Ir para o conteúdo

Blogoosfero verdebiancorosso

Tela cheia Sugerir um artigo

Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Curiosity ha fatto il primo giro di prova

21 de Agosto de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Arrivate fresche fresche da Marte:




Ne trovate una versione 3D su Planetary.org.

Aggiornamento: La NASA ha annunciato che il team scientifico di Curiosity ha scelto il nome ufficiale del luogo di atterraggio di Curiosity. Si chiamerà Bradbury Landing.



USA, candidato senatore: se è vero stupro, il corpo della donna blocca la gravidanza

21 de Agosto de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “fsco_v*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

La stupidità terminale tra i politici non conosce frontiere. Dagli Stati Uniti arriva la storia di Todd Akin, candidato senatore del Missouri, che in un'intervista televisiva sul tema dell'aborto dichiara che se una donna viene realmente stuprata, il suo corpo possiede un meccanismo che blocca la gravidanza. In altre parole, se rimane incinta non era vero stupro.

Intanto che raccattate la mascella con una mano e vi reggete la fronte con l'altra, qui c'è il video di questa perla agghiacciante di oscurantismo sessista:


Le parole esatte di Akin sono queste: “From what I understand from doctors that's really rare. If it’s a legitimate rape, the female body has ways to try to shut that whole thing down”. Traduco: “Stando a quello che mi dicono i medici, [una gravidanza indotta da stupro] è veramente rara. Se è uno stupro vero, il corpo femminile ha modi di cercare di bloccare tutta la cosa” (legitimate è usato nell'accezione di “autentico, genuino”, non in quello di “legittimo”).

Vi siete ripresi? Non è finita. Akin è membro del Comitato della Camera dei Rappresentanti per la Scienza, lo Spazio e la Tecnologia degli Stati Uniti (Science.house.gov), che ha giurisdizione sulla NASA e altri enti scientifici fondamentali. Uno che crede che le donne abbiano un utero magico contribuisce a decidere se andare su Marte o no. Uno che non sa come nascono i bambini fa parte del Sottocomitato per l'energia e l'ambiente e di quello per lo spazio e l'aeronautica.

Akin è stato criticato da tutti, compresi i suoi colleghi di partito (è un repubblicano, se ci tenete a saperlo, ma l'antiscienza è equamente distribuita), e s'è visto svanire i finanziamenti alla propria campagna politica, così ha pubblicato un video in cui corregge la propria dichiarazione e... chiede perdono. “L'errore che ho commesso sta nelle parole che ho detto, non nel cuore che ho”.

Uhm, no. L'errore sta nel cervello. L'errore magari si perdona, ma il fatto rimane che un incompetente assoluto resta al proprio posto a decidere di scienza. Scienza concreta, le cui conseguenze ci toccano tutti. Più che chiedere perdono, Akin dovrebbe offrire le proprie dimissioni e iscriversi a un corso di ginecologia for dummies. Come spesso accade, The Onion centra in pieno l'argomento, pubblicando una finta confessione di Akin che gli fa dire quello che avrebbe dovuto realmente dire.

Ci sarebbe poi da discutere di quell'agghiacciante, misogina distinzione fra presunti tipi di stupro. L'insinuazione alla base dell'idea dichiarata da Akin (e condivisa da quanti altri?) è che se ti stuprano e rimani incinta, dai, un po' ti dev'essere piaciuto, altrimenti non avresti concepito. Quindi non è vero stupro. Che alibi perfetto.

Ma da dove viene questa convinzione maschilista, bigotta e medievale propugnata con tanta certezza da Akin (che dice che gliel'hanno detta i medici) ma fatta a pezzi dai terribili fatti? Secondo le ricerche del Guardian, risale almeno al tredicesimo secolo, quando era addirittura codificata nelle leggi inglesi (“se, tuttavia, una donna ha concepito al momento citato nell'istanza, essa decade, perché senza il consenso della donna essa non potrebbe concepire”), ed era ancora inclusa nella giurisprudenza medica britannica nel 1814.  

Aggiornamento: BoingBoing ha trovato una citazione dello stesso principio nella letteratura latina del secondo secolo. Caso mai qualcuno avesse il dubbio che si tratti di un'aberrazione tutta anglosassone. Secondo CNN, i “medici” dai quali Akin ha tratto la sua diceria sono uno solo: specificamente John Willke, che però non ha alcuna credenziale specifica; inoltre gli esperti smentiscono con le cifre le sue tesi.

Akin non è l'unico politico a crederla ancora vera: The Week segnala Leon Holmes, oggi giudice federale in Arkansas, Stephen Freind, rappresentante della Pennsylvania, e Henry Aldridge, rappresentante della North Carolina. Ed è molto popolare fra gli antiabortisti (grazie a @prosopopea per la segnalazione), perché rende irrilevante il dilemma morale di cosa fare in caso di stupro che porti a una gravidanza. Non succede quasi mai! Il problema non si pone! Torniamo a discutere se le donne hanno l'anima o se la Terra è davvero rotonda.

Sia ben chiaro: non intendo entrare qui nella polemica sulla legittimità dell'aborto. Mi interessa solo chiarire come stanno i fatti e segnalare un caso preoccupante di antiscienza asservita all'ideologia e di governanti fermi letteralmente all'Ottocento nella loro comprensione del mondo.



Nuova infornata di foto, video e dati da Curiosity

21 de Agosto de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

La fotina che vedete qui accanto è arrivata poco fa da Marte (faccio ancora fatica a scriverlo senza un brivido d'incredula meraviglia): è la prima immagine del braccio robotico di Curiosity estratto dalla sua posizione ripiegata di viaggio. Poi ne sono arrivate altre. Ma nei giorni scorsi ci sono state moltissime novità; cerco di segnalare qui tutte quelle più interessanti.

Il sito della NASA che pubblica tutte le immagini grezze man mano che arrivano è stato rinnovato e migliorato per facilitare l'accesso alla quantità crescente di foto. È stata assemblata una bella panoramica quasi completa a colori, esplorabile in Gigapan. Zoomate e stupitevi. Anche questa è notevole; idem questa, pubblicata su Time. Rikyunreal ne ha creata un'altra su Forumastronautico.it. E poi c'è un'altra panoramica a 360° che include il monte Sharp. E c'è anche questa, da 29000 pixel di larghezza.

Brian Lynch ha assemblato un video usando le immagini della discesa di Curiosity e sincronizzandole con la cronologia e l'audio del Controllo Missione:


C'è anche un'animazione delle foto scattate durante la discesa, che includono anche lo sbuffo dell'impatto dello scudo termico. Anche questa versione è notevole. La versione migliore che ho trovato finora è questa:


Intanto il laser di bordo (realizzato in collaborazione con l'agenzia spaziale francese) ha già sparato un milione di watt per cinque miliardesimi di secondo: questa roccia, chiamata Coronation e grande come una mano, è stata il suo primo bersaglio di prova. Un'immagine del risultato è qui.


E dall'orbita intorno a Marte il Mars Reconnaissance Orbiter ha mandato questa foto in falso colore del sito di atterraggio:


Curiosity è il puntino al centro; si vedono le tracce dei getti dei motori della gru volante. I colori sono esaltati rispetto alla realtà, ma la foto mette in evidenza un fatto curioso: Marte è rosso solo perché è coperto di polvere ricca di ossido di ferro, ma in realtà sotto la polvere è blu-grigio come la roccia basaltica che ne costituisce la maggior parte della superficie. Il vento (o in questo caso, i potenti getti dei razzi) ogni tanto portano alla luce il vero colore di Marte.

Poi c'è quest'immagine, segnalata da Phil Plait, che mostra (sempre in colori esaltati) un cratere d'impatto recentissimo: grazie al fatto che abbiamo sonde orbitanti intorno a Marte da anni, possiamo vedere le differenze e l'evoluzione della superficie del pianeta e scoprire chicche come il fatto che il cratere fino al 2009 non c'era.

Wired ha raccolto una bella serie di foto e di info poco conosciute su Curiosity: le dimensioni davvero notevoli delle ruote, che scrivono "JPL" in codice Morse nella sabbia marziana, i codici per la realtà aumentata, il chip con oltre un milione e duecentomila nomi di persone che hanno aderito all'idea di portare su Marte il proprio nome, e la meridiana di bordo (che è in realtà principalmente un riferimento per la taratura di colore delle fotocamere, come descritto qui; grazie a Skure per la correzione). C'è anche una moneta da un centesimo di dollaro del 1909, usata come riferimento dimensionale intuitivo.

La NASA ha una spiegazione dettagliata delle ragioni della scelta di un sistema di atterraggio così complesso e una foto che mostra il confronto delle dimensioni di Curiosity rispetto ai rover precedenti:


Intanto, su un fronte molto più frivolo, segnalo che il modello in Lego di Curiosity ora ha anche la gru volante e ha raggiunto l'obiettivo dei 10.000 sostenitori. E che in onore del primo uso di un laser distruttivo su un altro pianeta, c'è già la T-shirt Curiosity ha sparato per prima.


Sponsored video


19:00


Emily Lakdawalla segnala questo fantastico video nel quale l'inquadratura resta centrata sullo scudo termico in caduta. Sbaglio o alla fine si vede la nuvoletta alla Vil Coyote dell'impatto dello scudo?


È stato pubblicato il primo grafico delle condizioni meteo al sito di atterraggio (le situazioni meteo aggiornate saranno pubblicate qui) ed è stata provata la funzionalità dello sterzo delle ruote. Tutto è pronto per il primo spostamento di prova, previsto per domani. Maggiori info e immagini sono qui.


2012/08/22


Il team di atterraggio di Curiosity è andato sul set di Big Bang Theory, per cui mi sa che li vedremo prossimamente in una puntata (foto).



Disinformatico radio, podcast di oggi: il caso Mat Honan

16 de Agosto de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Stamattina ho dedicato la prima puntata del Disinformatico radiofonico dopo la mini-pausa estiva all'“hackeraggio epico” subìto da Mat Honan, giornalista di Wired, ai primi del mese. Se ne è parlato tanto in Rete, ma io ho la fortuna di occuparmene a distanza di due settimane e di poter quindi fare un sunto di come è realmente andata la vicenda, senza le false piste dei primi giorni.

Nella violazione degli account di Honan ci sono lezioni per tutti e un potente promemoria del fatto che il cloud e la cancellazione a distanza sono armi a doppio taglio. Il giornalista si è trovato con il computer, il tablet e lo smartphone completamente azzerati e ha perso un anno di dati e foto personali. E questo è solo l'inizio.

Se vi interessa, trovate il mio racconto della disavventura di Mat Honan sul sito della Rete Tre della RSI sotto forma di serie di articoli e come podcast.



Pronti da scaricare i primi cinque capitoli di “Moon Hoax: Debunked!”

16 de Agosto de 2012, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Sto traducendo e adattando in inglese il mio libro “Luna? Sì, ci siamo andati!” dedicato alle tesi di complotto lunare. Finora ho completato i primi cinque capitoli (circa metà del testo) e li ho messi a disposizione come file EPUB qui. Dato che include i capitoli sullo svolgimento di una missione lunare Apollo e sulle prove migliori del fatto che siamo andati sulla Luna, potete già usarlo per replicare ai dubbiosi anglofoni, se vi càpitano a tiro.

Se vi va di rivederlo e controllarlo, sia per eventuali refusi, sia per eventuali link interni ed esterni sbagliati, è tutto vostro: siate spietati. Il file EPUB scaricabile contiene anche i capitoli italiani corrispondenti ancora da tradurre. Segnalerò qui man mano la disponibilità degli aggiornamenti e della traduzione dei capitoli rimanenti. Buona lettura.



Tags deste artigo: disinformatico attivissimo