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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , par profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Incidente aereo TransAsia, com’è cambiato il giornalismo

February 4, 2015 5:12, par Inconnu

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di “piegre*. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora.

Poche ore fa è precipitato un aereo della TransAsia a Taipei. Si tratta del volo GE235, con circa 50 persone a bordo. Sono in corso le operazioni di soccorso. Questo è l'impressionante flusso di notizie che mi è arrivato via Twitter.


flightradar24
Playback of the short TransAsia ATR 72-600 flight #B22816 that ditched in Keelung River http://t.co/2A3qxhTfJ4 http://t.co/wMnsAkUy3Y
04/02/15 04:55

flightradar24
TransAsia flight #GE235 was flown by an ATR 72-600 with registration B-22816. Construction number 1141. Delivered 15. Apr 2014.
04/02/15 04:59

flightradar24
Maximum speed for #GE235 was 116 kts directly after take off. Maximum altitude was 1350 feet http://t.co/2A3qxhTfJ4 http://t.co/tMqSaLTaId
04/02/15 05:05

flightradar24
Picture of TransAsia Airways ATR 72-600 B-22816 aircraft that ditched in river after take off http://t.co/avoO7mzhq3 http://t.co/DSJAR4se9v
04/02/15 05:12

flightradar24
TransAsia Airways #GE235 was a flight from Taipei to Kinmen. It crashed less than 3 minutes after take off http://t.co/Prpj1emK2y
04/02/15 05:14

reportedly
Livestream of the rescue operation of TransAsia crash in Taipei river https://t.co/nMM5gC2mKC http://t.co/DrNkHslG2T
04/02/15 05:29

reportedly
Another video of TaiPei crash: https://t.co/lyYfubtcxG
04/02/15 05:31

reportedly
Trying to triangulate where #GE235 went down. Looks like somewhere around here: http://t.co/rRDvvJLBCi
04/02/15 05:41

reportedly
Background on #GE235. Crashed not long after takeoff. http://t.co/HvpavBlYIt
04/02/15 05:44

reportedly
The layout of the ATR 72-600 the plane for flight #GE235: http://t.co/EhI9u0z2vh
04/02/15 06:08

reportedly
What appears to be the full video of @Missxoxo168 dash cam of #GE235 crash. Trying to find original source: https://t.co/cE3yvucU2E
04/02/15 06:26

BBCBreaking
This remarkably close image taken moments before #TransAsia crash (Credits: @Missxoxo168) http://t.co/0fOyD5zUrR http://t.co/NtwdmJyZxp
04/02/15 07:06

reportedly
The CAA’s official word on the crash of flight #GE235. 58 on board, 16 rescued. http://t.co/9vTuTM5QCb
04/02/15 07:32

flightradar24
The distance between the runway where #GE235 took off & river where it crashed is about 5 km http://t.co/2A3qxhTfJ4 http://t.co/ISY0rw3fF7
04/02/15 07:32

AirlineReporter
Photo of the cab hit as #GE235 flew over the freeway... very lucky http://t.co/pdjS4gPCmZ http://t.co/TMOGmT0e5g
04/02/15 07:26

reportedly
Pilot flying #GE235 had 4,914 flight hours and his co-pilot, 6,922. via @flightglobal http://t.co/mbdIDZv3Wz
04/02/15 08:08


Pubblico qui soltanto il testo dei tweet, senza mostrare le immagini e i video che li accompagnano, per non scadere nella pornografia dei disastri, perché vorrei lasciare da parte per un momento la drammaticità della notizia e il rammarico per le vittime e riflettere su come è cambiato il modo di fare informazione.

Nel giro di un paio d'ore, qualunque giornalista (ma anche qualunque lettore) che usi Internet e sappia l'inglese ha già a disposizione vari video dell'incidente, ripresi dalle dashcam sempre più pervasive, una mappa della zona dell'incidente, una foto d'archivio dell'esatto aereo coinvolto e persino i principali dati tecnici del volo, registrati e acquisiti in tempo reale. Impressionante.

Questo è il giornalismo che si può fare oggi, se si usano con intelligenza e competenza i mezzi informatici. Per chi è rimasto alla telescrivente e al copiaincolla dell'ANSA, si tratta di adeguarsi oppure perire per irrilevanza.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Qualcuno ha perso una vite sulla Stazione Spaziale?

February 3, 2015 17:30, par Inconnu

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.


Nel tardo pomeriggio (ora italiana) di ieri le telecamere di bordo della Stazione hanno catturato una scena curiosa: una vite metallica lucente che compare da chissà dove e si perde.

La scena è presentata nel video che vedete qui sopra, che è tratto da qui su Ustream (a circa 27 minuti dall'inizio del file Ustream) e mostra inizialmente il comandante della Stazione, “Butch” Wilmore, che sposta un grosso apparato. A circa 1 minuto e 20 secondi dall'inizio di questo video compare, appena sotto il bordo superiore della paratia azzurra, un oggetto che ruota su se stesso e si avvicina alla telecamera, rimbalzando varie volte. L'oggetto sembra appunto essere una vite o un perno metallico.

Dato che a bordo della Stazione è essenziale tenere traccia di dove si trova ogni cosa e che magari quella vite serve a qualcosa d'importante, pubblico qui il video, che ho segnalato anche a Samantha Cristoforetti. Probabilmente non è nulla, ma dato che se manca una vite non è facile per gli astronauti andare alla ferramenta più vicina e procurarsi un ricambio, ho preferito segnalarlo. Qualunque riferimento alla vite che scappa a Sandra Bullock in Gravity o alla penna che fluttua in 2001: Odissea nello spazio è puramente casuale.


Aggiornamento: nella prima stesura di quest'articolo avevo descritto impropriamente l'oggetto come un “bullone”. Ho corretto grazie alle segnalazioni dei lettori. 
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Qualcuno ha perso un bullone sulla Stazione Spaziale?

February 2, 2015 22:31, par Inconnu


Nel tardo pomeriggio (ora italiana) di ieri le telecamere di bordo della Stazione hanno catturato una scena curiosa: un bullone metallico lucente che compare da chissà dove e si perde.

La scena è presentata nel video che vedete qui sopra, che è tratto da qui su Ustream (a circa 27 minuti dall'inizio del file Ustream) e mostra inizialmente il comandante della Stazione, “Butch” Wilmore, che sposta un grosso apparato. A circa 1 minuto e 20 secondi dall'inizio di questo video compare, appena sotto il bordo superiore della paratia azzurra, un oggetto che ruota su se stesso e si avvicina alla telecamera, rimbalzando varie volte. L'oggetto sembra essere un bullone o un perno metallico.

Dato che a bordo della Stazione è essenziale tenere traccia di dove si trova ogni cosa e che magari quel bullone serve a qualcosa d'importante, pubblico qui il video, che ho segnalato anche a Samantha Cristoforetti. Probabilmente non è nulla, ma dato che se manca un bullone non è facile per gli astronauti andare alla ferramenta più vicina e procurarsi un ricambio, ho preferito segnalarlo. Qualunque riferimento al bullone che scappa a Sandra Bullock in Gravity o alla penna che fluttua in 2001: Odissea nello spazio è puramente casuale.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Podcast del Disinformatico 2015/01/30

January 31, 2015 11:02, par Inconnu

È disponibile per lo scaricamento il podcast per la puntata di ieri del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

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Dopo i cerchi nel grano arrivano i cerchi nella sabbia. Da Zurigo

January 30, 2015 8:57, par Inconnu

Non bastavano le polemiche intorno ai cerchi nel grano: adesso iniziano a comparire anche i cerchi sulle spiagge. Anche nella versione baleneare pare chiaro che gli alieni o i militari non c'entrino proprio nulla e che si tratti semplicemente di forme d'arte create da persone normalissime, come dimostrato da questi esempi magnifici.

Ma di recente è stata resa pubblica la documentazione di un cerchio nella sabbia che sicuramente non è stato tracciato da mano umana. Tutto da riconsiderare, allora? Abbiamo finalmente le prove che ET non ha niente di meglio da fare, dopo miliardi di chilometri di viaggio, che piegare un po' di spighe o fare disegni sulle spiagge?

No: il disegno che vedete qui sopra è stato realizzato da BeachBot (video), un robot che traccia nella sabbia disegni preprogrammati (ma è anche comandabile a mano) usando un rastrello nel quale ogni singolo dente è comandabile separatemente dagli altri. In questo modo è possibile cambiare larghezza e struttura del “tratto” del disegno. Le sue ruote ultramorbide non lasciano tracce nella sabbia. BeachBot è il frutto di una collaborazione fra la Disney Research e un gruppo di studenti del Politecnico Federale di Zurigo.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



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