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September 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Antibufala: Italia, gli negano la patente perché è gay

February 26, 2015 18:25, by Unknown

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Un ventottenne di Pavia, tale Simone R., originario di La Spezia, si è visto negare dalla Prefettura di Milano il rinnovo della patente di guida perché è omosessuale e questo farebbe mancare i “requisiti psicofisici richiesti”: l'uomo ha quindi presentato ricorso al giudice di pace di Pavia. Così, perlomeno, raccontano in queste ore moltissime testate giornalistiche: Corriere della Sera (a firma di Paola Arosio), ADNKronos, L'Unione SardaTGcom24, La Provincia Pavese, Il Mattino, Affaritaliani, Leggo, Il Giornale (a firma di Ivan Francese), Huffington Post e altre ancora (screenshot qui accanto).

La notizia avrebbe portato anche a un'interrogazione parlamentare del deputato Alessandro Zan (PD) ai ministri dei trasporti e della salute, stando ad alcune delle suddette testate; altre scrivono che per ora si tratta soltanto di un'intenzione.

Ma l'unica fonte diretta della storia della patente negata per omosessualità che viene citata dalle testate giornalistiche è l'associazione Agitalia, che è una nota fabbrica di bufale, come segnalano diligentemente da tempo Bufale un tanto al chilo e Il Tirreno: anche qui, sembra che nessuna delle testate che ho citato all'inizio si sia presa la briga di cercare Agitalia su Google prima di fidarsene (Affaritaliani, fra l'altro, si limita a riportare per intero la nota di Agitalia; il copiaincolla elevato ad arte). Eppure già ieri Francesco Loiacono, su Fanpage.it di Milano, poneva dubbi sull'intera vicenda. Dubbi puntualmente ignorati dalle altre testate nonostante fossero a portata di clic tramite Google.

La giornalista Elena Tartaglione ha invece fatto i debiti controlli: “Ho chiamato l'ufficio stampa della prefettura di Milano, citata nel lancio, mi ha scritto,“mi hanno detto che non ne sanno nulla, che non risulta, che non hanno nessuna persona con quelle caratteristiche che ha fatto esposti, che hanno provato a contattare Agitalia invano, e che insomma è una bufala. Ma non faranno smentite e comunicati da parte loro.”

Lo stato dell'interrogazione parlamentare di Zan è invece ancora confuso: sulla propria pagina Facebook, Zan ha scritto ieri su Twitter di aver “disposto interrogazione”; gli ho chiesto aggiornamenti via Twitter.

Ancora una volta, insomma, troppe testate giornalistiche pubblicano una notizia senza alcun controllo e senza accorgersi che viene diffusa da un bufalificio conclamato. Per fortuna fra i tanti giornalisti che lavorano male ce n'è qualcuno che si guadagna lo stipendio invece di consumare i tasti Ctrl, C e V.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Che bisogno c’è d’inventarsi misteri di cartapesta, quando la scienza ne offre di veri?

February 26, 2015 4:00, by Unknown

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Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

Questo è Cerere, il più grande asteroide conosciuto del Sistema Solare: ha un diametro di circa 950 chilometri. Poco meno della metà di quello di Plutone: infatti Cerere è considerato un pianeta nano.

Orbita nella fascia degli asteroidi, fra Marte e Giove, e fu scoperto dall'italiano Giuseppe Piazzi nel 1801. Questa sua immagine è stata ripresa sette giorni fa dalla sonda Dawn della NASA, da una distanza di circa 46.000 chilometri, e per ora è la più nitida mai realizzata: Dawn si sta ancora avvicinando a Cerere ed entrerà in orbita intorno al pianeta nano il 6 marzo prossimo, offrendoci immagini ancora più dettagliate. Fra l'altro, lo spettrometro a bordo di Dawn è stato realizzato dall'Agenzia Spaziale Italiana e dall'Istituto Nazionale di Astrofisica.

Non vi sarà sfuggita la coppia di punti brillanti quasi al centro dell'immagine. Non sono errori del sensore di ripresa o granelli di pulviscolo che per caso passavano davanti al sensore durante la ripresa dell'immagine: si trovano su Cerere. E nessuno, per ora, sa cosa sono: si sa soltanto che non sono gli unici, perché ne sono stati fotografati altri. Si sospetta che siano di origine vulcanica, ma è solo una teoria legata al fatto che i due puntini si trovano nello stesso cratere. Ne sapremo di più quando arriveranno le immagini a maggiore risoluzione.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Stazione Spaziale: di nuovo acqua nella tuta, ma niente pericolo

February 25, 2015 20:04, by Unknown

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Due astronauti, Terry Virts e Butch Wilmore, oggi hanno effettuato una passeggiata spaziale per preparare la Stazione all'arrivo di nuovi componenti e per fare manutenzione al braccio robotico Canadarm 2, comandato per l'occasione da Samantha Cristoforetti. L'attività extraveicolare ha regalato delle immagini bellissime in diretta streaming dallo spazio.







Al momento del rientro a bordo, sempre gestito da Sam, c'è stata anche un po' di concitazione perché nel casco di Terry Virts si stava accumulando dell'acqua, come era accaduto nel 2013 a Luca Parmitano, anche se in misura molto minore.

Potete rivedere gli eventi nei video qui sotto da 2:49:50 in poi, quando Sam aziona il meccanismo di sblocco del portello stagno. A 2:50:33, Sam riferisce dell'acqua nel casco e dice di non vedere nulla di drammatico. Dal Controllo Missione ordinano di procedere normalmente ma di dare priorità alla svestizione di Virts. Virts viene assistito e ispezionato da Sam. A 2:58:30 arriva Anton Shkaplerov a dare una mano.


Broadcast live streaming video on Ustream

La parte restante dei soccorsi è all'inizio del video qui sotto.


Broadcast live streaming video on Ustream

Queste sono alcune immagini catturate dalla diretta.

00:02:40. Terry viene inquadrato da vicino: sorride e fa segno di stare bene.



Terry soffia sull'acqua che riveste la parte frontale del suo casco, in modo da farla increspare e farle riflettere la luce: questo la rende visibile alla telecamera e permette di quantificarla. GENIO.



00:05:57. Sam e Anton tolgono il casco a Terry.



00:06:35. Sam ispeziona il casco e riferisce che è bagnato d'acqua fredda: dato importante per capire da dove proviene l'acqua.



00:08:00. Sam documenta fotograficamente l'acqua nel casco. Il comandante, Butch Wilmore, è ancora sigillato nella propria tuta e aspetta pazientemente.



00:23:10. Anton usa una siringa per raccogliere campioni dell'acqua dal casco e poi la fa oscillare per raccoglierla nel fondo della siringa e quantificarla. Sono circa 15 millilitri.

00:24:26. Terry dice che l'acqua aveva un “sapore chimico”, per cui non proviene dalla riserva d'acqua da bere che c'è nella tuta, ma da qualche componente dell'impianto refrigerante della tuta.

È davvero notevole la tecnica atletica di Sam per sfilare Terry dalla tuta (00:28:00): semplice, efficace ed energica, anche se comporta mettere i piedi addosso al collega. In tutti questi anni è la prima volta che la vedo usare:


Adesso stanno tutti bene: resta da decidere che fare per la prossima passeggiata, che si dovrebbe svolgere questa domenica ma che a questo punto rischia di slittare.
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Antibufala: il video che dimostra che le mele bio hanno una patina artificiale infiammabile

February 25, 2015 17:23, by Unknown

Ha già superato le 300.000 visualizzazioni un video su Youtube che sembra dimostrare che le mele bio, specificamente quelle vendute da Esselunga, sono rivestite di un materiale ceroso infiammabile.

In quanto tale, suggerisce il video, il materiale non può essere naturale e quindi le mele bio non sono in realtà bio.

Se volete sapere come stanno in realtà le cose e qual è l'errore di fondo di questo video, il CICAP ha pubblicato su Query Online un'indagine che sbufala la questione.

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Antibufala: i russi staccheranno la loro parte della Stazione Spaziale per farne una propria!

February 25, 2015 5:23, by Unknown

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C'è parecchia confusione, anche tra le fonti solitamente attendibili, riguardo una notizia annunciata ieri: la Russia avrebbe intenzione di separare la propria parte della Stazione Spaziale Internazionale (evidenziata nel riquadro giallo qui accanto) e usarla per costruirne una tutta sua. Così dicono, per esempio, Engadget e Phys.org (che cita la Associated Press), RussianSpaceWeb e Spaceflightnow (che usa una frase ambigua).

Ma la notizia è sbagliata e nasce probabilmente da un errore di traduzione o comprensione di questo annuncio in russo dell'Agenzia Spaziale Federale russa. La Russia ha intenzione di costruire una propria stazione spaziale usando sì i moduli progettati o costruiti per la Stazione Spaziale, ma non quelli già installati: soltanto quelli ancora da lanciare nello spazio.

L'equivoco è chiaro se si guarda l'elenco dei componenti citati dall'annuncio russo: il MLM (modulo laboratorio multifunzione), l'UM (modulo nodale) e il NEM (modulo di alimentazione e ricerca scientifica) non fanno parte dei moduli russi presenti attualmente sulla Stazione. Sono stati progettati per farne parte in futuro, ma sono ancora a terra e ancora da costruire (il MLM, per esempio, è in costruzione da oltre un decennio, con vari rinvii e problemi tecnici).

C'è anche da considerare che la futura stazione russa sarebbe collocata su un piano orbitale differente (64.85 gradi contro i 51.6 della ISS), e un trasloco dei moduli russi esistenti implicherebbe quindi un cambio di piano orbitale, che di solito ha costi di propulsione insostenibili. Inoltre i moduli russi esistenti della ISS sono già vicini alla fine della propria vita operativa di progetto (per esempio, Zarya è in orbita dal 1998, Zvezda dal 2000), per cui sarebbe economicamente insensato riutilizzarli.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



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