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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Trovati alcuni frammenti del meteorite russo

17 de Fevereiro de 2013, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di Gabriele Mazzoni (citato con il suo permesso).

Credit: Denis Panteleev
La BBC riferisce il ritrovamento di alcuni piccoli pezzi del meteorite caduto venerdì in Russia (foto qui accanto). I frammenti sono stati trovati intorno a un lago ghiacciato nelle vicinanze di Cherbakul, nel quale era stato visto un cratere largo circa sei metri. Il meteorite sarebbe composto per il 10% da ferro e sarebbe una normale condrite. I danni stimati ammontano a circa 33 milioni di dollari, principalmente per la rottura di circa 200.000 metri quadri di vetri.

Un'altra possibile immagine di un frammento del meteorite (fonte)
Il boato generato dall'attraversamento dell'atmosfera e dalla disintegrazione esplosiva della meteora è stato captato letteralmente in mezzo mondo, nella gamma degli infrasuoni (da 20 a 0,01 hertz), da undici elementi della rete di 45 sensori gestita dal CTBTO (Comprehensive Nuclear Test Ban Treaty Organization), un ente che utilizza questi sensori per rilevare e localizzare eventuali detonazioni nucleari e altri fenomeni esplosivi nell'atmosfera.

La scia della meteora è stata osservata anche dal satellite cinese FY-2D e dal satellite giapponese MTSAT-2. In questo articolo del CIMSS Satellite Blog trovate ottime immagini e animazioni di queste osservazioni. Una delle immagini è stata elaborata da Discover Magazine per evidenziare la scia.

Sempre Discover Magazine fa un po' di conti su quanto spendiamo per difenderci contro questi rischi: praticamente nulla. Gli Stati Uniti, per esempio, vi investono circa un milionesimo del budget federale.



Meteora russa, un po’ di aggiornamenti

15 de Fevereiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di “manuela.sp*” e “massimobramb*”.

Per chi si chiede se per caso la meteora russa è correlata all'asteroide DA14, c'è questo spiegone e c'è anche questo diagramma molto chiaro che mostra la differenza radicale delle loro traiettorie, che indica che non c'è nessun legame fra i due eventi:

Il Guardian ha un altro grafico eloquente delle traiettorie e indica che un frammento della meteora avrebbe colpito una fabbrica di zinco, facendone crollare una parte del tetto.

In California, venerdì sera alle 19:45 locali è stata avvistata e ripresa in video un'altra meteora. Da Cuba arriva una segnalazione non confermata di un oggetto caduto dal cielo ed esploso fragorosamente, ma manca qualunque conferma video. Anche in questo caso non sembra esserci nessuna correlazione, anche perché la Terra viene colpita quotidianamente da circa 100 tonnellate di oggetti meteorici. Forse dopo l'evento russo la gente sta (finalmente) cominciando a prestare attenzione al cielo, ma è anche facile che ci sia troppa euforia nel chiamare “meteora” anche luci nel cielo che non c'entrano nulla.

Un pilota di linea ha fotografato la scia mentre era in volo.

Un ottimo sunto della situazione è su Planetary.org; una notevolissima dimostrazione dell'uso degli strumenti di Internet (Google Earth e Youtube) e di un po' d'ingegno matematico per ricostruire la traiettoria della meteora è su OgleEarth.com. La cosa interessante è che questa ricostruzione sembra avvalorare la possibilità che il foro circolare nel lago Chebarkul (foto qui accanto; altre, con possibili frammenti, qui), largo una decina di metri, sia davvero stato causato da qualche frammento della meteora, dato che il lago sta proprio nelle vicinanze del punto terminale della traiettoria stimata.

Un bel grafico chiarisce la terminologia: una cometa è un blocco di ghiaccio e roccia accompagnato da una coda; un asteroide è una roccia di grandi dimensioni che segue un'orbita; un meteoroide è una roccia più piccola di un asteroide (sotto i dieci metri) e i meteoroidi che raggiungono la superficie della Terra o di un altro corpo celeste sono meteoriti; la meteora è invece la scia luminosa visibile durante il rientro di un oggetto nell'atmosfera, e se la scia è molto luminosa si chiama bolide.

Un po' di video: questa webcam mostra la scia luminosissima che segna ombre più nette di quelle del sole del mattino (erano le 9:30 locali) a 4:20 e include (a circa 7:00) i boati.


Anche qui scia e ombre sono nettissime (notate il bagliore riflesso nel finestrino posteriore dell'autobus):


Questo video mostra la scia e poi gli effetti dell'onda d'urto all'interno degli edifici:


Phil Plait ha raccolto i fotogrammi del satellite Meteosat-9 che contengono la scia vista dallo spazio:


Le stime aggiornate indicano una massa di circa 10.000 tonnellate, una dimensione di circa 17 metri e un'energia liberata di quasi 500 kilotoni (la bomba atomica di Hiroshima era da circa 20 kilotoni): questi dati si basano sui rilevamenti delle stazioni di ascolto degli infrasuoni sparse per il mondo, che hanno captato il primo segnale dell'evento in Alaska e indicano che fra l'ingresso nell'atmosfera terrestre e la disintegrazione in aria della meteora sono passati 32,5 secondi. I boati sono dovuti sia all'onda d'urto prodotta dalla penetrazione ad altissima velocità nell'atmosfera, sia dalla repentina disintegrazione di alcuni frammenti, secondo Phil Plait.

La domanda che si stanno ponendo in molti è come mai questa meteora sia arrivata a sorpresa: questo articolo di Slate spiega che finora la ricerca astronomica dei programmi Spacewatch (dal 1980), LINEAR (dal 1996), Catalina Sky Survey e NEOWISE si è concentrata sugli oggetti celesti di dimensioni superiori ai 100 metri, capaci di devastazioni su ampia scala in caso d'impatto, ma si è fatto ben poco per cercare gli oggetti più piccoli, come quello di venerdì.

La morale di tutta questa vicenda è piuttosto chiara: stavolta è andata bene e abbiamo ricevuto l'equivalente di un colpo di avvertimento da parte della natura. Una traiettoria leggermente differente o una massa di poco superiore avrebbe potuto causare danni catastrofici in una sorta di 11 settembre spaziale. Abbiamo la capacità tecnica (date un'occhiata a questo TED Talk e a questo) non solo per avvistare per tempo questi oggetti relativamente piccoli e comunque dannosi ma anche per deviarli in vari modi: quello che manca è la volontà di aprire il portafogli e finanziare la costruzione dei sistemi di monitoraggio, preavviso e deviazione.

Agli scettici sull'utilità di un sistema di preallarme consiglio di riflettere sul fatto che nel caso della meteora russa sarebbe bastata qualche ora di preavviso per consigliare agli abitanti delle zone interessate di mettere in sicurezza i vetri (semplicemente aprendo le finestre) e tenersi lontani dalle vetrate fisse. Quello che ci serve è, in sostanza, almeno un sistema d'allarme efficace, come per gli tsunami: anche se non possiamo evitarli, sapere in anticipo che stanno arrivando ci permette di contenere enormemente il bilancio dei danni e delle vittime.

In altre parole, come hanno detto in tanti in queste ore, la meteora russa è un test d'intelligenza per l'umanità: è il modo che ha la natura di chiedere “Ehi, gente, come va il vostro programma spaziale?”.



Meteora russa, bufale online e perle dei giornalisti [UPD 2013/02/16]

15 de Fevereiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “luigilr” e “franzdh” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Arriva puntuale la rassegna di strafalcioni giornalistici intorno alla notizia di una meteora che ha solcato il cielo in Russia (chi stesse cercando informazioni tecniche può guardare questo articolo): secondo la Rai i feriti sarebbero stati causati dai “cristalli” della meteora (“Fonti ufficiali russe hanno spiegato che si è trattato di cristalli di un meteorite che "si è disintegrato nella parte bassa dell'atmosfera". La caduta dei cristalli ha causato forti esplosioni”), ma in realtà le lesioni sono state prodotte dai vetri infranti a causa dell'onda di pressione.


Anche il Corriere non era da meno, scrivendo la stessa cretinata dei “cristalli di un meteorite” che avrebbero ferito le persone, poi ha corretto (infilando altri strafalcioni d'italiano che taccio per pietà e per non fare gratis il lavoro che spetterebbe alle redazioni), ma zzzale ha catturato la schermata e me l'ha inviata:


Nel GR2 della RAI delle 12:30, invece, il corrispondente dalla Russia Giovanni Masotti ha detto che la meteora è stata intercettata “dalla difesa aerea russa e colpito da un missile a salve”. Ho la registrazione grazie a ipoismagic.

La storia del “missile a salve” sembra essere il frutto dell'inettitudine linguistica di qualche giornalista italiano, che ha letto la notizia pubblicata in inglese, nella quale si parlava di “a missile salvo” (ossia una salva di missili), e l'ha interpretata come un fantomatico “missile a salve” (che non esiste). Complimenti.

In quanto alla notizia in sé della presunta intercettazione da parte dei militari russi, si tratta di “unconfirmed reports” derivanti da indiscrezioni e non confermati formalmente dai militari, e la tecnologia per intercettare un oggetto che attraversa l'atmosfera a vari chilometri al secondo semplicemente non esiste (e non è neanche pensabile che esista segretamente, perché sarebbe un salto tecnologico enorme rispetto allo stato dell'arte), per cui è da considerare bufala fino a prova contraria.

Come è ormai consueto per ogni evento importante, non mancano le tesi di complotto, come descrive Slate: secondo il politico russo Vladimir Zhirinovsky la meteora sarebbe in realtà un test di una nuova arma americana.

Questo NON è un cratere meteorico.
Stanno circolando delle immagini di un presunto cratere prodotto dalla meteora, ma si tratta di falsi: i crateri meteorici non fiammeggiano (contrariamente a una credenza molto diffusa, le meteore arrivano a terra fredde) e le immagini si riferiscono a una voragine in Turkmenistan che brucia da quarant'anni (da quando fu prodotta dalle trivellazioni) per via delle emissioni di gas naturale dalle cavità sottostanti.



Spettacolare meteora fa il botto in Russia, l’asteroide DA14 non c'entra [UPD 2013/02/15]

15 de Fevereiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “federica.gazz*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Stanno arrivando le prime segnalazioni di una o più meteore sopra Chelyabinsk, in Russia. L'evento è stato ripreso da numerosissimi testimoni intorno alle 9:30 del mattino locali e ha prodotto una scia atmosferica estremamente vistosa, seguita da un boato talmente potente da spaccare i vetri delle finestre e causare alcuni feriti.

Si può escludere ragionevolmente l'ipotesi di un falso per via dell'esistenza di video multipli, ripresi da più angolazioni e da osservatori separati e indipendenti. Inoltre non sembra esserci alcun nesso con l'asteroide DA14 previsto per oggi: l'anticipo è eccessivo e la traiettoria è troppo differente.

In questo video si sente il boato a circa 13 secondi dall'inizio:


In questo il boato è a circa 30 secondi:


Se volete farvi un'idea di quanto fosse luminosa la fase iniziale dell'attraversamento dell'atmosfera da parte della meteora, guardate questi due video a circa 50 secondi nel primo e a 10 secondi nel secondo:



Un altro video da un'auto (ora rimosso) è spettacolare: benedetti siano i russi con le loro dashcam onnipresenti). Prime foto e notizie dei danni, con altri video: Gazeta.ru, LiveJournal (foto bellissime), The Verge.

Altri video, foto e info sono su Planetary.org.

Copyright 2013 EUMETSAT
Eumetsat ha pubblicato una sequenza di immagini, catturate dal satellite Meteosat-9, che mostrano la scia dallo spazio. Una di queste immagini è mostrata qui accanto: con un po' di pazienza dovrebbe essere possibile sovrapporla a Google Maps (usando come riferimento la linea di confine nell'angolo in basso a destra) e determinare con precisione la direzione della traiettoria (aggiornamento: l'ho fatto).

Per quanto riguarda la meteora, si tratta probabilmente di un oggetto naturale di dimensioni modeste (circa un metro, secondo le prime stime) che si è frammentato (causando le scie multiple parallele) disintegrandosi prima di arrivare al suolo. È improbabile che ci sia un cratere e mi aspetto che comincino presto a circolare i primi video fasulli e le prime esche degli spammer e dei disseminatori di virus, per cui attenzione ai link che cliccate.

Il botto non è dovuto all'impatto al suolo, ma all'onda di pressione prodotta dall'attraversamento dell'atmosfera a velocità supersonica.

È estremamente improbabile che si tratti di un satellite artificiale perché i satelliti non hanno una velocità e una massa sufficienti a produrre scie così grandi e boati così potenti.

Se vi state chiedendo come sia possibile che si senta il botto così tanto tempo dopo che si è formata la scia, il fenomeno è dovuto al tempo che ci mette il suono ad arrivare a terra: il boato è stato generato ad alta quota (probabilmente 10 chilometri o più) e il suono si propaga, in condizioni medie, a circa 343 metri al secondo. Dettagli su questo fenomeno sono su Amsmeteors.org.

Secondo la NASA la meteora russa e l'asteroide 2012DA14 non sono correlati perché le loro traiettorie sono opposte (da nord a sud e da sud a nord), la meteora sarebbe la più grande mai segnalata dopo l'evento di Tunguska (stima di 15 metri).

È possibile che alcuni frammenti siano caduti in un lago ghiacciato: alcune foto sono qui, ma per ora mancano conferme.

Le bufale e stupidaggini giornalistiche riguardanti questo fenomeno sono in un articolo separato.



La puntata del Disinformatico radiofonico di ieri

15 de Fevereiro de 2013, 22:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di ieri del Disinformatico che ho condotto per la Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera. Ecco i temi e i link ai rispettivi articoli di accompagnamento: il codice di blocco degli iCosi è scavalcabile, il ritorno del Tamagotchi come app, la megapatch per Windows e Adobe e le ragioni per “craccare” un dispositivo Android. La parola di Internet di questa settimana, ispirata dai video della meteora russa, è dashcam.



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