Antibufala: l’immagine di Gesù in una risonanza magnetica del cervello!
25 de Setembro de 2015, 6:32Sta girando in Rete la notizia dell'apparizione di un volto in un'immagine (mostrata qui accanto) di una risonanza magnetica di una persona sopravvissuta a un ictus, Tamaha MacDonald.Lui e la moglie, Jennifer Lougee Mingramm, che vivono a Città del Messico, considerano l'immagine “un miracolo”. Il medico, forse più abituato a studiare le immagini di risonanze magnetiche, non aveva visto il volto. La spiegazione scientifica, infatti, si chiama pareidolia: la tendenza innata a riconoscere forme familiari, specialmente i volti umani (grazie all'area fusiforme del cervello, dedicata proprio al riconoscimento dei volti), nelle immagini confuse.
In realtà, guardando in dettaglio l'immagine, si nota che il “volto” è molto indistinto. Inoltre il “volto” compare in una fra le tantissime sezioni del cervello fatte durante una risonanza magnetica: in altre parole, i coniugi hanno selezionato inconsapevolmente soltanto la specifica immagine che ha stimolato il loro riconoscimento dei volti. Niente di male, comunque, visto che questa vicenda sta aiutando i coniugi a raccogliere fondi per le proprie cure.
Fonti aggiuntive: BoingBoing.
Ci vediamo oggi a Udine? Parliamo dei nostri dati che sono sempre meno nostri
24 de Setembro de 2015, 4:03Oggi alle 16:30 sarò ospite di Fill in the Blanks e di Friuli Innovazione a Udine, presso il Parco Scientifico e Tecnologico L. Danieli (via Linussio 51), per una “riflessione (non tecnica e quasi seria) sui processi di digitalizzazione che stiamo vivendo, anche senza rendercene conto” insieme a Guido Nassimbeni (Friuli Innovazione) e Andrea Bertoni (CEO di Fill in the Blanks).Se volete esserci, confermate la vostra partecipazione inviando una mail a evento24sett2015@gmail.com indicando nome, azienda e un recapito telefonico. Per ulteriori informazioni telefonate al +39 0432 1840517.
Vuoi scaricare “Mission: Impossible” pirata? Il Comune di Campofiorito ospita le istruzioni
24 de Setembro de 2015, 3:36In sintesi, come ormai consueto, segnalo qui alcune violazioni dei siti di scuole e comuni italiani.
Liceo Avogadro di Biella (violato presso http://www.liceoavogadrobiella.gov.it/joomla/images/jdownloads/screenshots/albanian.gif)
Comune di Paola (violato presso http://www.comune.paola.cs.it/images/jdownloads/screenshots/pz.gif)
Il Comune di Campofiorito ospita addirittura le istruzioni per scaricare l'ultimo film della serie Mission: Impossible, come potete vedere qui accanto (presso http://www.comune.campofiorito.pa.it/index.php?option=com_k2&view=itemlist&task=user&id=5819). Complimenti.
Fonti: Zone-h.org (1; 2) e un lettore che mantengo anonimo.
Alcuni di questi siti sono in questo stato da vari giorni. È andata bene che gli intrusi non ci hanno messo immagini pedopornografiche per poi segnalarli alla polizia. Li avvisate voi?
Volkswagen: milioni di auto con malware iper-inquinante. Messo da Volkswagen. E da quanti altri?
23 de Setembro de 2015, 5:49Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “patriziadal*” e “letizia.2*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento, come ha fatto “biemmic*”).Lo scandalo della Volkswagen che ha truccato il software delle proprie auto diesel per barare durante i test sulle emissioni inquinanti è su tutti i giornali. È un disastro per l'azienda, ma è soprattutto un disastro ambientale per noi.
Secondo le stime del Guardian, l'inganno perpetrato dalla casa automobilistica rischia di aver prodotto quasi un milione di tonnellate di emissioni di ossidi di azoto (NOx), grosso modo quanto ne producono tutte le centrali elettriche, le auto, le industrie e l'agricoltura del Regno Unito. E questo in un paese, gli Stati Uniti, nel quale le auto diesel sono il 3% dei veicoli privati. Se lo stesso trucco fosse stato adottato in Europa, dove le auto diesel sono circa la metà del totale, l'inquinamento risultante sarebbe a livelli difficilmente immaginabili.
Comunque stiano le cose, la scelta intenzionale di Volkswagen ridefinisce drasticamente il concetto di malware. Siamo abituati a malware che ruba password, inietta pubblicità o altera il funzionamento dei computer o dei telefonini; non era ancora capitato che del malware inserito intenzionalmente dal costruttore consentisse di nascondere un inquinamento atmosferico su vasta scala.
Il problema è che probabilmente questo trucco è stato adottato anche in Europa, e non solo da Volkswagen ma anche da altre case automobilistiche: lo indicano le analisi dell'atmosfera, che continuano a rilevare livelli di NOx più alti di quelli attesi. E di certo la cosa va avanti da oltre vent'anni, grazie anche alle leggi idiote sul copyright. Non sto scherzando.
Infatti Volkswagen non ha inventato nulla di nuovo. Ricordo che una persona esperta del settore mi raccontava in dettaglio, già a fine anni Novanta, che un trucco sostanzialmente identico (una routine nel software delle centraline di controllo dei motori, che riconosce quando è in corso un test sulle emissioni inquinanti e degrada appositamente le prestazioni e quindi le emissioni) veniva utilizzato da una nota marca europea di auto ad alte prestazioni per superare i test americani sulle emissioni nocive.
Questo suggerisce una domanda: oltre a Volkswagen (e quindi Audi, Bentley, Bugatti, Lamborghini, Porsche, SEAT, Škoda), quante altre case automobilistiche stanno barando e inquinando ben oltre i limiti di legge?
Ce ne sarebbe anche un'altra: come mai nessuna delle case automobilistiche concorrenti, che comprano regolarmente le auto dei rivali per analizzarle e studiarle in ogni minimo dettaglio e che avrebbero molto da guadagnare nel denunciare una violazione gravissima come questa da parte di un concorrente, ha denunciato questo trucco?
Questo disastro è andato avanti per così tanto tempo anche grazie al fatto che il software di gestione dei motori degli autoveicoli non è liberamente ispezionabile dai ricercatori esperti: anzi, è considerato illegale farlo, secondo l'interpretazione dominante delle norme sul copyright previste dal Digital Millennium Copyright Act (DMCA) specificamente per il software automobilistico. Spiega la Electronic Frontier Foundation:
I fabbricanti di automobili dicono che è illegale che i ricercatori indipendenti esaminino il codice che controlla i veicoli senza il permesso dei costruttori. Abbiamo già spiegato che questo consente ai fabbricanti di impedire la concorrenza nei mercati delle tecnologie per accessori e riparazioni. Rende anche più difficile la ricerca di problemi di sicurezza da parte degli enti di tutela [...]. L'incertezza legale creata dal Digital Millennium Copyright Act rende anche più facile per i costruttori nascondere illeciti intenzionali. Abbiamo chiesto [...] un'esenzione al DMCA che renda chiaro che la ricerca indipendente sul software degli autoveicoli non viola le leggi sul copyright. Nell'opporsi a questa richiesta, i costruttori hanno affermato che se le persone avessero avuto acceso al codice, avrebbero violato le norme antinquinamento. Ma ora abbiamo appreso che secondo la Environmental Protection Agency [PDF] la Volkswagen aveva già programmato un'intera flotta di veicoli in modo da nascondere quanto inquinamento generavano, producendo un impatto reale e quantificabile sull'ambiente e sulla salute umana.
Come al solito, quando non c'è vigilanza si commettono abusi, e quando si invoca la segretezza in nome della sicurezza, spesso la vera ragione è che si vuole carta bianca per commettere questi abusi o per nasconderli. La trasparenza serve proprio per evitarli. Anche nel software, che non è una cosa astratta, ma ha conseguenze dannatamente reali: il malware intenzionale di Volkswagen le ha permesso di inquinare impunemente l'aria che respiriamo. È ora di togliere a questi criminali la loro burocratica foglia di fico.
Le miniconferenze degli astronauti all’ASE di Stoccolma
22 de Setembro de 2015, 9:51Gli astronauti radunati a Stoccolma stanno facendo una serie di incontri pubblici estremamente schietti e interessanti, trasmessi in diretta streaming in inglese. Segnalerò man mano qui i link che trovo: se ne trovate altri, segnalatemeli. Buona visione.
Anna Fisher, Luca Parmitano, Anousheh Ansari e Don Pettit: