Charlie Hebdo, 12 uccisi da gente così codarda da avere paura di una vignetta
7 de Janeiro de 2015, 11:12Ora milioni di persone in più, in tutto il mondo, sanno cos'è Charlie Hebdo. I vigliacchi hanno già perso.
Quando il cratere è così grande che si vede dallo spazio
6 de Janeiro de 2015, 12:33Poco fa la Stazione Spaziale Internazionale ha sorvolato il Canada e ho notato subito quella struttura circolare chiara nella zona centrale dell'immagine. È il Manicouagan Crater, in Quebec: un cratere di cento chilometri di diametro, formato circa 214 milioni di anni fa da un asteroide di circa 5 chilometri di diametro.
Cento chilometri non sono bazzecole, ma il Manicouagan è soltanto sesto nella classifica mondiale dei crateri da impatto.
Oggi SpaceX tenterà di far atterrare un missile con le zampette su una nave nell’oceano
6 de Janeiro de 2015, 6:47Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “mendog*” e “veberna*”.
Se tutto va bene (ed Elon Musk, boss di SpaceX, è il primo a dire che le probabilità sono il 50%), lo stadio appoggerà le proprie zampe di atterraggio sul ponte di un'apposita chiatta nell'Oceano Atlantico.
Questo tipo di manovra non è mai stato tentato prima nella storia dell'astronautica, ed è importantissimo per il futuro delle missioni spaziali, perché se dimostra che i lanciatori possono essere recuperati e riutilizzati apre la strada a una riduzione enorme dei costi dei voli spaziali di ogni genere. Il costo del propellente, infatti, è trascurabile rispetto a quello del razzo.
La capsula Dragon è l'unico veicolo spaziale privato da trasporto capace di riportare sulla Terra un carico (gli altri veicoli cargo si disintegrano al rientro) e rifornirà la Stazione con circa 2320 chilogrammi di provviste, attrezzature ed esperimenti (compresi tre vasetti di senape, richiesti espressamente ieri sera dal comandante della Stazione Barry “Butch” Wilmore in un buffissimo scambio di battute con il controllo missione che ha coinvolto anche Samantha Cristoforetti).
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Credit: Jon Ross |
Il primo stadio ruoterà su se stesso, usando dei motori di manovra alimentati ad azoto, in modo da puntare i propri motori principali in verso contrario a quello di volo; a quel punto riaccenderà brevemente questi motori per arrampicarsi ancora e percorrere un arco parabolico che lo riporterà indietro. Poi precipiterà a velocità ipersonica fino al momento in cui tre dei suoi nove motori principali si riaccenderanno per frenare la caduta a circa 4700 km/h.
Durante la caduta, mentre viaggia ancora a oltre tre volte la velocità del suono, verranno aperte delle alette a griglia, che servono per stabilizzare e manovrare aerodinamicamente il razzo. Infine un singolo motore effettuerà l'accensione di frenata a circa 900 km/h, seguita dall'accensione di atterraggio che rallenterà il Falcon fino a una velocità di caduta di circa 7 km/h, si apriranno le zampe e il veicolo atterrerà verticalmente sulla chiatta di SpaceX circa dieci minuti dopo il decollo da Cape Canaveral.
La chiatta, mostrata qui accanto in una vista dall'alto, ha una piattaforma di atterraggio di circa 90 per 50 metri: sembra tanto, ma non è banale rientrare dallo spazio a velocità ipersonica e centrare un campo di calcio da qualche parte nell'oceano a circa 180-250 miglia (300-400 km) al largo di Jacksonville, in Florida. La chiatta ha potenti motori di manovra che la tengono a punto fisso nonostante le correnti, ma il razzo è grande (è alto 46 metri e le zampe hanno un ingombro di 18 metri), come si vede in questa ricostruzione in scala, e la stabilizzazione della chiatta tramite GPS ha una tolleranza di circa tre metri; c'è poi il rischio di uno scivolamento sulla piattaforma e quello che l'oceano faccia salire e scendere l'intera chiatta.
Sarà possibile seguire il lancio in streaming tramite la NASA e tramite SpaceX; io farò un livetweet presso AttivissimoLive. Maggiori dettagli sono su SpaceX, Americaspace, Justatinker e Discover (in inglese). Se volete sapere cosa fanno gli astronauti e cosmonauti a bordo della Stazione dal punto di vista scientifico, c'è l'apposito blog della NASA, sempre in inglese. La cartella stampa della missione è qui.
La Dragon arriverà alla Stazione giovedì, circa 48 ore dopo il lancio, dove Barry Wilmore azionerà il braccio robotico per agguantarla e attraccarla, assistito da Samantha Cristoforetti. A giudicare dalla foto qui sotto, si direbbe che Sam sia già pronta ad agguantare la capsula Dragon a mani nude, se necessario!
Oggi SpaceX tenterà di far atterrare un missile con le zampette su una piattaforma in mare
5 de Janeiro de 2015, 22:14Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “mendog*” e “veberna*”.
Se tutto va bene (ed Elon Musk, boss di SpaceX, è il primo a dire che le probabilità sono il 50%), lo stadio appoggerà le proprie zampe di atterraggio sul ponte di un'apposita chiatta nell'Oceano Atlantico.
Questo tipo di manovra non è mai stato tentato prima nella storia dell'astronautica, ed è importantissimo per il futuro delle missioni spaziali, perché se dimostra che i lanciatori possono essere recuperati e riutilizzati apre la strada a una riduzione enorme dei costi dei voli spaziali di ogni genere. Il costo del propellente, infatti, è trascurabile rispetto a quello del razzo.
La capsula Dragon è l'unico veicolo spaziale privato da trasporto capace di riportare sulla Terra un carico (gli altri veicoli cargo si disintegrano al rientro) e rifornirà la Stazione con circa 2320 chilogrammi di provviste, attrezzature ed esperimenti (compresi tre vasetti di senape, richiesti espressamente ieri sera dal comandante della Stazione Barry “Butch” Wilmore in un buffissimo scambio di battute con il controllo missione che ha coinvolto anche Samantha Cristoforetti).
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Credit: Jon Ross |
Il primo stadio ruoterà su se stesso, usando dei motori di manovra alimentati ad azoto, in modo da puntare i propri motori principali in verso contrario a quello di volo; a quel punto riaccenderà brevemente questi motori per arrampicarsi ancora e percorrere un arco parabolico che lo riporterà indietro. Poi precipiterà a velocità ipersonica fino al momento in cui tre dei suoi nove motori principali si riaccenderanno per frenare la caduta a circa 4700 km/h.
Durante la caduta, mentre viaggia ancora a oltre tre volte la velocità del suono, verranno aperte delle alette a griglia, che servono per stabilizzare e manovrare aerodinamicamente il razzo. Infine un singolo motore effettuerà l'accensione di frenata a circa 900 km/h, seguita dall'accensione di atterraggio che rallenterà il Falcon fino a uns velocità di caduta di circa 7 km/h, si apriranno le zampe e il veicolo atterrerà verticalmente sulla chiatta di SpaceX circa dieci minuti dopo il decollo da Cape Canaveral.
La chiatta, mostrata qui accanto in una vista dall'alto, ha una piattaforma di atterraggio di circa 90 per 50 metri: sembra tanto, ma non è banale rientrare dallo spazio a velocità ipersonica e centrare un campo di calcio da qualche parte nell'oceano a circa 180-250 miglia (300-400 km) al largo di Jacksonville, in Florida. La chiatta ha potenti motori di manovra che la tengono a punto fisso nonostante le correnti, ma il razzo è grande (è alto 46 metri e le zampe hanno un ingombro di 18 metri), come si vede in questa ricostruzione in scala, e la stabilizzazione della chiatta tramite GPS ha una tolleranza di circa tre metri; c'è poi il rischio di uno scivolamento sulla piattaforma e quello che l'oceano faccia salire e scendere l'intera chiatta.
Sarà possibile seguire il lancio in streaming tramite la NASA e tramite SpaceX; io farò un livetweet presso AttivissimoLive. Maggiori dettagli sono su SpaceX, Americaspace, Justatinker e Discover (in inglese). Se volete sapere cosa fanno gli astronauti e cosmonauti a bordo della Stazione dal punto di vista scientifico, c'è l'apposito blog della NASA, sempre in inglese. La cartella stampa della missione è qui.
La Dragon arriverà alla Stazione giovedì, circa 48 ore dopo il lancio, dove Barry Wilmore azionerà il braccio robotico per agguantarla e attraccarla, assistito da Samantha Cristoforetti. A giudicare dalla foto qui sotto, si direbbe che Sam sia già pronta ad agguantare la capsula Dragon a mani nude, se necessario!
Karen Gillan (Amy di Doctor Who, Nebula in Guardiani della Galassia) in Italia il 2-3 maggio
5 de Janeiro de 2015, 17:43Karen Gillan, nota ai fan di Doctor Who come Amy Pond (compagna del Dottore dal 2010 al 2013) e a chi ha visto Guardiani della Galassia come una poco riconoscibile Nebula, sarà in Italia il 2-3 maggio.
La Gillan sarà ospite della Sticcon, il raduno annuale dedicato a Star Trek, alla fantascienza e al fantastico che si terrà a Bellaria dal 29 aprile al 3 maggio.
L'annuncio è stato dato via Twitter poco fa dallo Star Trek Italian Club, accompagnato dall'immagine che vedete qui sotto.
Si tratta della prima anticipazione della Sticcon, alla quale parteciperò anch'io, come consueto, sia come fan sia come traduttore per gli ospiti. Troverete prossimamente dettagli e istruzioni per prenotarsi presso Sticcon.it.