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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Oggi è il Towel Day

25 de Maio de 2015, 5:39, por Il Disinformatico

Oggi ogni fan della Guida Galattica per Autostoppisti onora Douglas Adams celebrando il Towel Day. Se volete sapere perché, leggete lo spiegone. Questo è il mio contributo. Dopotutto, una roccia che proviene dalla Luna è un viaggiatore dello spazio, no?


Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Stasera la Luna è a Viareggio

23 de Maio de 2015, 8:33, por Il Disinformatico

Stasera il campione di roccia lunare che Luigi Pizzimenti ed io siamo andati a prendere per voi alla NASA a Houston sarà a Viareggio, presso il Museo della Marineria in Lungo Canale Est 32, alle 21, da vedere nell'ambito della conferenza che ne spiega la storia e l'avventura.

Domani, dalle 15 alle 17, la roccia sarà in esposizione sempre al Museo e io e Luigi saremo a disposizione per rispondere alle domande dei visitatori.

L'evento è curato da Paolo Miniussi ed è reso possibile dalla stretta collaborazione con il GAV (Gruppo Astrofili Viareggio) e lo staff del Museo della Marineria. Questi sono i contatti per tutti i dettagli: info (chiocciola) octobersky.it, telefono 380.4291408, Octobersky.it.

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Podcast del Disinformatico del 2015/05/22

22 de Maio de 2015, 16:51, por Il Disinformatico

È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di oggi del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

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Navigazione più privata e sicura con Freedome, ora anche per Mac

22 de Maio de 2015, 6:37, por Il Disinformatico

Collegarsi via Wi-Fi è comodo, ma non sempre il traffico di dati delle applicazioni viene protetto dalla crittografia, per cui è facile che qualche malintenzionato si metta in ascolto e possa intercettare le vostre comunicazioni, catturando messaggi e mail e tracciando i siti che visitate. Anche alcuni gestori di Wi-Fi alberghieri senza scrupoli fanno monitoraggio del traffico dei propri clienti, per esempio per sostituire le pubblicità nelle pagine visitate e metterci le proprie, e non mancano neanche i governi di alcuni paesi che sorvegliano gli accessi a Internet dei visitatori stranieri.

In tutti questi casi è meglio connettersi usando una VPN (Virtual Private Network), che cifra tutto il traffico da e verso il proprio computer, tablet o telefonino e rende sostanzialmente inutili le intercettazioni del segnale Wi-Fi. Anche se non avete preoccupazioni di sicurezza, la VPN risulta utile per simulare di essere altrove, per esempio quando si è in vacanza per poter accedere comunque ai servizi accessibili nel proprio paese oppure per poter vedere i video che sono stati pubblicati usando delle restrizioni geografiche; inoltre ostacola la profilazione pubblicitaria.

Il problema di queste VPN è che di solito sono complicate da usare. F-Secure ne propone una, Freedome, che ha due vantaggi fondamentali: funziona allo stesso modo sui telefonini, sui tablet e sui computer (esiste in versione per Android, iOS, Windows e da pochi giorni anche per MacOS) ed è estremamente semplice, con un unico grande pulsante di attivazione e disattivazione e un mappamondo per scegliere quale località simulare (ce ne sono una ventina sparse sul globo).

A differenza di molte altre soluzioni analoghe, Freedome non ha limitazioni di banda e non inserisce pubblicità, ma fa pagare questi vantaggi: dopo 14 giorni di prova gratuita, chiede una quarantina di euro o franchi l'anno per un singolo dispositivo; spendendo poco di più si possono proteggere tre o cinque dispositivi.

Qualche tempo fa, quando Freedome era ancora in fase di test, fa sono stato invitato da F-Secure a Helsinki per parlare delle sue implicazioni, che sono quelle di qualunque servizio di VPN: se lo uso, tutto il mio traffico passa attraverso i server del fornitore di VPN, che quindi in teoria può leggere tutto quello che faccio e sapere tutti i siti che visito e inoltre potrebbe essere costretto dalle autorità locali a consegnare i log (tabulati) di navigazione degli utenti. In altre parole, mi devo fidare.

Nel caso di F-Secure, i rappresentanti dell'azienda hanno dichiarato che i log non esistono (ma viene fatto monitoraggio contro eventuali abusi e attività illecite) e che la normativa della Finlandia, dove risiede F-Secure, è particolarmente rispettosa della riservatezza informatica. Per chi non si fida, comunque, la soddisfazione di poter scavalcare con un clic quegli odiosi avvisi “Questo video non è disponibile nel tuo paese” non ha prezzo.
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Attacco di massa alle serrature elettroniche delle auto a Manchester

22 de Maio de 2015, 6:28, por Il Disinformatico

Pochi giorni fa a Manchester, nel Regno Unito, le auto di un intero parcheggio di un centro commerciale hanno iniziato a suonare i propri allarmi antifurto, lasciando stupiti i proprietari e i passanti di fronte al concerto di clacson e sirene. Il caos è durato oltre mezz'ora.



Posted by Autumn DePoe-Hughes on Sunday, May 17, 2015


Nessuno riusciva a chiudere le serrature della propria auto usando il telecomando: l'unica soluzione era usare la serratura manuale. La spiegazione più probabile non è un'insurrezione robotica da parte delle automobili intelligenti, ma più banalmente un tentativo di furto andato male.

Si presume infatti che una banda di ladri d'auto abbia attivato maldestramente un jammer, un dispositivo che blocca il segnale radio dei telecomandi delle auto e quindi impedisce di trasmettere all'auto il comando di chiusura delle serrature. La vittima crede di aver chiuso l'auto ma in realtà l'ha lasciata inconsapevolmente aperta e accessibile ai ladri, che ne saccheggiano il contenuto e in alcuni casi riprogrammano l'auto attaccandosi alla porta diagnostica di bordo (OBD) per escludere l'antifurto e rubarla.

Il problema di questo tipo di attacco è che non lascia segni di scasso, per cui la vittima spesso fatica a convincere la propria assicurazione che aveva chiuso a chiave l'auto prima del furto.

L'episodio mette in luce le limitazioni di sicurezza dei moderni telecomandi per auto e secondo gli esperti ha due sole soluzioni: chiudere l'auto manualmente usando la serratura oppure controllare sempre che l'auto emetta l'avviso acustico o visivo quando si aziona il telecomando.
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