Puntata del Disinformatico RSI del 2019/06/21
Giugno 21, 2019 16:45È disponibile la puntata di oggi, 21 giugno, del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera, condotto da me insieme a Luca “Paltrax” Paltrinieri.
La versione podcast solo audio (circa 24 minuti) è scaricabile da questa sezione del sito RSI (link diretto alla puntata), qui su iTunes (per dispositivi compatibili) e tramite le app RSI (iOS/Android) o su TuneIn; la versione video (musica inclusa) sarà nella sezione La radio da guardare del sito della RSI ed è incorporata qui sotto.
Buona visione e buon ascolto!
Se il pornoricatto lo fa un avvocato
Giugno 21, 2019 15:58![]() |
Il gattino serve solo per compensare lo squallore di questa storia. |
Ho già parlato in altre occasioni di pornoricatti: estorsioni basate sull’accusa inventata di detenere o guardare pornografia sui propri dispositivi.
Solitamente si tratta di bluff, ma da Minneapolis, negli Stati Uniti, arriva una variante sul tema particolarmente bizzarra.
Paul Hansmeier e il suo socio John Steele gestivano uno studio legale che si occupava di avviare cause legali contro chi diffondeva online film pornografici, coinvolgendo in particolare i provider Internet che consentivano questo smercio.
Lo studio legale ha svolto quest’attività per anni, almeno dal 2010, per conto delle case di produzione di questi film, e questo non è insolito. Ma le indagini hanno fatto emergere una situazione ben diversa da quella apparente: infatti i film venivano messi online proprio dallo studio legale in modo da avere il pretesto di fare causa ai provider.
Non è finita: alcuni dei film pornografici messi online venivano addirittura prodotti dallo stesso studio legale di Hansmeier e Steele.
Le richieste di risarcimento erano modeste, qualche migliaio di dollari ciascuna, per cui agli accusati conveniva pagare per chiudere la vertenza: una forma di ricatto piuttosto efficace, visto che con questo trucco i due soci dello studio legale avevano incassato circa sei milioni di dollari.
Ma la loro scorribanda informatico-legale è finita con il loro arresto nel 2016 e con una condanna a 14 anni di carcere per Paul Hansmeier. Steele, invece, si è dichiarato colpevole, ha raggiunto un accordo con il tribunale ed è in attesa di una condanna, probabilmente più mite perché ha collaborato con le autorità, come racconta Ars Technica.
Chicca finale: lo studio legale si chiamava Prenda Law. Chissà se i suoi fondatori sapevano cosa vuol dire in italiano quando hanno scelto questo nome.
Quanti informatici ci vogliono per resettare una lampadina smart?
Giugno 21, 2019 5:36Molti hanno pensato che si trattasse di una burla, ma il video della General Electric che descrive il metodo assurdo ed esasperante per resettare una lampadina smart è reale.
Queste sono le istruzioni complete:
Use the first reset sequence if: Your bulbs are running on firmware version 2.8 or later (you can find your bulb firmware version by tapping on the device in your C by GE app).
We recommend counting with Mississippi (1 Mississippi, 2 Mississippi, 3 Mississippi, etc.).
Start with your bulb off for at least 5 seconds.
1. Turn on for 8 seconds
2. Turn off for 2 seconds
3. Turn on for 8 seconds
4. Turn off for 2 seconds
5. Turn on for 8 seconds
6. Turn off for 2 seconds
7. Turn on for 8 seconds
8. Turn off for 2 seconds
9. Turn on for 8 seconds
10. Turn off for 2 seconds
11. Turn on
Bulb will flash on and off 3 times if it has been successfully reset.
TIP: If the factory reset above was unsuccessful, you might have an older version of the C by GE bulb. Please follow the instructions below to reset.
Bulb Reset Sequence – for firmware version 2.7 or earlier:
We recommend counting with Mississippi (1 Mississippi, 2 Mississippi, 3 Mississippi, etc.).
Start with your bulb off for at least 5 seconds.
1. Turn on for 8 seconds
2. Turn off for 2 seconds
3. Turn on for 2 seconds
4. Power off for 2 seconds
5. Turn on for 2 seconds
6. Power off for 2 seconds
7. Turn on for 2 seconds
8. Power off for 2 seconds
9. Turn on for 8 seconds
10. Power off for 2 seconds
11. Turn on for 8 seconds
12. Power off for 2 seconds
13. Turn on
Bulb will flash on and off 3 times if it has been successfully reset.
Need assistance? Call the C by GE Customer Service Hotline at 1-844-30C-BYGE (1-844-302-2943), or email help@cbyge.com.
Se qualcuno avesse voluto riassumere in un solo video la demenzialità di certe istruzioni inventate dai tecnici per complicare le cose (o dall’ufficio acquisti per ridure i costi), l’ossessione dei designer per eliminare qualunque funzione visibile e parte meccanica, e la stupidità della mania di rendere “smart” qualunque cosa, non avrebbe potuto fare di meglio.
Santo cielo, gente, stiamo parlando di una lampadina. La quintessenza della semplicità. Sarebbe costato tanto includere, che so, un pulsantino di reset?
Se il pornoricatto te lo fa un avvocato
Giugno 21, 2019 5:28![]() |
Il gattino serve solo per compensare lo squallore di questa storia. |
Paul Hansmeier e il suo socio John Steele gestivano uno studio legale che si occupava di avviare cause legali contro chi diffondeva online film pornografici, coinvolgendo in particolare contro i provider Internet che consentivano questo smercio.
Lo studio legale ha svolto quest’attività per anni, almeno dal 2010, per conto delle case di produzione di questi film, e questo non è insolito. Ma le indagini hanno fatto emergere una situazione ben diversa da quella apparente: infatti i film venivano messi online proprio dallo studio legale in modo da avere il pretesto di fare causa ai provider.
Non è finita: alcuni dei film pornografici messi online venivano addirittura prodotti dallo stesso studio legale di Hansmeier e Steele.
Le richieste di risarcimento erano modeste, qualche migliaio di dollari ciascuna, per cui agli accusati conveniva pagare per chiudere la vertenza. Con questo trucco, i due soci dello studio legale avevano incassato circa sei milioni di dollari.
Ma la loro scorribanda informatico-legale è finita con il loro arresto nel 2016 e con una condanna a 14 anni di carcere per Paul Hansmeier. Steele, invece, si è dichiarato colpevole, ha raggiunto un accordo con il tribunale ed è in attesa di una condanna, probabilmente più mite perché ha collaborato con le autorità, come racconta Ars Technica.
Chicca finale: lo studio legale si chiamava Prenda Law. Chissà se i suoi fondatori sapevano cosa vuol dire in italiano quando hanno scelto questo nome.
Antibufala: usare tablet e smartphone causa corna
Giugno 21, 2019 4:08Spero di fare un po’ di prevenzione antibufala, così magari si evita che arrivi anche nei media di lingua italiana la “notizia” secondo la quale l’uso intensivo di smartphone e tablet, che inducono l’utente a tenere la testa chinata per lunghi periodi, sta inducendo la crescita di “corna”, o meglio di protuberanze ossee sulla nuca.Tutto nasce da un articolo medico pubblicato nel 2018 su una rivista di settore e recentemente citato dalla BBC in un articolo dedicato allle trasformazioni dello scheletro indotte dallo stile di vita odierno.
L’articolo medico (Prominent exostosis projecting from the occipital squama more substantial and prevalent in young adult than older age groups, di David Shahar e Mark G. L. Sayers, in Nature Scientific Reports) si limita a notare di aver osservato, in un campione di pazienti australiani, una frequenza maggiore che in passato di formazione di piccole sporgenze ossee e ipotizza che il fenomeno possa essere dovuto alla posizione della testa assunta durante l’uso di dispositivi mobili.
Questa cautela non ha impedito titoli come “Studio: i telefoni forse causano la crescita di corna sui crani dei giovani” (Forbes) oppure “Sui crani dei giovani crescono corna. Ricerca suggerisce che sia colpa dell’uso di telefonini” (Washington Post). Ma lo stesso Forbes pubblica anche un approfondito debunking dell’articolo medico, notandone alcuni errori di metodo piuttosto fondamentali.
Io il debunking preventivo l’ho fatto. Ma temo che la tentazione di parlare di corna, con un doppio senso tutto italiano che non esiste in inglese, sarà irresistibile per molti giornalisti in cerca di clic facili.
Fonte aggiuntiva: The Register.