Ci vediamo a Calavino il 18?
Ottobre 14, 2013 6:00 - no comments yetVenerdì 18 ottobre sarò al Teatro di Calavino (TN), alle 20:30, per un incontro pubblico sul tema degli inganni e autoinganni del giornalismo nell'era di Internet e su come difendersi da bufale, incompetenze, propaganda, sensazionalismo e comunicatori sottopagati.
I dettagli sono qui; l'incontro si tiene nell'ambito della Settimana della Cooperazione organizzata dalla Cassa Rurale della Valle dei Laghi.
La cometa ISON è “scortata” da due oggetti. Sono i neuroni dei fUFOlogi
Ottobre 14, 2013 5:12 - no comments yetQuesto articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “maxwell49”.
Il fenomeno sarebbe documentato da un video ripreso da “un radar spaziale cinese”.
Cosa sia di preciso un “radar spaziale cinese” non è spiegato, né viene chiarito come facciano i cinesi ad avere immagini così dettagliate di un oggetto relativamente piccolo (circa 5 km di nucleo) che si trova a 262 milioni di chilometri dalla Terra (dati WolframAlpha di oggi), quando l'immagine radar migliore di un asteroide largo 1 chilometro e 32 volte più vicino (acquisita ad Arecibo) è questa.
La tesi della “scorta” cometaria è diffusa da molti altri siti (basta cercare "Chinese space radar" comet ison), ma non c'è nessun sito astronomico serio che ne parli. Lascio a voi decidere se il silenzio collettivo degli astronomi è dovuto a una congiura mondiale o al fatto che l'annuncio è una stronzata.
Altri dettagli e analisi sono su Godlikeproductions.
Antibufala: scoperta da un documentario l’esistenza delle sirene
Ottobre 13, 2013 22:45 - no comments yetMi sono arrivate parecchie segnalazioni di documentari, trasmessi da reti televisive solitamente serie e dedicate appunto alla documentaristica, come Animal Planet e Discovery Channel, nei quali viene presentata la storia di un biologo americano che avrebbe trovato dei resti di una sirena.
Anche se il tono è serio come quello di un documentario reale, si tratta di una “docufiction”: un finto documentario. È proprio il caso di dirlo: non abboccate. I dettagli sono in questo mio articolo.
Antibufala: scoperta da un documentario l’esistenza delle sirene
Ottobre 13, 2013 22:45 - no comments yetMi sono arrivate parecchie segnalazioni di documentari, trasmessi da reti televisive solitamente serie e dedicate appunto alla documentaristica, come Animal Planet e Discovery Channel, nei quali viene presentata la storia di un biologo americano che avrebbe trovato dei resti di una sirena.
Anche se il tono è serio come quello di un documentario reale, si tratta di una “docufiction”: un finto documentario. È proprio il caso di dirlo: non abboccate. I dettagli sono in questo mio articolo.
Apple, già scavalcato il sensore d’impronte
Ottobre 13, 2013 22:43 - no comments yetL'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Ecco come si scavalca TouchID di Apple:
1. Fotografare un'impronta digitale della vittima (da un bicchiere, per esempio).
2. Creare una copia dell'impronta usando metodi e materiali comunemente disponibili.
3. Appoggiare l'impronta falsa sul sensore.
Tutto qui. Non c'è niente di magico nel sensore d'impronte della Apple e il fatto che il sensore sia incastonato in un iCoso non lo esonera dalle regole di base della sicurezza informatica: avere come password una cosa che lasci in giro dappertutto e che non puoi cambiare è supremamente stupido.
È sempre stato così. La mia critica non è ad Apple: è all'introduzione strisciante di una sicurezza illusoria basata su un dato così personale e inalterabile come la biometria.
Per chi pensa che il procedimento delineato qui sopra sia troppo complicato, ricordo che è più semplice che craccare un PIN: non devo neanche avere a disposizione l'iCoso per svariati minuti e avere con me un PC appositamente attrezzato (comportamento sospetto in sé). Mi basta una buona fotocamera.
Oggi ti invito a bere una birra e fotografo la tua impronta; di sera creo il duplicato; l'indomani ti entro nell'iCoso semplicemente toccandolo mentre sei alla toilette. E scarico le tue foto, i tuoi contatti, i tuoi documenti, la tua mail, i tuoi messaggi.
Meglio ancora: ti faccio bere qualche birra in più, aspetto che ti addormenti sul divano e poi prendo il tuo telefonino e ci appoggio sopra il tuo dito.
Ah, e non dimentichiamo che per un inquirente può essere difficile obbligarti legalmente a rivelare il PIN del telefonino che contiene i dati che ti incriminerebbero, mentre ottenere una tua impronta è banale: in molti casi le autorità (e vari enti commerciali) le hanno già, come ricorda Sophos. Siete andati negli Stati Uniti? Ricordate quando avete dato l'impronta per entrare comodamente in palestra o in banca?
Certo, un sensore d'impronte è meglio di niente; ma un PIN è molto meglio di un'impronta. Prima di buttarci come i proverbiali (ma bufalini) lemming sulla biometria pensando che sia una soluzione magica sarebbe sensato capirne i limiti.