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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

SpaceX, nuova demo: stavolta Grasshopper si sposta e s'inclina

14 de Agosto de 2013, 7:16, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

È come tenere una matita in equilibrio sulla punta di un dito. Solo che la matita, in questo caso, è un missile alto 30 metri, e il dito è una fiammata di motori a razzo. Impressionante. La quota raggiunta è di 250 metri, con uno spostamento laterale di 100.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Sir Christopher Lee a Locarno. Immenso [UPD 2013/08/10]

10 de Agosto de 2013, 10:54, por Desconhecido - 0sem comentários ainda


Photo credit: Paolo Attivissimo

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. 

Ho appena passato un'ora abbondante ad ascoltare dal vivo Sir Christopher Lee al Festival del Cinema di Locarno. Sala strapiena, non si sentiva volare una mosca. Tutti in silenzio ad ascoltare, rapiti, la voce di un novantunenne dalla tempra straordinaria che racconta passioni, aneddoti e dettagli innumerevoli di una vita di cinema.

Ci sono stati momenti surreali e al tempo stesso commoventi: per esempio, sentire la voce di Saruman cantare opere liriche (in italiano) e imitare Gatto Silvestro dal vivo è un'esperienza che non ha prezzo e svela un lato inatteso e giocoso di Lee. Sentirgli dire, pochi istanti dopo, che faceva sempre quest'imitazione per Peter Cushing e ascoltare il suo ammiratissimo, affettuoso ricordo dell'attore scomparso, che gli fa venire i lucciconi (come nella foto qui sopra), trasforma completamente quell'aneddoto leggero in un emblema dell'intensità e della ricchezza di una vita e di una carriera la cui durata è un traguardo ma anche una condanna a veder svanire tanti affetti.

Christopher Lee ha incantato tutto il pubblico con tanti altri racconti e con una presenza e una vitalità che sono sembrate davvero magia. Saremmo rimasti tutti ad ascoltarlo ancora per ore, anche se si fosse messo a leggere la rubrica del telefono. E ho la sensazione che lui sarebbe andato avanti con piacere a raccontare le proprie storie, come fa un nonno ai nipotini. Solo che quel nonno è Dracula, Saruman, il Conte Dooku e mille altri nomi protagonisti degli incubi di intere generazioni. Fantastico e indimenticabile.

Photo credit: Paolo Attivissimo
Photo credit: Paolo Attivissimo
Photo credit: Paolo Attivissimo


Aggiornamento (2013/08/10)


Ecco il video dell'evento:

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



James Blunt fa un bel tributo alle missioni Apollo nel video di “Bonfire Heart”

10 de Agosto de 2013, 10:50, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla donazione per il libro “Luna? Sì, ci siamo andati!" di skysmx* e alla segnalazione di @scream78.


Il video della nuova canzone di James Blunt (disponibile anche qui su Vimeo) è interamente dedicato alle missioni Apollo. Come se non bastasse questo bel tributo al coraggio e all'ingegno di quei viaggi indimenticabili, il suo prossimo album s'intitolerà Moon Landing (allunaggio).

Ecco qualche chicca presente nel video.

Nel riquadro a sinistra, il presidente Kennedy pronuncia lo storico discorso al Congresso nel quale annuncia l'intenzione di portare un uomo sulla Luna (25 maggio 1961). La frase “We choose to go to the Moon” è tratta dal suo discorso pubblico al Rice Stadium, in Texas, del 12 settembre 1962.

La "ideal rocket equation" in basso è l'Equazione del Razzo di Tsiolkovski.

A sinistra, degli astronauti (credo siano Armstrong, Aldrin e Collins) si apprestano a salire sul furgone che li porterà alla rampa di lancio al Kennedy Space Center. A destra, l'accensione di un missile Saturn V.

Decollo del Saturn V di Apollo 11.

Separazione del primo stadio del Saturn V di Apollo 11. Notare le icone che mostrano, nel corso del video, l'evoluzione della configurazione del veicolo.

Separazione dell'anello interstadio fra primo e secondo stadio di un Saturn V. Questa ripresa proviene da uno dei lanci di collaudo senza equipaggio (quelli con equipaggio non avevano cineprese in questa posizione).

Sorvolo della superficie lunare. Nel riquadro a sinistra, l'oggetto circolare è il bersaglio di allineamento usato per l'attracco fra modulo lunare e modulo di comando. Anche questa manovra è mostrata come animazione nel video.

Animazione dell'estrazione del modulo lunare dal terzo stadio del Saturn V.

A sinistra, il modulo lunare scende verso la Luna. La ripresa è probabilmente tratta dalla missione Apollo 12. A destra, l'allunaggio ripreso dall'interno del modulo lunare (probabilmente Apollo 11).

"The Eagle has landed" (l'Aquila è atterrata), frase pronunciata da Neil Armstrong per annunciare l'avvenuto allunaggio. A destra, un'immagine della diretta TV di Apollo 11: lo spezzone non mostra Armstrong, il primo a scendere, ma Buzz Aldrin, che scese poco dopo.

Al centro, immagini prese dai documentari e cinegiornali dell'epoca del primo sbarco. A destra, Aldrin e Armstrong assemblano e posano la bandiera americana sulla Luna.

L'unica persona inquadrata a lungo e chiaramente nell'intero video è Michael Collins, il terzo membro dell'equipaggio di Apollo 11. Collins rimase in orbita intorno alla Luna mentre Aldrin e Armstrong effettuavano l'allunaggio e la loro storica escursione sulla superficie lunare.

A sinistra in basso, l'animazione mostra la capsula conica del modulo di comando che si è separata dal modulo di servizio per il rientro sulla Terra. L'immagine a destra mostra l'apertura dei tre paracadute che frenarono Apollo 11 per l'ammaraggio.

L'ammaraggio di Apollo 11.

Un'impronta lasciata da Buzz Aldrin sulla Luna. Contrariamente a quanto credono in molti, questa foto non ritrae il primo passo di un essere umano sulla Luna.
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Missile Command nascosto in Youtube

9 de Agosto de 2013, 16:41, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Non so per quanto durerà, ma in questo momento c'è nascosto in Youtube un videogioco classico degli anni Ottanta: Missile Command.

Se volete provarlo, seguite questa guida. Buon divertimento.
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Localizzare un Android smarrito o rubato

9 de Agosto de 2013, 16:38, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Nell'immagine qui accanto vedete un mio test di Android Device Manager, la soluzione di Google per localizzare dispositivi Android dispersi o rubati. Ero negli studi della Radiotelevisione Svizzera stamattina, per la diretta del Disinformatico radiofonico, per cui non posso dire che il test sia stato coronato da pieno successo, visto che la posizione indicata è piuttosto imprecisa.

Comunque sia, Android Device Manager è gratuito e permette non solo di localizzare lo smartphone ma anche di farlo squillare (anche se la suoneria è disattivata) e di cancellarne i dati a distanza (opzione utile in caso di furto o smarrimento definitivo). Le istruzioni sono qui.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



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