Yo. Un milione di dollari per un’app che manda solo “Yo”. Perché?
junio 20, 2014 6:08 - no comments yetPochi giorni fa un gruppo di investitori ha dato un milione di dollari ai creatori di un'app che non fa altro che permettere ai suoi utenti di mandare la parola “Yo” agli altri. Se pensavate che il limite di 140 caratteri di Twitter fosse un incentivo alla frivolezza e alla stupidità, Yo di certo non risolleverà le vostre speranze nell'intelligenza della comunicazione online.Yo (per Android e iOS) è nato per scherzo il primo d'aprile, ha richiesto solo otto ore di lavoro e ora ha 50.000 utenti. Un milione di dollari per una giornata di lavoro: roba da mandare in depressione gli sviluppatori di app che si spremono le meningi per mesi creando app che poi non usa nessuno.
Un singolo investitore, Moshe Hogeg, ha già versato a Yo ben 200.000 dollari. E uno si chiede: ma perché? Lui risponde che è l'app del momento, l'ha lodata un guru di Internet come Marc Andreesen (creatore del primo browser, Mosaic, e cofondatore di Netscape) e non si sa mai che diventi un successone; del resto all'inizio nessuno pensava che Google avrebbe mai fatto un centesimo.
Yo è l'equivalente online degli “squillini”, le chiamate fatte a vuoto riagganciando subito per comunicare gratuitamente. Come si fa uno squillino per avvisare che si è arrivati all'appuntamento o per dire al partner che lo stiamo pensando, si può fare uno Yo. L'interfaccia è assolutamente elementare: un elenco di nomi di amici, a caratteri cubitali, da toccare per mandare loro uno “Yo”. Che vuol dire tutto e niente: è una chiamata d'attenzione, è un saluto, è un “come stai”. Tutto in due caratteri. Farà soldi? Per i suoi creatori li ha già fatti, ed è questo che conta.
Che aspetto ha la Stazione Spaziale Internazionale quando ti sorvola? Secondo esempio
junio 19, 2014 18:17 - no comments yetNe ho già mostrato un campione qui, ma questo è un esempio leggermente migliore dell'aspetto che ha il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale: l'ho ripreso stasera intorno alle 21:30 dal giardino del Maniero Digitale, a Lugano.
La Stazione è il puntino bianco al centro, nella porzione superiore del cielo, che scende gradualmente verso l'orizzonte e poi scompare: probabilmente sarà visibile soltanto se impostate Youtube per visualizzare il video in HD 1080p. Ho fatto la ripresa usando una videocamera HD al crepuscolo e impostando l'obiettivo su grandangolo per avere nell'inquadratura degli oggetti di riferimento e darvi il più possibile la sensazione di quello che si vede dal vivo, perlomeno in termini di velocità di spostamento nel cielo.
Spero possa esservi utile per riconoscere più facilmente la Stazione quando vi sorvola.
Ora il missile riutilizzabile di SpaceX ha gli schiacciamosche texani
junio 19, 2014 17:40 - no comments yetOvviamente no: si tratta di alette stabilizzatrici per tutte le fasi di volo, da ipersonico a subsonico, secondo Elon Musk. A parte questo, è un altro bel video di un missile Falcon 9R che decolla e riatterra verticalmente dopo essere salito a un chilometro di quota. Le alette si aprono a circa 1:15.
Iniziano col (piccolo) botto i lavori al telescopio più grande del mondo
junio 19, 2014 17:31 - no comments yetQuesto articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “mariant*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Oggi verrà fatta saltare in aria la cima del Cerro Armazones, una montagna alta 3000 metri in Cile, per fare spazio a quello che diventerà il più grande telescopio ottico del mondo, lo European Extremely Large Telescope, un colosso che avrà uno specchio del diametro complessivo di 39 metri. Sarà 15 volte più sensibile del telescopio spaziale Hubble e permetterà di osservare dettagli dei pianeti di altri sistemi solari e indagare ancora più in profondità l'evoluzione del cosmo.
Questa è la montagna com'è prima dell'intervento:
Se volete seguire l'evento, lo streaming è qui.
È difficile rendersi conto delle dimensioni colossali di questo strumento scientifico: ci saranno circa 2700 tonnellate di struttura da muovere con precisione millimetrica e specchi con ottiche adattative, la cui forma verrà fatta variare rapidissimamente per compensare la turbolenza atmosferica.
Questo disegno rende un po' l'idea appena ci si accorge che i puntini alla base della cupola sono automobili.
![]() |
Credit: ESO. |
Prevengo la domanda: no, L'EELT non è in grado di osservare in dettaglio i resti delle missioni umane sulla Luna. Per quello ci vorrà la generazione ancora successiva di telescopi terrestri, con specchi di diametro superiore ai 50 metri.
Aggiornamento (19:50): più che un botto, una pernacchietta
L'avevano presentata come una visione spettacolare, ma ecco com'è stata invece l'esplosione:
Scusatemi se vi ho fatto perdere tempo. L'ho perso anch'io. Spero che il telescopio, quando sarà costruito, offrirà visioni più entusiasmanti.
Iniziano col botto i lavori al telescopio più grande del mondo
junio 19, 2014 14:52 - no comments yetQuesto articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “mariant*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Oggi verrà fatta saltare in aria la cima del Cerro Armazones, una montagna alta 3000 metri in Cile, per fare spazio a quello che diventerà il più grande telescopio ottico del mondo, lo European Extremely Large Telescope, un colosso che avrà uno specchio del diametro complessivo di 39 metri. Sarà 15 volte più sensibile del telescopio spaziale Hubble e permetterà di osservare dettagli dei pianeti di altri sistemi solari e indagare ancora più in profondità l'evoluzione del cosmo.
Questa è la montagna com'è prima dell'intervento:
Se volete seguire l'evento, lo streaming è qui.
È difficile rendersi conto delle dimensioni colossali di questo strumento scientifico: ci saranno circa 2700 tonnellate di struttura da muovere con precisione millimetrica e specchi con ottiche adattative, la cui forma verrà fatta variare rapidissimamente per compensare la turbolenza atmosferica.
Questo disegno rende un po' l'idea appena ci si accorge che i puntini alla base della cupola sono automobili.
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Credit: ESO. |
Prevengo la domanda: no, L'EELT non è in grado di osservare in dettaglio i resti delle missioni umane sulla Luna. Per quello ci vorrà la generazione ancora successiva di telescopi terrestri, con specchi di diametro superiore ai 50 metri.
Aggiornamento (19:50): più che un botto, una pernacchietta
L'avevano presentata come una visione spettacolare, ma ecco com'è stata invece l'esplosione:
Scusatemi se vi ho fatto perdere tempo. L'ho perso anch'io. Spero che il telescopio, quando sarà costruito, offrirà visioni più entusiasmanti.