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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Chi c’è nello spazio? Aggiornamento 2023/05/31

31 de Maio de 2023, 4:14, por Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2023/05/31 9:10.

Poche ore fa è rientrata sulla terra la capsula Crew Dragon della missione privata Axiom-2 con a bordo Peggy Whitson, John Shoffner, Ali Alqarni e Rayyanah Barnawi, che hanno trascorso una decina di giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Il numero di persone presenti nello spazio scende così a 13.

Stazione Spaziale Internazionale (7)

Francisco Rubio (NASA) (dal 2022/09/21)

Sergei Prokopyev (Roscosmos) (dal 2022/09/21, attuale comandante della Stazione)

Dmitri Petelin (Roscosmos) (dal 2022/09/21)

Stephen Bowen (NASA) (dal 2023/03/02)

Warren Hoburg (NASA) (dal 2023/03/02)

Sultan Alneyadi (UAE) (dal 2023/03/02)

Andrey Fedyaev (Roscosmos) (dal 2023/03/02)

Stazione Nazionale Cinese (6)

Fei Junlong (dal 2022/11/29)

Deng Qingming (dal 2022/11/29)

Zhang Lu (dal 2022/11/29)

Jing Haipeng (dal 2023/05/30)

Zhu Yangzhu (dal 2023/05/30)

Gui Haichao (dal 2023/05/30)

Fonti aggiuntive: Whoisinspace.com.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Chi c’è nello spazio? Aggiornamento 2023/05/30: nuovo record di persone contemporaneamente in orbita

31 de Maio de 2023, 4:10, por Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2023/05/30 13:25.

Con il lancio del veicolo Shenzhou-16 dal centro di lancio di Jiuquan, che ha portato alla Stazione Nazionale Cinese tre astronauti (Jing Haipeng, Zhu Yangzhu e Gui Haichao), salgono a 17 le persone attualmente nello spazio. Gui, professore all'Università di aeronautica e astronautica di Pechino, è il primo civile cinese ad andare nello spazio; tutti gli astronauti precedenti erano militari. 

La presenza di 17 persone stabilisce un nuovo primato storico per il maggior numero di persone contemporaneamente in orbita. Il record precedente era di 14, stabilito brevemente il 15 settembre 2021 e ripetuto il 5 ottobre 2022.

Stazione Spaziale Internazionale (11)

Peggy Whitson (Axiom, USA) (dal 2023/05/21)

John Shoffner (Axiom, USA) (dal 2023/05/21)

Ali Alqarni (Axiom, Arabia Saudita) (dal 2023/05/21)

Rayyanah Barnawi (Axiom, Arabia Saudita) (dal 2023/05/21)

Francisco Rubio (NASA) (dal 2022/09/21)

Sergei Prokopyev (Roscosmos) (dal 2022/09/21, attuale comandante della Stazione)

Dmitri Petelin (Roscosmos) (dal 2022/09/21)

Stephen Bowen (NASA) (dal 2023/03/02)

Warren Hoburg (NASA) (dal 2023/03/02)

Sultan Alneyadi (UAE) (dal 2023/03/02)

Andrey Fedyaev (Roscosmos) (dal 2023/03/02)

Stazione Nazionale Cinese (6)

Fei Junlong (dal 2022/11/29)

Deng Qingming (dal 2022/11/29)

Zhang Lu (dal 2022/11/29)

Jing Haipeng (dal 2023/05/30)

Zhu Yangzhu (dal 2023/05/30)

Gui Haichao (dal 2023/05/30)

Fonti aggiuntive: Whoisinspace.com, Weixin.qq.com, SpaceflightNow.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Chi c’è nello spazio? Aggiornamento 2023/05/30

30 de Maio de 2023, 8:30, por Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2023/05/30 13:25.

Con il lancio del veicolo Shenzhou-16 dal centro di lancio di Jiuquan, che ha portato alla Stazione Nazionale Cinese tre astronauti (Jing Haipeng, Zhu Yangzhu e Gui Haichao), salgono a 17 le persone attualmente nello spazio. Gui, professore all'Università di aeronautica e astronautica di Pechino, è il primo civile cinese ad andare nello spazio; tutti gli astronauti precedenti erano militari. 

La presenza di 17 persone stabilisce un nuovo primato storico per il maggior numero di persone contemporaneamente in orbita. Il record precedente era di 14, stabilito brevemente il 15 settembre 2021 e ripetuto il 5 ottobre 2022.

Stazione Spaziale Internazionale (11)

Peggy Whitson (Axiom, USA) (dal 2023/05/21)

John Shoffner (Axiom, USA) (dal 2023/05/21)

Ali Alqarni (Axiom, Arabia Saudita) (dal 2023/05/21)

Rayyanah Barnawi (Axiom, Arabia Saudita) (dal 2023/05/21)

Francisco Rubio (NASA) (dal 2022/09/21)

Sergei Prokopyev (Roscosmos) (dal 2022/09/21, attuale comandante della Stazione)

Dmitri Petelin (Roscosmos) (dal 2022/09/21)

Stephen Bowen (NASA) (dal 2023/03/02)

Warren Hoburg (NASA) (dal 2023/03/02)

Sultan Alneyadi (UAE) (dal 2023/03/02)

Andrey Fedyaev (Roscosmos) (dal 2023/03/02)

Stazione Nazionale Cinese (6)

Fei Junlong (dal 2022/11/29)

Deng Qingming (dal 2022/11/29)

Zhang Lu (dal 2022/11/29)

Jing Haipeng (dal 2023/05/30)

Zhu Yangzhu (dal 2023/05/30)

Gui Haichao (dal 2023/05/30)

Fonti aggiuntive: Whoisinspace.com. Weixin.qq.com SpaceflightNow.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Mi tocca fare un po’ di body hacking: installo cristallini nuovi

28 de Maio de 2023, 9:17, por Il Disinformatico

Qualche mese fa mi è stata diagnosticata una cataratta nucleare a entrambi gli occhi; a giugno installerò cristallini artificiali per risolverla. Da appassionato di informatica, non so resistere all’idea di considerare la cosa come un caso di body hacking interessante da raccontare. Ma confesso che quest’idea mi serve anche per esorcizzare la fifa blu di farmi perforare gli occhi come Jean-Luc Picard in Star Trek: Primo Contatto. Beh, non proprio allo stesso modo.

È quasi comico che nel ventunesimo secolo abbiamo una tecnologia superiore a quella dei Borg di Star Trek. E meno male.

Prima di tutto, vorrei sdrammatizzare la situazione. Sto bene, tutto sommato, e mi rendo perfettamente conto che c’è tanta gente che sta infinitamente peggio di me e non ha accesso al livello di cure mediche al quale ho il privilegio di accedere io. 

La mia condizione attuale è che la cataratta mi vela la vista di notte o al buio e crea aloni intorno alle luci, riducendo la nitidezza e il contrasto, per cui andare al cinema è uno strazio (soprattutto per un appassionato di alta definizione come me), le luci laterali mi abbagliano (lavorare negli studi TV è una faticaccia) e ho deciso di smettere di guidare quando c’è buio per maggiore sicurezza; di giorno vedo benissimo, anzi paradossalmente meglio di qualche anno fa, tanto che ho smesso di portare gli occhiali. Questa “seconda vista” è un fenomeno frequente in queste condizioni ed è una delle crudeli ironie della natura: proprio quando devi trovare il coraggio di farti mettere delle lame negli occhi ci vedi meglio. Ma so che è un miglioramento che passerà in fretta se non faccio un upgrade. Me ne sono reso conto, in particolare, qualche mese fa quando ho indicato alla Dama del Maniero un bellissimo arcobaleno circolare intorno alla Luna piena e lei mi ha chiesto perplessa “Quale arcobaleno?”.

Detto questo, avviso subito che questo articolo conterrà immagini e concetti che potranno creare ansia o disgusto negli animi sensibili. In fin dei conti, si tratta di un intervento chirurgico agli occhi. Se questo pensiero vi crea agitazione, non leggete oltre. Ne riparleremo tra qualche settimana.

Aggiungo infine che questo articolo non costituisce informazione medica. È solo uno spiegone da nerd. Se avete bisogno di informazioni mediche, consultate un medico (non Google).

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Cominciamo dalle basi: la cataratta nucleare è un graduale offuscamento della parte centrale (nucleo) del cristallino, che è la lente naturale che mette a fuoco le immagini sulla retina (fonte: Manuale MSD). Speravo che c’entrasse qualcosa l’energia atomica, ma no. Nell’illustrazione qui sotto, che mostra schematicamente un occhio umano in sezione, il cristallino è l’ovale al centro.

Per risolvere la cataratta, il cristallino va rimosso e sostituito con una lente artificiale. Ma farlo senza danneggiare l’occhio non è banale: è necessario praticare due piccoli tagli laterali nell’occhio, raggiungere il cristallino attraverso quei tagli, all’interno della capsula che lo contiene, farlo a pezzi e poi estrarre i pezzi con un aspiratore. Questo intervento viene fatto da svegli, sotto anestesia locale e lieve sedazione, e ovviamente si vede tutto. Almeno fino al momento in cui viene distrutto il cristallino. Brrr.

Fare a pezzi un cristallino significa usare un emettitore di ultrasuoni che lo sbriciolano, cosa piuttosto traumatica per l’occhio ma comunque gestibile, oppure usare un laser per tagliare il cristallino a dadini. Il vantaggio del laser è che agisce dall’esterno, attraverso la parte trasparente frontale dell’occhio, è meno traumatico degli ultrasuoni ed evita il rischio di tagli posteriori alla capsula prodotti dagli strumenti chirurgici. Questo laser emette impulsi che durano femtosecondi (milionesimi di miliardesimi di secondo) e sono posizionati e orientati usando un sistema in realtà aumentata che pianifica tutti i puntamenti del raggio che trapassano progressivamente il cristallino fino a sezionarlo. Ho scelto la soluzione laser.

Una volta aspirati i dadini di cristallino, viene inserita la lente sostitutiva, passando attraverso i piccoli tagli laterali già praticati per inserire gli strumenti precedenti. La lente è flessibile e viene inserita arrotolata, dispiegandosi all’interno dell’occhio, dentro la parte rimanente della capsula, e poi viene posizionata dal chirurgo e agganciata con due bracci o uncini morbidi.

Una lente intraoculare. Fonte: Wikipedia.

Esistono vari tipi di lente intraoculare, anche con focali multiple che permettono di vedere a fuoco sia da vicino sia da lontano, ma le loro prestazioni sono un compromesso, per cui ho scelto una lente monofocale che mi dovrebbe dare una messa a fuoco perfetta, anche di notte, da circa un metro di distanza fino all’infinito. Per le distanze inferiori userò gli occhiali, come prima.

La lente artificiale ha una messa a fuoco fissa, a differenza del cristallino, la cui forma viene modificata dai muscoli intraoculari per mettere a fuoco a distanze differenti. Con la lente sostitutiva si perde la possibilità di mettere a fuoco, ma non è un grosso problema, dato che la forma della lente mette a fuoco tutto sempre (entro la gamma di distanze scelta).

Questo video, già posizionato al punto giusto, mostra in dettaglio la procedura di eliminazione della cataratta. Su YouTube trovate anche le riprese delle operazioni, che sono un po’ più splatter di queste animazioni pulitine e rassicuranti.

Quest’altro video mostra una procedura leggermente differente ma chiarisce bene le varie fasi:

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L’operazione in sé è piuttosto breve; si torna subito a casa e nel giro di qualche ora si può usare l’occhio operato senza problemi. Le uniche precauzioni sono di non guidare subito (per via della sedazione e del riadattamento del cervello alla nuova visione), indossare occhiali scuri per qualche ora, mettere regolarmente gocce disinfettanti, e non fare sforzi o assumere posizioni che possano aumentare la pressione intraoculare, perché questo potrebbe far riaprire i tagli laterali (che normalmente si rimarginano da soli). Vi risparmio l’elenco delle posizioni e soprattutto degli, uhm, sforzi, che è particolarmente pittoresco. Ovviamente vanno evitate per qualche giorno anche le nuotate e gli ambienti polverosi.

I medici che mi stanno seguendo sanno che lavoro faccio e quindi hanno prevenuto subito la “sindrome del dottor Google” dandomi loro le parole chiave da cercare online per conoscere meglio la procedura medica: femto cataract lensar (da usare anche su YouTube). Lensar è il nome della ditta che produce questi apparecchi medicali laser. Mi hanno ovviamente spiegato personalmente in dettaglio tutta la procedura e tutti i pro e contro delle varie opzioni. 

Da fuori non si nota nulla a occhio nudo (salvo forse in certe condizioni di luce, nelle quali si vede un riflesso come quello degli occhi dei gatti, dice Francesco via Twitter). Purtroppo l’intervento non sembra conferire superpoteri o un miglioramento dello spettro visibile. I Rettiliani mi dicono che i miei impianti bioplasmatici non verranno influenzati.

Ho già fatto tutti gli esami medici preliminari e non ci sono complicazioni. Il 13 giugno farò il primo intervento; se tutto va bene, il 20 giugno farò il secondo. Nel frattempo, farfalle nello stomaco a parte, tutto va avanti come prima.

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Auto elettriche e ibride allagate, le istruzioni del Comune di Ravenna

28 de Maio de 2023, 3:36, por Il Disinformatico

Mi sono arrivate parecchie richieste di chiarimento a proposito del comunicato stampa del Comune di Ravenna del 25 maggio 2023 che dispone una sorta di quarantena per i veicoli elettrici e ibridi che sono stati colpiti dagli allagamenti dei giorni scorsi.

Dice il comunicato:

Misure da adottare da parte dei possessori di veicoli elettrici e ibridi

A scopo precauzionale, i concessionari e i soggetti privati che a qualsiasi titolo possiedono veicoli elettrici e ibridi che hanno subito immersione in seguito agli eventi meteorologici dei giorni scorsi, o che si trovano in ambienti particolarmente umidi, devono adottare alcune misure preventive a tutela della pubblica incolumità.

In particolare tali veicoli devono essere posti per 15 giorni in quarantena, devono cioè essere tenuti in spazi esterni, con una distanza tra un veicolo e l’altro, da edifici e da altri veicoli di almeno cinque metri.

Tali misure sono state disposte su richiesta dei Vigili del fuoco.

Il tono è piuttosto allarmante e perentorio, ma le misure richieste sono sensate e probabilmente dettate da un problema ricorrente nelle pubbliche amministrazioni: magari un avviso non è strettamente necessario, ma se non lo fai e poi succede qualcosa, la gente ti salta in testa e possono esserci conseguenze legali; se invece lo fai e poi non succede nulla, la cosa finisce rapidamente nel dimenticatoio. È quella che in molti ambienti si chiama una comunicazione CYA, dalle iniziali di “cover your ass”, che si può tradurre con “parati il culo”.

I dettagli delle considerazioni tecniche che hanno portato alla richiesta da parte dei Vigili del Fuoco vanno ovviamente chiesti a loro (e finora mi sembra che non abbiano dato risposta a chi li ha interpellati). Io posso solo aggiungere alcune ipotesi basate sui fatti tecnici.

La batteria di trazione di un’auto elettrica o ibrida è elettricamente isolata e sigillata, per cui normalmente sopporta l’immersione in acqua senza alcuna conseguenza. YouTube è piena di video di persone che guadano sottopassaggi allagati con le proprie auto elettriche, con l’acqua fino alla base dei finestrini, senza particolari problemi (mentre le auto a carburante schiattano). Questo è un comportamento pericolosissimo, ma non per motivi elettrici: l’acqua apparentemente tranquilla può trascinare l’auto e portarla fuori controllo. Non si deve mai tentare il guado di una strada allagata, con nessun tipo di auto, né a carburante né elettrica.

Il potenziale pericolo, quindi, non è la folgorazione se si sale su un’auto elettrica che è stata immersa. Il problema è che se l’auto è stata trascinata dall’allagamento e la sua batteria di trazione è stata urtata e danneggiata da qualche impatto, la sua tenuta stagna potrebbe essere compromessa e questo potrebbe portare a incendi della batteria. Questi incendi possono essere molti impegnativi da spegnere, perché le attuali batterie contengono tutte le sostanze chimiche necessarie per alimentare una combustione e non hanno bisogno di ossigeno dall’atmosfera. Questo, probabilmente, spiega la richiesta di quarantena all’esterno e a distanza da altri veicoli. Quindi la scelta del Comune di Ravenna è sensata, specialmente in ottica CYA.

Aggiungo una considerazione che magari non è intuitiva per molti: il comunicato parla di veicoli, non solo di auto, e quindi include anche bici e monopattini elettrici. Questi veicoli hanno batterie molto meno sigillate e protette di quelle delle auto, e quindi possono danneggiarsi e incendiarsi più facilmente. È quindi prudente tenere all’esterno delle abitazioni qualunque veicolo elettrico di questo genere, e questo vale anche in condizioni normali.

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Dai commenti mi arriva la segnalazione che il 25 maggio scorso a Ravenna è andata a fuoco una Nissan Leaf (elettrica) che “era rimasta sommersa dall’acqua durante l’alluvione che ha colpito l’area di Fornace Zarattini ed è possibile che l’incendio sia legato a questo fattore” (Ravenna Notizie). Può darsi che questo episodio abbia spinto i Vigili del Fuoco a fare la richiesta di quarantena.

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Vaielettrico ha pubblicato un approfondimento più tecnico sulla questione della protezione delle batterie di trazione contro le infiltrazioni d’acqua, citando le informazioni dettagliate dei Vigili del Fuoco e sottolineando correttamente la differenza fra un’immersione temporanea (come quando si guada una strada allagata o un nubifragio allaga per qualche ora il posto dove è parcheggiata l’auto) e prolungata (giorni interi immersa in decine di centimetri d’acqua).

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