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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , par profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Risolvere gli addebiti indesiderati su Google Play

October 18, 2018 23:14, par Il Disinformatico

Pochi giorni fa un genitore mi ha contattato chiedendo aiuto per risolvere il guaio causato dal figlio minorenne, che ha fatto acquisti non autorizzati all’interno di giochi trovati su Google Play, spendendo circa 200 franchi tramite la carta di credito dei genitori.

Il primo passo, sorprendentemente, è non annullare subito la carta di credito usata per gli acquisti. La carta va lasciata temporaneamente attiva per poter ricevere il rimborso.

Il passo successivo è verificare se gli addebiti passano tramite Google: lo si vede facilmente nell’estratto conto della carta, dove questi addebiti saranno prefissati dalla parola “GOOGLE” seguita dal nome dello sviluppatore dell’app, come mostrato in questo esempio:

GOOGLE*Deemedya INC
GOOGLE*Hutch
GOOGLE*BearbitStudios
GOOGLE *FluffyFairyGam
GOOGLE*Mobirate
GOOGLE*Halfbrick
GOOGLE*MyA
GOOGLE*Noodlecake
Se gli addebiti non sono prefissati da “GOOGLE”, non sono stati fatti all’interno di Google Play e occorre trovare un’altra strada, che dipende dall’identità indicata sull’estratto conto della carta di credito.

Una volte acquisite queste informazioni si può chiedere appunto un rimborso nella maniera descritta qui nelle pagine di supporto di Google, alla voce “Richiedi un rimborso sul sito web Google Play”, che serve proprio per i casi nei quali gli addebiti non sono stati causati intenzionalmente da un truffatore esterno ma sono stati prodotti per errore da un minore in famiglia.

Potete monitorare lo stato del vostro reclamo in questa pagina.

Per evitare altri incidenti di questo genere, conviene poi andare nel proprio account Google Play e togliere i dati delle propria carta di credito, usando invece le apposite carte prepagate.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Come si bloccano i video di pornoricatto (sextortion) su Youtube

October 18, 2018 22:20, par Il Disinformatico

Forse è solo un caso, ma nei giorni scorsi mi è arrivata una nuova raffica di richieste di aiuto per ricatti riguardanti video intimi, per cui è meglio riparlarne pubblicamente.

A differenza dell’allarme fasullo causato dalla diffusissima mail che fingeva di aver registrato la vittima attraverso la sua webcam durante un momento intimo di contemplazione di video online, nei casi che mi sono stati segnalati il video intimo esiste davvero e i ricattatori minacciano di pubblicarlo se la vittima non paga. È la cosiddetta sextortion, descritta in dettaglio per esempio in questo documento della Polizia Federale.

Lo schema della truffa è quello classico: la vittima incontra online una persona attraente e disponibile che propone una sessione intima reciproca in video con Skype o simili. La persona si rivela poi essere un ricattatore che registra l’esibizione della vittima e chiede denaro per non diffondere la registrazione agli amici della vittima stessa. Il criminale sa chi sono questi amici perché ne ha trovato gli indirizzi nell’elenco pubblico su Facebook, per esempio.

Ovviamente bisognerebbe pensarci due volte prima di esibirsi così intimamente davanti a sconosciuti, ma lasciamo stare. Il problema che mi è capitato in questi giorni è che il guaio era ormai fatto.

In casi come questi ci sono fondamentalmente due cose da fare. La prima è assolutamente non pagare: chi paga non fa altro che confermare ai truffatori che è vulnerabile e quindi si espone al rischio che gli vengano chiesti altri soldi. Non ci si può fidare delle loro promesse di cancellare il video o non pubblicarlo: sono criminali, mentire è il loro mestiere.

La seconda è cercare di bloccare il video. Solitamente i ricattatori forniscono alla vittima un link a una copia della registrazione intima che è stata caricata da loro su Youtube senza renderla pubblica (può vederla solo chi ne conosce il link).

Se vi capita una situazione di questo genere, quando ricevete il link al video su Youtube contattate subito Youtube per chiedere di rimuoverlo e bloccare l’account dei ricattatori.

La procedura è questa:

  1. Da computer, andate al video in questione e cliccate sui tre puntini in basso a destra sotto il video; da smartphone, nell’app di Youtube, fate partire il video, toccate lo schermo e poi cliccate sui tre puntini che compaiono.
  2. Scegliete Segnala e poi la voce Contenuti di natura sessuale e poi l’opzione Contenuti che coinvolgono minorenni (se siete minorenni) oppure Altri contenuti di natura sessuale). Nella casella che compare, scrivete una breve descrizione, preferibilmente in inglese (qualcosa del tipo This is me in the video. I have been recorded against my will. This is sextortion). Assicuratevi di citare la parola sextortion. Infine cliccate su Segnala.
  3. Inoltrate a Youtube un reclamo per violazione della privacy compilando questa pagina.
  4. Usate anche questa pagina di richiesta di rimozione, usando la voce Privacy.
  5. Aspettate con pazienza: il vostro video verrà esaminato e quasi sicuramente rimosso, dato che viola gravemente le norme di Youtube, come spiegato qui: “YouTube ha una politica di tolleranza zero nei confronti delle estorsioni e/o dei ricatti. Se qualcuno ha registrato un video a sfondo sessuale che ti vede protagonista e ne ha diffuso il link, segnala immediatamente i contenuti in questione affinché vengano rimossi e contatta le forze dell'ordine.”
  6. Contattate le forze dell’ordine, se potete, fornendo in particolare il link al video, in modo che anche loro possano segnalarlo autorevolmente.
Potete tenere d’occhio lo stato e la cronologia delle vostre segnalazioni in questa pagina di Youtube, visibile solo a voi e spiegata in dettaglio qui. Maggiori informazioni sono nella pagina Indicazioni sulla privacy di YouTube.

Funziona? Non posso dare garanzie assolute, ma finora nei casi che ho gestito il video è stato sempre rimosso prontamente e la vittima non ha avuto altre conseguenze.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



A sorpresa Tesla annuncia una Model 3 da 45.000 dollari

October 18, 2018 20:53, par Il Disinformatico

Da poche ore sul sito di Tesla USA è disponibile una versione di Model 3 di cui non si sapeva nulla, dotata di una batteria “mid range”, al prezzo di 45.000 dollari (al cambio attuale, circa 39.000 euro), ossia 9.000 dollari in meno della versione precedente con batteria “long range”, che costa 54.000 dollari (circa 47.000 dollari). I prezzi non includono le tasse, come consueto in USA.

Questa nuova versione “mid range” promette 260 miglia (418 km) di autonomia secondo lo standard EPA, rispetto alle 310 miglia (498 km) della versione “long range”. È una versione a motore singolo e trazione posteriore, mentre la “long range” è a doppio motore e trazione integrale. È inoltre limitata (si fa per dire) a una velocità massima di 125 mph (201 km/h) contro i 145 mph (233 km/h) della versione “long range”.
 
La consegna in USA e Canada di questa nuova versione è “entro 6-10 settimane circa”.

Il prezzo effettivo è quello indicato in basso, non quello cerchiato in blu.

La stessa pagina annuncia che la versione con batteria standard sarà “disponibile tra 4-6 mesi”. Le consegne delle Model 3 in Europa cominceranno, dice Tesla, a “inizio 2019”.

La batteria di questa nuova versione “mid range” non è una batteria “long range” limitata via software, come ha fatto Tesla in alcune versioni delle sue altre auto (Model S), ma è proprio fisicamente meno capiente, secondo Electrek.

Il nuovo prezzo è assolutamente senza optional, quindi solo con carrozzeria nera (gli altri colori costano da 1.500 dollari in su), ruote da 18 pollici, interni neri (quelli bianchi si pagano 1.000 dollari extra), sedili riscaldati, tetto in vetro e guida solo assistita (frenata automatica, allarme di collisione frontale e laterale). L’Autopilot si paga 5.000 dollari a parte.

Con questa versione, Tesla accorcia le distanze rispetto alle altre auto elettriche a lunga autonomia disponibili sul mercato USA, come la Bolt EV (36.000 dollari, pari a 31.400 euro, in USA).

È impossibile dire ora quale sarà il prezzo di vendita in Europa delle Model 3, dove i principali concorrenti con autonomia comparabile sono Opel Ampera-E (in Svizzera 52.700 CHF, ossia 46.200 euro), Hyundai Kona Electric (in Svizzera da 44.990 CHF, ossia 39.300 euro) e Kia Niro EV (in UE circa 34.000 euro, ossia 38.700 CHF). Aspettiamo e vediamo: intanto il debutto di questa versione semplificata della Model 3 è un passo verso una riduzione dei prezzi base delle Tesla.

Dal punto di vista informatico, forse la novità più significativa è quella per nulla pubblicizzata: dal configuratore delle Model 3 è scomparsa l’opzione Full Self-Driving, che prevedeva già a bordo tutto l’hardware necessario per la futura guida pienamente autonoma. Nel configuratore della Model S l’opzione c’è ancora. Elon Musk ha tweetato poco fa che l’opzione sarà disponibile fuori menu ancora per una settimana e che non sarà più offerta perché “causava troppa confusione”. Mah.


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Mac, Keynote mangia tanto spazio. Come recuperarlo

October 17, 2018 11:18, par Il Disinformatico

Piccola chicca per utenti di Keynote su MacOS e per gli appassionati di informatica forense: se siete a corto di spazio su disco o state cercando tracce di una presentazione persa o cancellata (intenzionalmente o per errore), tenete presente che Keynote archivia una copia delle presentazioni qui: Libreria (Library)⁩ / Containers⁩ / com.apple.iWork.Keynote⁩ / ⁨Data⁩ / ⁨Library⁩ / Autosave Information. Nel mio caso vi ho trovato ben 5 gigabyte di file.

La scoperta è merito di Disk Inventory X, ottima app gratuita (sostenuta da donazioni) per visualizzare quali dati occupano maggiormente spazio su un disco.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Harrison Ford in “Solo”? Con Deepfakes si può

October 17, 2018 7:21, par Il Disinformatico

Sul canale Youtube derpfakes è uscita questa demo nella quale il giovane Harrison Ford prende il posto di Alden Ehrenreich. Considerato che è fatto senza il dispiego di mezzi di Hollywood ma da un semplice appassionato, il risultato è davvero notevole.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



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