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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Ci ha lasciato Alberto Lisiero, fondatore dello Star Trek Italian Club [UPD 2013/01/03]

2 de Janeiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Poche ore fa la fantascienza italiana ha perso uno dei propri punti di riferimento e molti di noi, me compreso, hanno perso un amico. Alberto Lisiero, fondatore dello STIC (Star Trek Italian Club), uno dei più grandi club di fantascienza italiani, è morto improvvisamente stanotte.

Fondare un club di appassionati di Star Trek in Italia, nei primi anni Ottanta, era un'impresa da visionari. Non c'era Internet, per cui la visione delle puntate della serie dipendeva esclusivamente dagli umori delle emittenti televisive e la diffusione delle notizie ricorreva a mezzi da carbonari, perché i media tradizionali snobbavano quello che in altri paesi era già da anni un fenomeno di culto.

Arrivarono poi, pian piano, le videocassette. Non solo quelle delle puntate e dei film, ma quelle di VideoTrek, nelle quali Alberto, con i mezzi artigianali dell'epoca, compilava e presentava le chicche e le anteprime introvabili di Star Trek. Fu grazie a sbiaditissime e distorte copie di copie di copie di quei nastri, fatte circolare dagli amici, che venni a sapere che in Italia c'erano altri fan di Star Trek oltre a me. Come tanti, in quegli anni di deserto mediatico, ero convinto di essere il solo o quasi. Lo so, sembra incredibile, ma allora era così. Voi che siete cresciuti con Internet non avete idea di quale tesoro avete tra le mani.

Alberto e Gabriella, sua moglie, dal 1986 in poi ci hanno fatto incontrare e radunare da ogni angolo d'Italia e anche dall'estero una volta l'anno, alla Sticcon, dapprima soltanto per il piacere di condividere la visione di puntate rare o di discutere insieme delle idee e degli ideali di tolleranza, uguaglianza e ottimismo delle prime serie di Star Trek, e poi, con il crescere del successo del club, a vivere l'impossibile: partecipare alla traduzione italiana delle serie e dei film e avere ospiti in Italia i loro attori, autori e tecnici. Trovarsi davanti Spock in carne e ossa alla Sticcon del 2002 è stato un momento incredibile, per citarne uno fra i tanti. Ma ancora più magico è il fatto che nel corso di ventisei anni quell'adunanza rituale ha fatto nascere amicizie, e talvolta amori, che sono diventati ben più centrali di qualunque ospite, e il fascino dello spazio raccontato da Star Trek in Italia a queste convention ha ispirato tante carriere nella scienza, compresa quella di almeno una astronauta.

Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la passione incrollabile, la gioviale follia, la serena amicizia, l'inesauribile disponibilità e la calma determinazione di Alberto Lisiero e dei tanti collaboratori dello STIC. Per tutto questo, per aver aiutato tanti nel mondo dei media italiani a capire che la fantascienza non è un sottogenere per bambini e che non è questione di esplosioni e astronavi ma di ideali e di speranze per l'avvenire, per tante ore indimenticabili con gli amici, e per tanto altro ancora, grazie, Alberto. Grazie.

One man can summon the future - T'Pol.


Aggiornamento: messaggio pubblico di Gabriella Cordone


Ciao a tutti!
Non sono ancora riuscita a leggere tutti i vostri messaggi, gli sms, le email... perché ho le lacrime agli occhi e sono sconvolta. Lo potete immaginare.
Ma non avete idea di quanto mi abbiate sostenuto. Leggere quel poco che ho letto mi ha riempito in parte quell'immenso vuoto che c'è ora nel mio cuore. Vi scrivo queste due righe non solo per ringraziarvi, ma per dirvi anche che è stata una cosa improvvisa, due minuti prima era con noi e poi non c'è stato più. Un infarto fulminante. Tanto sconvolgente che per ore non sono riuscita a versare una lacrima.
Ora invece l'impatto è terribile.

Alberto non ha solo cambiato la mia vita, lui era la mia vita. E lo sarà sempre.

Se volete chiamarmi fatelo pure, anche se scrivere mi viene più facile che parlare lascerò acceso Skype e resterò in chat su Facebook. Se non vi risponderò è perché sono impegnata con chi verrà a trovarlo qui a casa. Anche nei prossimi giorni abbiate pazienza con me.

Ho visto che molti hanno chiesto del funerale.
Alberto se ne va vestito nella sua uniforme di Ammiraglio, perché lui era l'Ammiraglio per me e per tutti. Io porterò la bara vestita in uniforme, perché ero il suo primo ufficiale e così sarà sempre. So che in paese verrò additata per matta ma non mi importa. Se volete venire a onorarlo anche voi in uniforme mi farà un piacere immenso, e so che anche lui... dovunque sia ora... ne sarà contento.
Inoltre non buttate soldi in fiori o corone: scegliete l'ente benefico che volete e fate un versamento a nome suo. Sarà il modo migliore per onorarlo.

Un'ultima cosa per chi verrà al funerale. Anche in questo probabilmente verrò additata e forse a diversi di voi sembrerà una cosa eccessiva. Ma sapete quando Alberto fosse legato a riprese video e foto e il suo ultimo viaggio voglio che resti impresso non solo nella nostra memoria. Quindi, a cerimonia finita e prima di andare al cimitero, vorrei una foto di gruppo tutti insieme, come quelle che facciamo alle convention, con anche una bella ripresa video di saluti.

Grazie a tutti coloro che vedrò oggi e domani. E grazie anche a chi non potrà esserci perché so che ci sarete col pensiero.
Voi siete stati la nostra grande famiglia, i figli che non abbiamo mai avuto. E so che potrò contare sempre su di voi per portare avanti la grande eredità che Alberto si sta lasciando. C'è tanto da fare... e voglio farlo insieme a voi! Sempre.

Fate circolare questo mio messaggio a tutti coloro che conoscevano Alberto.

Segnalo anche i ricordi di Siamogeek, Fanucci, Fantascienza.com.



Ci ha lasciato Alberto Lisiero, fondatore dello Star Trek Italian Club [UPD 2013/02/03]

2 de Janeiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Poche ore fa la fantascienza italiana ha perso uno dei propri punti di riferimento e molti di noi, me compreso, hanno perso un amico. Alberto Lisiero, fondatore dello STIC (Star Trek Italian Club), uno dei più grandi club di fantascienza italiani, è morto improvvisamente stanotte.

Fondare un club di appassionati di Star Trek in Italia, nei primi anni Ottanta, era un'impresa da visionari. Non c'era Internet, per cui la visione delle puntate della serie dipendeva esclusivamente dagli umori delle emittenti televisive e la diffusione delle notizie ricorreva a mezzi da carbonari, perché i media tradizionali snobbavano quello che in altri paesi era già da anni un fenomeno di culto.

Arrivarono poi, pian piano, le videocassette. Non solo quelle delle puntate e dei film, ma quelle di VideoTrek, nelle quali Alberto, con i mezzi artigianali dell'epoca, compilava e presentava le chicche e le anteprime introvabili di Star Trek. Fu grazie a sbiaditissime e distorte copie di copie di copie di quei nastri, fatte circolare dagli amici, che venni a sapere che in Italia c'erano altri fan di Star Trek oltre a me. Come tanti, in quegli anni di deserto mediatico, ero convinto di essere il solo o quasi. Lo so, sembra incredibile, ma allora era così. Voi che siete cresciuti con Internet non avete idea di quale tesoro avete tra le mani.

Alberto e Gabriella, sua moglie, dal 1986 in poi ci hanno fatto incontrare e radunare da ogni angolo d'Italia e anche dall'estero una volta l'anno, alla Sticcon, dapprima soltanto per il piacere di condividere la visione di puntate rare o di discutere insieme delle idee e degli ideali di tolleranza, uguaglianza e ottimismo delle prime serie di Star Trek, e poi, con il crescere del successo del club, a vivere l'impossibile: partecipare alla traduzione italiana delle serie e dei film e avere ospiti in Italia gli attori interpreti e i tecnici. Trovarsi davanti Spock in carne e ossa alla Sticcon del 2002 è stato un momento incredibile, per citarne uno fra i tanti. Ma ancora più magico è il fatto che nel corso di ventisei anni quell'adunanza rituale ha fatto nascere amicizie, e talvolta amori, che sono diventati ben più centrali di qualunque ospite, e il fascino dello spazio raccontato da Star Trek in Italia a queste convention ha ispirato tante carriere nella scienza, compresa quella di almeno un astronauta.

Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la passione incrollabile, la gioviale follia, la serena amicizia, l'inesauribile disponibilità e la calma determinazione di Alberto Lisiero e dei tanti collaboratori dello STIC. Per tutto questo, per aver aiutato tanti nel mondo dei media italiani a capire che la fantascienza non è un sottogenere per bambini e che non è questione di esplosioni e astronavi ma di ideali e di speranze per l'avvenire, per tante ore indimenticabili con gli amici, e per tanto altro ancora, grazie, Alberto. Grazie.

One man can summon the future - T'Pol.


Aggiornamento: messaggio pubblico di Gabriella Cordone


Ciao a tutti!
Non sono ancora riuscita a leggere tutti i vostri messaggi, gli sms, le email... perché ho le lacrime agli occhi e sono sconvolta. Lo potete immaginare.
Ma non avete idea di quanto mi abbiate sostenuto. Leggere quel poco che ho letto mi ha riempito in parte quell'immenso vuoto che c'è ora nel mio cuore. Vi scrivo queste due righe non solo per ringraziarvi, ma per dirvi anche che è stata una cosa improvvisa, due minuti prima era con noi e poi non c'è stato più. Un infarto fulminante. Tanto sconvolgente che per ore non sono riuscita a versare una lacrima.
Ora invece l'impatto è terribile.

Alberto non ha solo cambiato la mia vita, lui era la mia vita. E lo sarà sempre.

Se volete chiamarmi fatelo pure, anche se scrivere mi viene più facile che parlare lascerò acceso Skype e resterò in chat su Facebook. Se non vi risponderò è perché sono impegnata con chi verrà a trovarlo qui a casa. Anche nei prossimi giorni abbiate pazienza con me.

Ho visto che molti hanno chiesto del funerale.
Alberto se ne va vestito nella sua uniforme di Ammiraglio, perché lui era l'Ammiraglio per me e per tutti. Io porterò la bara vestita in uniforme, perché ero il suo primo ufficiale e così sarà sempre. So che in paese verrò additata per matta ma non mi importa. Se volete venire a onorarlo anche voi in uniforme mi farà un piacere immenso, e so che anche lui... dovunque sia ora... ne sarà contento.
Inoltre non buttate soldi in fiori o corone: scegliete l'ente benefico che volete e fate un versamento a nome suo. Sarà il modo migliore per onorarlo.

Un'ultima cosa per chi verrà al funerale. Anche in questo probabilmente verrò additata e forse a diversi di voi sembrerà una cosa eccessiva. Ma sapete quando Alberto fosse legato a riprese video e foto e il suo ultimo viaggio voglio che resti impresso non solo nella nostra memoria. Quindi, a cerimonia finita e prima di andare al cimitero, vorrei una foto di gruppo tutti insieme, come quelle che facciamo alle convention, con anche una bella ripresa video di saluti.

Grazie a tutti coloro che vedrò oggi e domani. E grazie anche a chi non potrà esserci perché so che ci sarete col pensiero.
Voi siete stati la nostra grande famiglia, i figli che non abbiamo mai avuto. E so che potrò contare sempre su di voi per portare avanti la grande eredità che Alberto si sta lasciando. C'è tanto da fare... e voglio farlo insieme a voi! Sempre.

Fate circolare questo mio messaggio a tutti coloro che conoscevano Alberto.



Ci ha lasciato Alberto Lisiero, fondatore dello Star Trek Italian Club

1 de Janeiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Poche ore fa la fantascienza italiana ha perso uno dei propri punti di riferimento e molti di noi, me compreso, hanno perso un amico. Alberto Lisiero, fondatore dello STIC (Star Trek Italian Club), uno dei più grandi club di fantascienza italiani, è morto stanotte.

Fondare un club di appassionati di Star Trek in Italia, nei primi anni Ottanta, era un'impresa da visionari. Non c'era Internet, per cui la visione delle puntate della serie dipendeva esclusivamente dagli umori delle emittenti televisive e la diffusione delle notizie ricorreva a mezzi da carbonari, perché i media tradizionali snobbavano quello che in altri paesi era già da anni un fenomeno di culto.

Arrivarono poi, pian piano, le videocassette. Non solo quelle delle puntate e dei film, ma quelle di VideoTrek, nelle quali Alberto compilava e presentava le chicche e le anteprime introvabili di Star Trek. Fu grazie a sbiaditissime e distorte copie di copie di copie di quei nastri, fatte circolare dagli amici, che venni a sapere che in Italia c'erano altri fan di Star Trek oltre a me. Come tanti, in quegli anni di deserto mediatico, ero convinto di essere il solo o quasi. Lo so, sembra incredibile, ma allora era così. Voi che siete cresciuti con Internet non avete idea di quale tesoro avete tra le mani.

Alberto e Gabriella, sua moglie, dal 1986 in poi ci hanno fatto incontrare e radunare da ogni angolo d'Italia e anche dall'estero una volta l'anno, alla Sticcon, dapprima soltanto per il piacere di condividere la visione di puntate rare o di discutere insieme delle idee e degli ideali di tolleranza, uguaglianza e ottimismo delle prime serie di Star Trek, e poi, con il crescere del successo del club, a vivere l'impossibile: partecipare alla traduzione italiana delle serie e dei film e avere ospiti in Italia gli attori interpreti e i tecnici. Trovarsi davanti Spock in carne e ossa alla Sticcon del 2002 è stato un momento incredibile, per citarne uno fra i tanti. Ma ancora più magico è il fatto che nel corso di ventisei anni, quell'adunanza rituale ha fatto nascere amicizie, e talvolta amori, che sono diventati ben più centrali di qualunque ospite, e il fascino dello spazio raccontato da Star Trek in Italia a queste convention ha ispirato tante carriere nella scienza, compresa quella di almeno un astronauta.

Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la passione incrollabile, la gioviale follia, la serena amicizia, l'inesauribile disponibilità e la calma determinazione di Alberto Lisiero e dei tanti collaboratori dello STIC. Per tutto questo, per aver aiutato tanti nel mondo dei media italiani a capire che la fantascienza non è un sottogenere per bambini e che non è questione di esplosioni e astronavi ma di ideali e di speranze per l'avvenire, per tante ore indimenticabili con gli amici, e per tanto altro ancora, grazie, Alberto. Grazie.

One man can summon the future - T'Pol.



Titoli di coda di Moonscape, dite la vostra

29 de Dezembro de 2012, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Ho aggiornato i titoli di coda di Moonscape: se siete fra i donatori, controllare di essere citati correttamente e ditemi quale versione preferite. I dettagli sono qui.



Ode a un fiore, per chi dice che la scienza uccide la poesia

29 de Dezembro de 2012, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “punto7556”.


L'animatore inglese Fraser Davidson ha creato una bella animazione basata su una citazione di Richard Feynman che credo risponda bene a tutti quelli che criticano la scienza perché uccide il meraviglioso e toglie la poesia.

Il video originale, sottotitolato in italiano, è disponibile qui. Ecco la mia traduzione:

Ho un amico artista e a volte lui ha un punto di vista che io non condivido granché. Lui prende in mano un fiore e dice: “Guarda quanto è bello”. E sono d'accordo, credo. Poi dice: “Vedi, io, in quanto artista, sono in grado di vedere quanto è bello; ma tu, in quanto scienziato, oh, lo riduci in pezzi e lo trasformi in una cosa scialba.” E io penso che lui sia un po' svitato. Prima di tutto, la bellezza che vede lui è a disposizione di tutte le persone e anche a me; credo, anche se io forse non sono esteticamente raffinato quanto lui, di poter apprezzare la bellezza di un fiore. Allo stesso tempo, io vedo in un fiore molte più cose di quante ne veda lui. Posso immaginare le cellule in quel fiore, le complesse azioni che si svolgono al suo interno; anch'esse hanno una propria bellezza. Voglio dire, non è soltanto bellezza a questa dimensione, quella di un centimetro, ma c'è bellezza anche alle dimensioni inferiori. La struttura interna, e anche i processi, il fatto che i colori e il fiore si sono evoluti per attirare gli insetti per impollinarlo è interessante. Significa che gli insetti vedono il colore. Aggiunge una domanda: questo senso estetico esiste anche nelle forme di vita inferiori? Perché è estetico? Domande interessanti d'ogni sorta, che la scienza e la conoscenza non fanno che aggiungere all'emozione, al mistero e alla meraviglia di un fiore. Non fa che aggiungere. Non capisco in che modo sottragga.”

In originale:

I have a friend who's an artist and has sometimes taken a view which I don't agree with very well. He'll hold up a flower and say, “Look how beautiful it is.” And I'll agree, I think. And he says, ”See, as an artist, I can see how beautiful this is. But you, as a scientist, oh, take this all apart and it becomes a dull thing. And I think that he's kind of nutty. First of all, the beauty that he sees is available to other people and to me, too; I believe, although I may not be quite as refined esthetically as he is, that I can appreciate the beauty of a flower. At the same time, I see much more about the flower than he sees. I could imagine the cells in it, the complicated actions inside, which also have a beauty. I mean, it's not just beauty at this dimension, one centimeter; there's also beauty at the smaller dimensions. The inner structure. Also the processes, the fact that the colors and the flower evolved in order to attract insects to pollinate it is interesting. It means that insects can see the color. It adds a question: does this esthetic sense also exist in the lower forms? Does it... Why is it esthetic? All kinds of interesting questions, which science, knowledge only adds to the excitement, the mystery and the awe of a flower. It only adds. I don't understand how it subtracts.



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