Amazon: i libri digitali che comprate non sono vostri. Le gioie del DRM
25 de Outubro de 2012, 22:00 - sem comentários aindaHo scritto per la Radiotelevisione Svizzera una serie di articoli sulla notizia di una cliente di Amazon che si è trovata con l'e-reader azzerato e svuotato di libri. Il caso ha messo in luce un fatto troppo disinvoltamente ignorato: gli e-book non vengono venduti. Vengono dati in licenza. E la concessione d'uso può essere revocata senza preavviso, senza motivo, senza appello e senza rimborso.
Così ho fatto un test di autodifesa sul mio Kindle e ho tolto i lucchetti digitali ai libri che ho regolarmente comprato. Craccare il DRM anticopia di Amazon è facile e quindi il DRM è inutile e danneggia solo gli acquirenti onesti.
Lo hanno già capito i produttori di software e i venditori di musica. Gli editori no. Sarà meglio che si sveglino. E presto.
Se vi interessa, la storia comincia qui.
Disinformatico radio, podcast del 2012/10/20
19 de Outubro de 2012, 21:00 - sem comentários ainda
È disponibile il podcast della puntata di ieri del Disinformatico che ho realizzato per la Radiotelevisione Svizzera. I temi della puntata sono questi:
- Come si taglia il nastro inaugurale di una fabbrica di oggetti prodotti da stampanti 3D? Con un paio di forbici stampate da una stampante 3D, naturalmente. È successo a New York.
- Quanto vale un PC violato? Brian Krebs offre un bel grafico dei mille modi nei quali si monetizza un'intrusione, con buona pace di chi dice “Ma io non corro rischi perché non ho niente di valore nel computer”.
- Le parole di Internet: VDSL. Anch'io sono fra i tanti ai quali il provider (Swisscom, nel mio caso) ha imposto ultimamente di cambiare il router (a spese del provider, per fortuna). Vediamo perché occorre questo cambiamento e cosa comporta la differenza fra VDSL e ADSL.
- Fotografa svizzera fa causa ad Apple: le ha rubato un occhio.
- La (non) sicurezza informatica dei pacemaker può uccidere a distanza. Sembra un'idea da NCIS, ma è realtà: certi apparati cardiaci impiantati sono riprogrammabili a distanza da chiunque, con conseguenze letali.
Panico: Facebook ha dato le chiavi al Ministero degli Interni. Ma è una vecchia bufala
16 de Outubro de 2012, 21:00 - sem comentários ainda
“Facebook: il ministero degli Interni ha ottenuto le chiavi per entrare nei profili”. Titolone da panico, sbandierato da vari blog e dalla pagina ufficiale di Vasco Rossi (come nota Faceblog) come se fosse una novità totale.
Ma una rapida invocazione di San Google, che qualunque aspirante blogger-giornalista avrebbe potuto fare prima di rigurgitare l'ennesima bufala paranoica, rivela che il testo dell'articolo è non solo rubato (a L'Espresso, per la precisione), ma è anche vecchio. Risale a ottobre del 2010. Ne avevo parlato qui, linkando anche la smentita e la risposta della Polizia Postale.
Ovviamente ognuno è libero di non credere alle smentite della Polizia Postale e fidarsi invece di un blogger anonimo o di Vasco Rossi. Ma in ogni caso sarebbe magari opportuno chiedersi se non sia un tantinello da ingenui sovversivi della domenica fidarsi delle promesse di privacy di Facebook e pubblicare su un social network qualcosa che potrebbe far gola agli inquirenti.
Per dirla com'è, che son di fretta: con o senza intercettazioni o chiavi ministeriali per entrare nei profili, postare qualcosa su Facebook e presumere che resti privato è semplicemente idiota.
Alpha Centauri ha un pianeta grande come la Terra. Non è fantascienza: è scienza
16 de Outubro de 2012, 21:00 - sem comentários aindaL'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto un pianeta grande all'incirca quanto la Terra che orbita intorno ad Alpha Centauri, una delle stelle in assoluto più vicine a noi. Il paper dell'annuncio formale, intitolato An Earth mass planet orbiting Alpha Centauri B, è qui sul sito dell'ESO; alcuni dettagli sono presso Bad Astronomy e Nature. Questo esopianeta è non solo il più vicino fra quelli scoperti finora, ma anche il più piccolo mai scoperto ad orbitare intorno a una stella simile al Sole.
Un pianeta orbitante intorno ad Alpha Centauri è una delle fantasie classiche della fantascienza da Star Trek alla Guida Galattica, e ora è realtà. Non grazie ai poteri di sedicenti sensitivi e contattisti ufologici, finora incapaci di fornire un singolo dato astronomico inedito confermabile scientificamente, ma grazie alla pazienza e allo studio degli astronomi, che hanno osservato la stella per tre anni per estrarre dalle minuscole variazioni della sua posizione le tracce della presenza del pianeta.
A volte può sembrare che la scienza progredisca lentamente, ma teniamo presente che prima del 1995 non avevamo nessuna conferma dell'esistenza di pianeti al di fuori del nostro sistema solare: oggi ne abbiamo trovati già oltre 800, e la prodigiosa tecnica e tecnologia usata per trovare questi mondi continua ad affinarsi, permettendoci di passare dalle scoperte iniziali di pianeti giganti come Giove a quella di questo mondo grande 1,13 volte la Terra. Trovare un pianeta di tipo terrestre che orbita a una distanza di tipo terrestre dalla propria stella e quindi è in grado di ospitare la vita è solo questione di tempo (e di denaro): ora siamo in grado di rilevare pianeti terrestri soltanto quando sono vicinissimi alla propria stella, come nel caso di questa scoperta. Per rilevarli a distanze terrestri servono strumenti ancora più precisi.
Il pianeta di Alpha Centauri è a circa 4,3 anni luce da noi; se fosse abitato da esseri intelligenti, potremmo conversare in un botta e risposta via radio abbastanza agevolmente (anche se fra una nostra domanda e la loro risposta passerebbero più di otto anni). Ma se state pensando che la relativa vicinanza potrebbe permetterci di mandare una sonda spaziale, scordatevelo: con le tecnologie attuali il viaggio richiederebbe circa 28.000 anni. E comunque questo esopianeta è talmente vicino alla propria stella (più di quanto Mercurio sia vicino al Sole) che è probabilmente un inferno roccioso e sterile.
Ma io una controllatina all'ufficio del catasto di Alpha Centauri, per sapere se ci sono piani di demolizione per costruire un'autostrada interstellare dalle nostre parti, la farei lo stesso.
Livetweet per il nuovo tentativo di salto da 36 km
13 de Outubro de 2012, 21:00 - sem comentários ainda
Felix Baumgartner sta ritentando la salita in pallone fino a 36 km per battere il record di salto con il paracadute, inviolato da decenni e detenuto da Joe Kittinger (che gli sta facendo da radiofonista di collegamento). Il gonfiaggio dell'immenso pallone è iniziato poco fa. Sto facendo un livetweet su @attivissimoLIVE.
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Credit: Gizmodo. |