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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , par profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Tesla Model 3, rivelati i primi prezzi europei, prime consegne a febbraio 2019

December 5, 2018 16:20, par Il Disinformatico

In vari paesi d’Europa (perlomeno Francia, Norvegia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Spagna e Svizzera) è stato attivato il configuratore online per la Tesla Model 3 per alcuni di coloro che hanno pagato un preordine.

Il sito di Tesla ha inoltre pubblicato le specifiche tecniche aggiornate delle versioni europee di quest’auto elettrica sportiva.

Secondo il configuratore svizzero, la versione Long Range a quattro ruote motrici e doppio motore, con batteria a lunga autonomia, costerà 59.400 franchi (52.469 €) come prezzo base (incluse le spese di consegna e i documenti). L’autonomia di questa versione, secondo lo standard WLTP (abbastanza realistico), è di 544 km.

La versione Performance (simile alla Long Range ma con autonomia WLTP leggermente inferiore, indicata a 530 km, e con accelerazione maggiore e velocità massima di 250 km/h) costerà 71.300 franchi (62.977 €) come prezzo base.

A questi prezzi vanno aggiunti circa 900 CHF per le spese di consegna e per i documenti. I colori differenti dal nero costano da 1600 a 2600 franchi in più (il rosso è il più caro). La guida assistita (non autonoma) costa 5300 CHF in più. Gli interni sono identici in entrambe le versioni; quello nero è standard, quello bianco si paga 1050 CHF. I cerchi Aero da 18 pollici sono di serie; quelli Sport da 19 pollici costano 1600 CHF in più.

Secondo i dati raccolti da Electrek, i prezzi base negli altri paesi sono i seguenti:
  • Germania: Long Range 57.900 €, Performance 68.600 €
  • Francia: Long Range 53.500 €, Performance 64.300 € (dopo ecoincentivi)
  • Spagna: Long Range 59.100 €, Performance 70.100 €
  • Svezia: Long Range 590.200 corone (57.900 €), Performance 707.200 corone (69.400 €) (dopo ecoincentivi)
  • Norvegia: Long Range 464.020 corone (48.100 €), Performance 480.000 corone (49.750 €)
  • Olanda: Long Range 58.800 €, Performance 69.700 €
Non è prevista, per ora, la disponibilità in Europa delle versioni Mid Range e Standard Range, che hanno autonomie minori.

A me il configuratore non è ancora stato attivato: dovrebbe attivarsi entro le prossime settimane. Non ho fretta.


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Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



CI vediamo a Lecce il 4 dicembre?

December 1, 2018 19:01, par Il Disinformatico

Martedì 4 dicembre alle 10 sarò all’Università del Salento, ospite del Dipartimento Studi Umanistici, aula Ferrari, per l’inaugurazione dell’anno accademico dei corsi di laurea in Scienza e tecnica della mediazione linguistica, traduzione tecnica e interpretariato, con una conferenza su un argomento abbastanza insolito, di cui parlo poco per motivi di riservatezza professionale: la mia attività di traduzione brevettuale, che esercito ormai da trentadue anni.

L’incontro è a ingresso libero e naturalmente potrà esplorare anche altri tipi di traduzione di cui mi sono occupato, come libri, interpretariati per attori e astronauti, e adattamenti per film e telefilm.

Come potete notare dalla locandina, con me sarà ospite anche Anna Chiara Peduzzi-Nancy, traduttrice e interprete alla Corte d’Appello di Parigi, che si occuperà di un tipo di traduzione che ammiro moltissimo e che per questioni di salute mentale ho sempre evitato il più possibile: la traduzione giurata.

Se siete da quelle parti, venite a fare un salto. Vi aspetto.
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Italia, senatore propone DDL: carta d’identità obbligatoria per iscriversi ai social network

December 1, 2018 15:30, par Il Disinformatico

Oggi il senatore italiano Nazario Pagano (Forza Italia) ha tweetato questa sua proposta: “Carta d’identità obbligatoria per iscriversi ai social: la mia proposta di legge in un servizio di Rai parlamento!”.

Nel video che accompagna il tweet, Pagano spiega che “...la società, tipo Facebook o Twitter, richiede un documento di riconoscimento. Questo consente di far sì che se, per ipotesi, nasce da questa persona un profilo con un nome di fantasia o un nickname e attraverso quel profilo si commettono dei reati anche importanti, come per esempio il reato di diffamazione a mezzo stampa. lo stalking o addirittura i reati di pedofilia, da parte della Polizia Postale vi è la possibilità di arrivare a chi c’è dietro a quel profilo anonimo.” Il video fornisce ulteriori dettagli sulla proposta, dicendo che si tratta di un disegno di legge.

Carta d’identità obbligatoria per iscriversi ai social: la mia proposta di legge in un servizio di Rai parlamento! #1Dicembre pic.twitter.com/z1BQMhkgA4
— Nazario Pagano (@NazarioPagano) December 1, 2018


Mi sono permesso di sottoporgli una piccola riflessione. La copio qui perché potrebbe essere utile per la prossima occasione in cui qualcuno se ne esce (per l’ennesima volta) con quest’idea insensata, inutile e impraticabile.

1. Buongiorno. Gli imbecilli e gli odiatori postano su Facebook mettendoci nome e cognome veri già adesso. L'identità non li ferma. Gli unici a rimetterci sarebbero quellli che han bisogno dell'anonimato per proteggersi (es. donne maltrattate, minori).
— Paolo Attivissimo (@disinformatico) December 1, 2018


2. Questa proposta non avrebbe nessun effetto sui troll e odiatori che stanno fuori dall'Italia.
— Paolo Attivissimo (@disinformatico) December 1, 2018


3. È facile procurarsi una scansione di una carta d'identità altrui. Gliene allego un esempio (censurato). Ci sono archivi online pieni. Gli odiatori e troll userebbero quelle facendo cadere la colpa su innocenti. pic.twitter.com/aJhB8t4UVX
— Paolo Attivissimo (@disinformatico) December 1, 2018


La scansione in questione, per chi non la vedesse nel tweet qui sopra, è questa, tratta da questa mia indagine di un anno fa:



4. Prima di proporre qualunque cosa, in qualunque campo, sarebbe opportuno chiedersi "Come mai non ci ha ancora pensato nessuno?". E magari chiedere agli esperti.

Cordialmente.
— Paolo Attivissimo (@disinformatico) December 1, 2018


Aggiungo qui un’altra considerazione: l’idea del senatore Pagano obbligherebbe i social network a custodire copie delle carte d’identità di ogni iscritto. Questo creerebbe insomma un immenso database centralizzato di dati personali di decine di milioni di italiani, messo in mano a una società commerciale. Considerata la disinvoltura con la quale Facebook, per esempio, “custodisce” gli altri dati degli utenti, direi che il disastro è assicurato.


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Puntata del Disinformatico RSI del 2018/11/30

December 1, 2018 11:59, par Il Disinformatico

È disponibile lo streaming audio e video della puntata del 30 novembre del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera.

La versione podcast solo audio (senza canzoni, circa 20 minuti) è scaricabile da questa sezione del sito RSI (link diretto alla puntata) ed è disponibile qui su iTunes (per dispositivi compatibili) e tramite le app RSI (iOS/Android); la versione video (canzoni incluse, circa 60 minuti) è nella sezione La radio da guardare del sito della RSI ed è incorporata qui sotto. Buona visione e buon ascolto!

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Spazio, il tormentone complottista delle fasce di Van Allen sbugiardato già 50 anni fa

December 1, 2018 7:44, par Il Disinformatico

Secondo tanti lunacomplottisti, le fasce di Van Allen sarebbero una barriera mortale e invalicabile che renderebbe impossibili i viaggi verso la Luna e quindi dimostrerebbe che gli allunaggi furono una messinscena. Molti di questi aspiranti geni non sanno neanche come si scrive correttamente il nome di queste fasce e le chiamano fasce di Van Halen, confondendole con il celeberrimo gruppo rock, e già questo rivela il calibro della loro sapienza, ma lasciamo stare.

Un altro errore ricorrente di questi lunacomplottisti è dimenticare che prima degli allunaggi ci furono due altre missioni con equipaggi che attraversarono queste fasce: Apollo 8 e Apollo 10. Il cinquantenario di Apollo 8 è ormai imminente e per ricordarla e riscoprirla ho chiesto l’aiuto dell’amico e collezionista di cose spaziali Gianluca Atti per creare Apollo 8 Timeline: una cronologia della missione, raccontata in tempo reale, corredata dalle immagini dell’epoca e dalle scansioni dei giornali e delle riviste italiane di quegli anni.

Nell’articolo di oggi, che presenta un servizio pubblicato dal settimanale Epoca, c’è proprio la risposta ai lunacomplottisti, data prima ancora che le fasce di Van Allen diventassero uno dei loro ottusi tormentoni. Il rischio era già noto, valutato e risolto ancor prima degli allunaggi, appunto con la missione Apollo 8. Sono cinquant’anni che la risposta è davanti al naso dei complottisti e ancora non l’hanno capita. Ecco come Franco Bertarelli descrive la questione su Epoca:

Le fasce di Van Allen: una specie di ponte minato

Il secondo punto critico, così drammaticamente esaltato da Bernard Lovell [sir Bernard Lovell, nessuna parentela con l’astronauta Jim Lovell di Apollo 8, era un notissimo astronomo britannico che all'epoca dirigeva l’osservatorio radioastronomico di Jodrell Bank ed è considerato il fondatore della radioastronomia], è quello delle pericolose radiazioni cui gli astronauti sarebbero esposti durante il viaggio di andata e ritorno, quando dovranno, per forza, traversare le cosiddette fasce di Van Allen.

Si tratta, come mostra il disegno schematico pubblicato in queste pagine, di due cinture fortemente radioattive che circondano la Terra, una più bassa (a circa 3200 chilometri) e l’altra più alta (a circa 16 mila chilometri), dentro le quali il campo magnetico terrestre ha catturato -- e mantiene -- particelle cosmiche provenienti dal Sole ed anche dalle Stelle. Sarà come traversare un oceano tempestoso, come varcare un ponte minato: ma -- ce lo conferma anche il professor Kaminski [Heinz Kaminski, ingegnere chimico e ricercatore spaziale tedesco, fondatore dell’osservatorio di Bochum che captò i segnali radio delle sonde sovietiche e degli astronauti Apollo] -- si tratta di affrontare un pericolo conosciuto, protetti da mezzi di difesa (scudi antiradiazioni) di ben studiata efficacia.

Certo, nessun uomo ha mai traversato le fasce di Van Allen: ma gli esperimenti compiuti recentemente con gli esseri viventi posti a bordo della sonda sovietica Zond 5, lanciata intorno alla Luna il 15 settembre e recuperata intatta nell’oceano Indiano, non sono tali da giustificare il pessimismo del radioastronomo inglese. Le tartarughe, i moscerini e i microrganismi racchiusi nei contenitori biologici della Zond non hanno riportato guai seri, se si eccettua qualche disturbo al fegato e alla milza delle tartarughe, ed una loro piuttosto strana perdita di peso.

Soprattutto su questo punto, la tesi del professor Kaminski sembra ineccepibile: poiché la quantità e la natura delle radiazioni nocive che gli astronauti dell’Apollo 8 dovranno affrontare è nota, diventa ingiurioso per la scienza americana supporre che non siano stati approntati ineccepibili sistemi di difesa.

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