Blog di "Il Disinformatico"
Stasera alle 18:21 potreste vedere la Stazione Spaziale passare davanti alla Luna
26 de Dezembro de 2014, 11:38Se vi trovate fra le due linee rosse indicate sulla mappa qui sopra, generata da @Astropratica, dovreste vedere la Stazione Spaziale transitare davanti alla Luna intorno alle 18:21. Proverò a riprendere il passaggio, anche se dal mio Maniero Digitale, vicino a Lugano, la Stazione sarà probabilmente appena al di fuori del disco lunare. Sarà comunque uno dei passaggi più facili da identificare in assoluto, visto che basterà trovare la Luna in cielo e aspettare che un punto luminoso brillante le passi davanti o vicino. Buona visione!
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
Cinavia, il sistema antipirateria inutile che blocca i video amatoriali degli onesti
26 de Dezembro de 2014, 11:23Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “lorenzo.rap*”.
Alcune delle versioni circolanti in Rete producono un effetto sorprendente quando vengono riprodotte da un lettore Blu-ray recente: dopo alcuni minuti compare una dicitura in inglese e sparisce l'audio. La dicitura recita: “Audio output temporarily muted. Do not adjust the playback volume. The content being played is protected by Cinavia and is not authorised for playback on this device. For more information, see http://www.cinavia.com. Message Code 3.”
L'avviso è generato da un sistema antipirateria incorporato obbligatoriamente nei lettori Blu-ray (è uno standard imposto dalla Blu-ray Association) e venduto da Cinavia. Il sistema si basa sul fatto che nei film che usano il sistema Cinavia sono state incluse nella traccia audio delle informazioni non udibili che vengono riconosciute dai lettori Blu-ray. Non è quindi un vero e proprio DRM, ma un watermark: l'effetto è comunque quello di inibire la riproduzione non autorizzata. Il watermark sopravvive ai riversamenti analogici e alle conversioni digitali di formato e risulta presente anche nelle pessime copie abusive fatte con una telecamera al cinema.
Ovviamente Cinavia non regala il proprio sistema a nessuno, né ai produttori dei film, né ai fabbricanti di lettori Blu-ray, per cui alla fine lo paghiamo noi: nel prezzo del biglietto, se andiamo al cinema, e nel prezzo del lettore, se ne acquistiamo uno. Non ho cifre, per ora, per quantificare questo costo, ma è di fatto un prodotto inutile, che non fa nulla per risolvere il problema per il quale viene venduto. In altre parole, è l'equivalente cinematografico dell'omeopatia.
Il sistema Cinavia, infatti, non viene installato in tutti i dispositivi: per esempio non c'è in molti media player hardware commerciali, che quindi se ne infischiano del watermark e riproducono senza problemi il contenuto “protetto” da Cinavia. Non solo: esiste software che rimuove il watermark, e oltretutto questo software è legale, perlomeno in Europa, dove le leggi inibiscono la rimozione dei sistemi anticopia ma non parlano di rimozione di watermark (che è un sistema di marchiatura, non di protezione contro la copia: il file “protetto” da Cinavia è infatti perfettamente copiabile).
In pratica, quindi, il sistema Cinavia è perfettamente aggirabile da chiunque sia sufficientemente competente e determinato. Non serve a nulla contro i pirati professionisti. Ma ha una conseguenza subdola sugli utenti onesti, quelli che comprano o noleggiano soltanto copie legittime e autorizzate dei film che guardano: blocca i video amatoriali nei quali c'è audio “protetto”. Lo dice chiaramente questa “raccomandazione” della Samsung a proposito di Cinavia:
If the video you’re playing back is a home movie or other personal recording, that includes some professionally produced content (including the audio track of a professionally produced movie or television show), you will need to either skip over the parts of the video that contain the professionally produced content during playback or else create or obtain a version of the video that does not include this protected material.
Sul sito di Cinavia c'è l'equivalente in italiano:
Se il video che si intende riprodurre è un film domestico o un’altra registrazione personale che comprende materiale realizzato professionalmente (come la traccia audio di un video realizzato professionalmente), per riprodurre la vostra registrazione senza disattivazione dell’audio esistono due possibilità:
– Mettere in pausa il video, attendere per 30 secondi che l’audio venga riattivato, quindi saltare le parti corrispondenti al materiale di fattura professionale e continuare a riprodurre il resto del video, oppure
– Mettere in pausa il video, attendere per 30 secondi che l’audio venga riattivato, quindi riprodurlo da un diverso disco ottico per almeno 10 minuti prima di continuare la riproduzione del video.
Cinavia offre anche delle linee guida per i video domestici che spiegano ulteriori dettagli.
Supponiamo, per esempio, che riprendiate la vostra famiglia, con la vostra videocamera, durante le feste di fine anno, mentre in sottofondo c'è la TV accesa che mostra un film. Volete conservare per sempre le reazioni dei vostri figli la prima volta che vedono Bambi o scoprono chi è davvero Darth Vader o come funziona l'inganno centrale di The Prestige. In entrambi i casi Cinavia bloccherà la riproduzione del vostro contenuto autoprodotto, perché nel vostro video c'è l'audio di un film “protetto”. Non siete pirati, non volete esserlo, ma i vostri ricordi personali saranno proibiti e irriproducibili. Per riprodurli dovrete imparare a usare sistemi di rimozione dei watermark (se avete le competenze tecniche per farlo). E pagare per usarli. Cornuti e mazziati, insomma.
Ed è per questo che la lotta digitale alla pirateria non è semplicemente inutile: è perversa.
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Antibufala: no, il 4 gennaio non resteremo senza gravità per quattro minuti
24 de Dezembro de 2014, 22:32Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “lori10*”.
Solo che il tweet è un falso ben fatto e la storia è una vecchia bufala, tant'è vero che Patrick Moore, celeberrimo nel Regno Unito, è morto nel 2012.
Ma c'è un fondo di verità nella notizia: ovviamente non ci sarà nessuna pausa nella gravità terrestre, ma Patrick Moore aveva davvero fatto le dichiarazioni che gli vengono attribuite. Le aveva fatte per un pesce d'aprile radiofonico nel 1976. Il bello è che all'epoca ci fu gente che chiamò Moore dicendogli che aveva percepito l'effetto preannunciato.
I dettagli scientifici della storia sono spiegati dall'astronomo Phil Plait qui su Slate e quelli bufalini sono raccontati da Snopes.com. Se per caso vi imbattete in qualcuno che crede a questa notizia, osservate con attenzione che effetto fa non sapere nemmeno i rudimenti della scienza e dare per buono tutto quello che viene scritto: fa fare la figura del cretino. Buon Natale.
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Buon Natale e grazie di tutto!
24 de Dezembro de 2014, 16:21Non mi sembrava il caso di infliggervi una mia foto in tenuta natalizia, per cui vi propongo invece questa cartolina di Natale spaziale:
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Fonte: @Astrosamantha |
Buone feste!
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Che ci fa un atlante stradale a bordo della Stazione Spaziale Internazionale?
24 de Dezembro de 2014, 14:58Via Twitter mi è arrivata la segnalazione di @tamarabalestri, che ha notato che in questa foto pubblicata da Samantha Cristoforetti ad accompagnamento di questo suo post e mostrata qui accanto c'è una particolarità: un atlante stradale (evidenziato in giallo). Che se ne fanno di un atlante stradale nello spazio?Si tratta, specificamente, del Rand McNally Road Atlas del 2010, che , come si può rilevare confrontando la foto con le immagini della copertina dell'Atlas in questione.
Qui accanto vedete il dettaglio evidenziato in giallo nella foto precedente, ruotato di 180°. Corrisponde chiaramente a questo Atlas, che copre le strade di Stati Uniti, Canada e Messico.
Cercando un po' ho trovato che lo stesso atlante “spaziale” compare anche in una foto scattata dall'astronauta Alexander Gerst il 21 ottobre scorso sulla ISS.
Ho elaborato un po' l'immagine di Gerst per evidenziarne i dettagli, come potete vedere qui sotto, ed è emersa la probabile ragione della presenza di un atlante stradale a bordo della Stazione: per aiutare gli astronauti a riconoscere le zone della Terra che fotografano.
La foto dell'atlante scattata da Gerst, infatti, rivela che sull'atlante c'è una dedica: “To the [...]ews of ISS, En[...] the Cupola a[...] take lots of pictures!”, che è probabilmente “To the crews of ISS, Enjoy the Cupola and take lots of pictures!”, ossia “Agli equipaggi della ISS, godetevi la Cupola e fate tante foto!”. La dedica è firmata, ma la firma è illeggibile: tuttavia c'è l'indicazione “Exp 13, 21, 22”, che indica che si tratta dello statunitense Jeffrey Williams, unico astronauta ad aver effettuato tutte le missioni (Expedition) citate.
Inoltre la foto di Gerst mostra che accanto all'Atlas delle strade dell'America settentrionale c'è anche un Atlas of the World (atlante del mondo).
Nulla di misterioso, insomma: anzi, è molto logico che gli astronauti usino un atlante per orientarsi. Dal loro punto di vista, a 400 km di quota, vedono la Terra esattamente come se fosse una gigantesca cartina, e le strade sono un ottimo riferimento visivo, con le loro forme caratteristiche e il loro contrasto elevato rispetto al terreno circostante.
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