novità, le segnalerò qui. Per il momento consiglio di non diffonderlo.

Aggiornamento (2012/12/20): Gli autori del video hanno confessato: si tratta di un falso realizzato dagli studenti di una scuola di grafica digitale di Montreal.


Potete aiutare a sostenere questo blog guardando il video qui sotto.


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Missoni, video mostrerebbe “problemi all’elica”. Semmai problemi di cervello in redazione

7 de Janeiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “ajannonea” e alla segnalazione di “stefano.m*”, “decib2” e molti altri lettori ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Repubblica, il TGR Lombardia, il Corriere e il TG5 delle 13 di oggi ci regalano una nuova dimostrazione della persistente voglia di collocare capre di guerra nelle redazioni delle testate italiane e poi spacciarle per giornalisti. Mi riferisco alla notizia secondo la quale un video dell'aereo scomparso con a bordo Vittorio Missoni mostrerebbe “un problema all'elica” prima del decollo.

Il video, infatti, mostra l'aereo che avanza sulla pista mentre le sue due eliche ruotano dapprima lentamente in un senso e poi bruscamente invertono la rotazione. Potete vedere il fenomeno qui su Repubblica, che ha riscritto l'articolo dopo essere stata sommersa di sberleffi dei lettori nei commenti ma non ha ancora rifatto l'audio, che parla ancora (forse con la voce del TGR) di un “particolare inquietante di un'elica del bimotore che sembra avere dei problemi”.


Il Corriere parla di “immagini inquietanti”: “sembra però che l'elica del motore sinistro abbia dei problemi, pare quasi che si fermi proprio durante l'accelerazione sulla pista”.


Nessuno, ma proprio nessuno di quelli che hanno redatto i servizi di Corriere, TGR, TG5 e Repubblica si è posto il problema di come facesse un aereo a elica ad accelerare e poi addirittura decollare con le eliche che non giravano o addirittura andavano all'indietro.

Nessuno, ma proprio nessuno di loro, evidentemente, sa cos'è o ha mai notato il frequentissimo effetto stroboscopico che si ha durante le riprese di oggetti in rapida rotazione: quello che fa sembrare, nei film, che a volte le ruote dei carri e delle auto girino all'indietro. Qui c'è un video di un aereo che manifesta lo stesso effetto (ringrazio Hanmar per la segnalazione).

Complimenti a tutti i “giornalisti” coinvolti e soprattutto alle redazioni che li tengono invece di cacciarli a pedate. Questi sono coloro che pretendono di informarci, e di essere addirittura pagati per farlo. E questi sono i risultati del non fare scienza in TV e sostituirla con quelle cloache di cretinate che sono Voyager e Mistero.

A proposito: c'è una petizione per chiedere alla RAI di togliere Voyager e sostituirla con un programma di divulgazione scientifica. Io ho aderito, non fosse altro che per fare la conta di quanti sono disgustati da quest'andazzo. Non dimentichiamo che Voyager ha il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali. E che Roberto Giacobbo, senza alcun pudore, nell'ultimo numero della rivista omonima, ha dichiarato a proposito del mancato avverarsi delle profezie di catastrofe per il 2012 che “Noi ve l'avevamo detto, e l'abbiamo ripetuto fin dal 1997, ben lontani da tutti gli speculatori e i menagramo che sfruttano le paure irrazionali della gente”. Sì, dice proprio così.



Questo è quello che scrive uno che ha venduto centocinquantamila copie di un libro che ripeteva a pappagallo le più stupide profezie di catastrofe, cintura fotonica compresa, nonostante fossero già state sbugiardate da anni. Ma lui no, lui non è uno speculatore. Non è un menagramo che sfrutta le paure irrazionali della gente. Noooo.



Podcast del Disinformatico radiofonico

6 de Janeiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Potete scaricare da qui il podcast della puntata di venerdì scorso del Disinformatico che ho condotto per la Rete Tre della RSI, parlando di Linux Ubuntu per smartphone e tablet, Internet Explorer 8 vulnerabile, soluzioni concrete per comandare il computer con gesti e sguardi, e un metodo per passare facilmente una password Wifi complessa a un ospite Android. La parola di Internet della settimana è data poisoning: la ragione per la quale, per esempio, nelle mappe ci sono vie inesistenti nella realtà.



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