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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Tears of Steel, nuovo cortometraggio di Blender Foundation: legalmente scaricabile

1 de Outubro de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Stufi delle restrizioni di copia e riutilizzo imposte dalle major cinematografiche? Tears of Steel dimostra che esiste un altro modo di fare e distribuire cinema e che la filiera di produzione – dagli effetti speciali al montaggio – si può basare sul finanziamento diretto da parte degli spettatori e sull'uso di software libero, come già visto con Sintel e ora confermato con un livello qualitativo ancora superiore e con l'integrazione di attori in carne e ossa.

Tutto quello che vedete qui sotto è libero, distribuibile, copiabile e riutilizzabile sotto licenza Creative Commons Attribuzione 3.0. Copiatelo. Scaricatene le musiche. Fatevi i sottotitoli nella vostra lingua e distribuiteli in modo che altri possano goderne. È tutto legale.


La prima italiana di Tears of Steel, in compagnia dei suoi co-creatori Nicolò Zubbini, Francesco Siddi e David Renvoy, sarà alla VIEW Conference di Torino, un evento che si terrà dal 16 al 19 ottobre prossimo e che vedrà la partecipazione di alcuni dei nomi più ghiotti del panorama della creatività sostenuta dalle tecnologie e la presentazione in anteprima dei loro lavori, da Cloud Atlas a Hotel Transylvania, spiegati con abbondanti “dietro le quinte” della magia sonora e visiva del cinema.

Io sarò lì come blogger a godermi lo spettacolo e a tweetarne le chicche. Il programma della manifestazione è qui. Ci vediamo?



Disinformatico radio, podcast del 2012/09/28

1 de Outubro de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

È disponibile temporaneamente sul sito della Rete Tre della RSI il podcast della scorsa puntata del Disinformatico radiofonico. Ecco i temi e i rispettivi articoli di supporto:




Un astronauta lunare a Martigny oggi alle 14 [UPD 2012/09/30]

29 de Setembro de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda


Oggi pomeriggio (sabato) alle 14 l'astronauta lunare Charlie Duke sarà a Martigny, in Svizzera, insieme all'astronauta Shuttle Claude Nicollier e al fisico Johannes Geiss, che coordinò l'esperimento del vento solare sulla Luna durante la missione Apollo 11. E ci sarà anche una copia in scala 1:1 della capsula Apollo, insieme ad altri oggetti storici delle missioni spaziali, in una mostra davvero notevole. Se volete i dettagli, seguite questo link.

Sì, ci vado e spero di fare due chiacchiere con gli ospiti. Se avete domande, tweetatemele presso @disinformatico.

Aggiornamento


Ecco un paio di foto di quello che potete vedere, ancora per qualche giorno, a Martigny.

Ai piedi di una ricostruzione in scala 1:1 del modulo lunare
con Luigi Pizzimenti. Credit: Rodri Van Click

La ricostruzione in scala 1:1 del modulo di comando di Apollo 16
realizzata dal team di FOAM13 e Luigi Pizzimenti. Credit: Lisa Attivissimo

I campioni di roccia lunare donati alla Svizzera dagli astronauti di Apollo 11.
Credit: me.

Scorcio della ricostruzione in scala 1:1 dell'interno
del modulo lunare. Credit: Lisa Attivissimo.



Un astronauta lunare a Martigny oggi alle 14

27 de Setembro de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda


Oggi pomeriggio (sabato) alle 14 l'astronauta lunare Charlie Duke sarà a Martigny, in Svizzera, insieme all'astronauta Shuttle Claude Nicollier e al fisico Johannes Geiss, che coordinò l'esperimento del vento solare sulla Luna durante la missione Apollo 11. E ci sarà anche una copia in scala 1:1 della capsula Apollo, insieme ad altri oggetti storici delle missioni spaziali, in una mostra davvero notevole. Se volete i dettagli, seguite questo link.

Sì, ci vado e spero di fare due chiacchiere con gli ospiti. Se avete domande, tweetatemele presso @disinformatico.



Il gradino più alto del mondo: lanciarsi col paracadute da 36 chilometri

26 de Setembro de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “pillon*”.

Quello che vedete qui accanto non è un astronauta della Stazione Spaziale Internazionale, nonostante le apparenze. È un paracadutista, Felix Baumgartner, poco prima di lanciarsi da quasi 22 chilometri di quota. Così in alto che il cielo è nero e gli aerei di linea volano sotto di lui e sono piccoli e lontani come lo sono per noi da terra.

Questo salto di Baumgartner, avvenuto il 15 marzo scorso, è solo un assaggio. A luglio scorso il paracadutista ha sfiorato i 30 chilometri di quota. Ma il suo obiettivo è salire, con il suo immenso pallone aerostatico Red Bull Stratos e in una capsula pressurizzata, fino a 36 chilometri (120.000 piedi) e lanciarsi nel vuoto – o meglio, nella tenue atmosfera residua che c'è a quella quota.

Precipiterà per circa cinque minuti e mezzo, superando il muro del suono, e aprirà il paracadute a 1500 metri da terra.

Lo scopo è battere il record del capitano USAF Joe Kittinger, che con attrezzature assai meno sofisticate si lanciò da 31 chilometri di quota nel 1960. Di quel record esiste una ripresa a colori affascinante, che però verrà superato, almeno in termini di spettacolarità e dettaglio, dalle telecamere in alta definizione che accompagneranno Baumgartner nel suo viaggio verticale.

Il tentativo è stato fissato per l'8 ottobre prossimo, sopra il deserto del New Mexico. Questo è un video che anticipa lo svolgimento dell'impresa:



Va sottolineato che Baumgartner non sarà nello spazio, che formalmente inizia ben più in alto (100 km secondo la FAI, 80 km secondo i criteri americani per essere dichiarati astronauti), e non sarà in assenza di peso ma pienamente sotto l'effetto della gravità, per cui nonostante la tuta speciale non potrà essere considerato un astronauta. Ma la vista dev'essere comunque straordinaria. Io mi accontenterei.



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