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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , par profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Teleconferenze, c'è chi le fa dimenticandosi che la telecamera è attiva. E va al gabinetto

March 26, 2020 12:26, par Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2020/03/26 16:25.

Milioni di persone si affacciano improvvisamente per la prima volta al lavoro a distanza. Alcuni devono ancora imparare le basi. Concetti complessi come “se tu vedi loro, loro vedono te, anche quando porti il dispositivo al gabinetto” forse vanno ripassati. Altrimenti succede quello che si vede in un video che è diventato virale: durante una conferenza di gruppo su Zoom, una donna porta con sé il proprio dispositivo in bagno e lo lascia acceso e rivolto verso di sé mentre si cala pantaloni e mutande e si siede sul water, sotto gli occhi allibiti degli altri partecipanti alla teleconferenza.

Nota: inizialmente avevo pubblicato qui un tweet nel quale era incorporato il video, ritenendo che il suo valore di monito fosse importante e che l’anonimato della donna fosse protetto. Ma un’indagine tecnica ha permesso di risalire alla sua identità e quindi ho rimosso il video. Spero che la descrizione sia un monito sufficiente.

Siate prudenti. Siate consapevoli. E come regola generale, non portate in bagno i vostri dispositivi. Specialmente se hanno un microfono e/o una telecamera.


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Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Sequestrati gli account social di Rosario Marcianò: istigava a uscire per sovraccaricare Carabinieri e Polizia

March 25, 2020 16:44, par Il Disinformatico

Sono stati sequestrati dalla Polizia Postale gli account Facebook e il canale YouTube di Rosario Marcianò, complottista sostenitore delle “scie chimiche” ultimamente riciclatosi come negazionista del coronavirus. In un video aveva istigato le persone a delinquere con parole come queste:

La situazione diventerà sempre più grave, sempre più ingestibile e per cui il mio invito non è quello di stare in casa ma è quello di fare di tutto per mettere in seria difficoltà questo esecutivo. Quindi, l’idea migliore sarebbe quella di uscire tutti per strada come facevamo prima in modo tale che poi Carabinieri e Polizia non sappiano più come fare per fermare tutti quanti e gli uffici giudiziari saranno intasati di denunce e non potranno più fare niente. Allora si che loro saranno paralizzati.
Ricordo che Marcianò aveva già istigato alla violenza nei confronti della giornalista Silvia Bencivelli, aveva diffamato Valeria Solesin e la sua famiglia e aveva commesso molti altri atti del genere, per i quali è già finito più volte nelle maglie della giustizia ed è già stato condannato. Delle sue tesi di complotto e dei suoi comportamenti mi sono dovuto occupare in varie occasioni in questi anni.

Tutti i dettagli sono nell’articolo di Open.online.

Per chi giustamente fa notare che il profilo Facebook è ancora accessibile e i commenti sono ancora pubblicabili e quindi dubitano che si tratti di un vero sequestro, sottolineo che a quanto mi risulta l’istigazione a delinquere riguarda solo uno specifico video e che ho una conferma da due fonti direttamente coinvolte. Aggiungo che l’intervento delle autorità non si è limitato al semplice sequestro di account. In ogni caso, è un win-win: se Marcianò fingesse, non potrebbe più pubblicare nulla senza smascherarsi; se (come mi risulta) il sequestro è reale, non può comunque pubblicare. Per cui in un modo o nell’altro è silenziato.

A tutti i giornalisti e personaggi mediatici che gli hanno dato spazio nei loro programmi: spero che vi rendiate conto di quale megafono avete offerto a queste idee deliranti. Vero, Maurizio Decollanz, Fabio Volo, Roberto Giacobbo?


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Coronavirus, pipistrelli e video sciacalli

March 22, 2020 10:13, par Il Disinformatico

Fonte: Butac.it.
Per tutti quelli che mi chiedono dell’ennesimo video di un complottista italiano, che rivelerebbe un complotto intorno al coronavirus: non nomino il galantuomo per non regalargli pubblicità e visibilità, ma è un personaggio che in passato ha asserito che il cancro si cura col bicarbonato, che non siamo andati sulla Luna, che l’11 settembre fu una messinscena, che le “scie chimiche” esistono e che la Terra è cava e noi viviamo al suo interno. Da uno così non è certo il caso di aspettarsi momenti di grande giornalismo e rivelazioni di verità nascoste.

Per cui non intendo dedicare tempo a quest’ennesima cialtronata. Non la guardo neanche: so già che è una porcheria, che stavolta oltretutto puzza di sciacallaggio infame. In un momento in cui contiamo i morti a centinaia al giorno, quest’uomo inutile non ha altro da fare che sfornare teorie paranoiche per compiacersi di essere più intelligente degli altri, sentirsi lodare dai suoi fan e portare a casa incassi pubblicitari.

E non vale neanche l’idea “ma magari stavolta ci ha preso”: se vedo una mucca che sforna letame, devo proprio assaggiarne ogni pezzo perché magari, non si sa mai, uno potrebbe essere cioccolato?

Bufale un tanto al chilo ha eroicamente analizzato e debunkato anche questa porcheria, turandosi il naso per diciannove minuti e cinquanta secondi. Voi non dovete fare altro che tirare lo sciacquone.

Ricordo la raccomandazione già fatta tante volte: se trovate su un sito una scemenza sul coronavirus, fate due cose semplici: a) piantate di leggere quel sito; b) non citatelo, neanche per dire quanto ne siete scandalizzati. In entrambi i casi, gli regalate visibilità e incassi pubblicitari. Grazie.


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Internet, si teme il sovraccarico. Netflix riduce la qualità del 25%, Youtube si accoda

March 21, 2020 14:03, par Il Disinformatico

L’Unione Europea ha chiesto a Netflix di ridurre la qualità dei propri video in Europa per i prossimi 30 giorni, e la Francia ha chiesto di rinviare il lancio di Disney+ per ridurre il carico che sta interessando i fornitori di accesso a Internet a causa dell’aumentato consumo di programmi televisivi in streaming derivante dall’isolamento forzato vigente in gran parte del continente. Netflix ha dichiarato che ridurrà il bitrate di tutta la propria programmazione del 25%. Anche Youtube ha aderito all’iniziativa.

Un’ora di video in definizione standard consuma circa 1 GB di dati, mentre lo stesso video in alta definizioni ne consuma circa 3. Netflix e Youtube offrono anche programmi in 4K. Visto che molti guardano questi video su schermi piccoli o comunque da una certa distanza, probabilmente non noteranno alcuna differenza.

Oltre a essere una buona mossa pubblicitaria, effettivamente una fetta molto importante del traffico di Internet deriva dallo streaming video. Netflix e Youtube costituivano, a fine 2018, un quarto di tutto il traffico della Rete. Ma anche i videogiochi generano molto traffico: giochi online come Fortnite e Call of Duty, con i relativi aggiornamenti, e le sessioni di streaming video come quelle di Twitch, pesano parecchio.

Vodafone ha rilevato un aumento del 50% nell’uso di Internet in Europa nel corso della scorsa settimana. In Italia il flusso di dati è aumentato di oltre il 70% sulla rete fissa, secondo Telecom Italia.

In Svizzera, Swisscom e UPC non notano cambiamenti significativi nel traffico dati, mentre le linee telefoniche fisse e cellulari hanno avuto un’impennata di traffico. L’aumento del telelavoro, per natura, non incide molto sul flusso di dati.

Milan in Italy 30 days and yearly, you can see a pretty big jump there (still within capacity). pic.twitter.com/F85oAtMg9E
— Kevin Beaumont (@GossiTheDog) March 18, 2020


Un modo per rilevare l’andamento del traffico Internet in Svizzera è monitorare Swissix, il più grande Internet Exchange Point (punto di interscambio fra fornitori) della Svizzera. I suoi dati indicano un picco di circa 320 gigabit/secondo fra le 20 e le 22. Il momento di traffico minore è da mezzanotte alle sette del mattino. Se dovete scaricare grandi file, cercate di farlo quando c’è poco traffico.


Fonti: BBC, BoingBoing, Reuters, Ticinonews.
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Repubblica e il super razzo “capace di superare di 27 volte la velocità della luce”

March 20, 2020 14:23, par Il Disinformatico

Anna Lombardi, su Repubblica, scrive che la Russia ha pronto un super razzo, capace di superare di 27 volte la velocità della luce, percorrendo fino a 33 mila chilometri in un'ora (copia permanente su Archive.org).

Per l’ennesima volta, Repubblica decide di far scrivere sulle proprie pagine gente che non sa nemmeno la differenza fra velocità della luce e velocità del suono. E Repubblica ha anche il coraggio di parlare di “notizie verificate” nel suo testo promozionale, proprio sotto un articolo che dice che 33.000 chilometri l’ora equivale a 27 volte la velocità della luce.

Alcuni di voi mi hanno rimproverato per queste correzioni. “Ma dai, Paolo” mi avete detto “te la prendi per sciocchezze, sono errorini che càpitano. Le notizie importanti le scrivono bene”. Ma càpitano spesso.

Ieri Gianluca di Feo, sempre su Repubblica, ha tirato fango inutilmente su un'azienda bresciana perché non si è nemmeno degnato di contattarla. La Copan Diagnostics è stata accusata di essere parte di chissà quale macchinazione per portare di nascosto negli Stati Uniti tamponi per il coronavirus. “Coronavirus, mezzo milione di tamponi da un'azienda di Brescia agli Stati Uniti”. Un’accusa portata con una serie di domande che facevano presagire complotti e italiani lasciati a corto di test in un momento così drammatico. Tutto questo perché Gianluca di Feo non ha fatto la cosa più elementare: verificare.

L'azienda lo ha scritto chiaramente: “Non c’è stata nessuna operazione in sordina, la merce è stata regolarmente sdoganata e ceduta a prezzo di mercato, Copan non ha venduto ad alcun governo. E, soprattutto, nessun tampone è stato tolto ai bresciani, ai lombardi, agli Italiani o agli Europei [...] Per avere risposta ai tanti interrogativi sollevati sarebbe bastato consultarci".

Cosa che Di Feo non ha fatto, secondo Copan (e Di Feo, nel suo nuovo articolo, non dice di aver fatto). Perché se l’avesse fatto, addio titolone, addio clamore e addio vendite.

In altre parole, anche le notizie serie si fanno con lo stesso metodo di quelle frivole. Ossia fottendosene del lettore, della deontologia, della dignità. Inventando titoli come “Prima pena di morte in Cina per uomo che tenta la fuga da Wuhan” quando non era a Wuhan e ha ucciso due funzionari (Huffington Post). Scrivendo imbecillità come “Un asteroide grande come l'Everest sfiorerà la Terra il 29 aprile” (TgCom24) o “Per paura del contagio annullate in #Cina le celebrazioni per i 60 anni dell' #Imperatore” (ANSA).

Però, mi raccomando, prendetevela pure con me quando uso l'espressione "puttane del clic". E nell’usarla mi scuso con le puttane, che fanno un servizio trasparente, attendibile e corretto.

Le avete volute, le avete pagate con il bombardamento pubblicitario e la profilazione di massa, continuate a cliccarle, continuate a tollerare un Ordine dei Giornalisti che gioca alle belle statuine, e questo è il risultato. Nel pieno della peggiore emergenza mondiale, quando servirebbe informazione chiara e sincera, abbiamo questo. Al posto della penna, lo spandiletame.

Godetevi il risultato. Io vado ad abbonarmi a Il Post.


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