Non è lo Stargate: è una foto reale di un ciclone dallo spazio
18 de Janeiro de 2015, 9:09Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di “maxpolich*” e “alberto.car*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora.
Ieri Samantha Cristoforetti ha pubblicato su Twitter questa foto eccezionale:
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Credit: Samantha Cristoforetti/ESA |
Sam la descrive come “uno sguardo nell'occhio del ciclone Bansi”, manifestatosi alcuni giorni fa nell'Oceano Indiano (Accuweather; NASA; Weather.com), ma sembra davvero una visione tratta da un film di fantascienza.
Non so se la fotografia è stata pubblicata a maggiore risoluzione altrove e con dettagli tecnici delle condizioni di ripresa (segugi della Rete, datevi da fare), ma presumo che sia stata scattata di notte, alla luce della Luna, che la Luna illumini molto obliquamente la parte superiore delle nubi e che il bagliore al centro, accanto all'occhio del ciclone, sia un fulmine.
L'azzurro nell'occhio del ciclone sembrerebbe essere il risultato della luce naturale della superficie o delle nubi presenti nell'occhio stesso, solitamente a quote più basse rispetto alle nubi circostanti, ma potrebbe anche essere dovuto alla luce prodotta dal fulmine, che illumina l'intero occhio, come in quest'altra foto segnalata da Jeff Masters:
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Credit: Samantha Cristoforetti/ESA |
Spero di reperire altri dettagli che spieghino queste fotografie, ma in ogni caso sono immagini spettacolari e impressionanti della potente magia della natura rivelata dalla scienza.
Thunderstrike: come infettare un Mac permanentemente in pochi minuti
17 de Janeiro de 2015, 22:00Circola da tempo la diceria che in alcuni paesi vengano usati, durante i controlli in frontiera, dei sistemi ultraveloci per infettare i computer dei sospettati o delle persone ritenute interessanti per ragioni di sorveglianza o spionaggio. Sembra uno scenario da film, perché pare impossibile scavalcare in pochi minuti le protezioni di un buon computer odierno, ma Ars Technica analizza in dettaglio un tipo di attacco, denominato Thunderstrike, che è in grado di infettare rapidamente un Mac usando un dispositivo collegato alla sua porta Thunderbolt.In sintesi, un aggressore che abbia accesso fisico al Mac deve soltanto riavviare il computer mentre il dispositivo di attacco è connesso appunto alla porta Thunderbolt del Mac. Se il computer è protetto da una schermata di blocco, all'aggressore basta tenere premuto per alcuni secondi il tasto di accensione, in modo da obbligarlo ad effettuare un hard reboot. Il malware installato sul dispositivo Thunderbolt è un bootkit, ossia un software che sostituisce il firmware normale di avvio del Mac e quindi scavalca le password sul firmware e quelle che proteggono la cifratura del disco.
Il malware, operando a livello del firmware, è indipendente dal sistema operativo e sopravvive persino a una formattazione e alla reinstallazione del sistema operativo. Inoltre sostituisce la firma digitale usata da Apple per consentire ai Mac di eseguire solo firmware autorizzato, per cui diventa estremamente difficile da eliminare da un computer infettato.
Si tratta, a quanto risulta, del primo bootkit per Mac: è decisamente inquietante, ma per ora si tratta soltanto di un malware dimostrativo, non circolante in Rete, che è stato creato da un esperto, Trammell Hudson. Hudson ha segnalato la vulnerabilità ad Apple, che la sta correggendo tramite degli aggiornamenti.
In attesa che questa falla venga chiusa, ci sono soltanto due rimedi: uno è assicurarsi che il proprio Mac non rimanga mai incustodito dove può essere maneggiato da qualcuno (per esempio in camera in albergo, dove gli addetti alle camere possono entrare) e l'altro è sigillare fisicamente la porta Thunderbird, cosa non proprio pratica, dato che da questa porta passano i collegamenti per i monitor esterni e per moltissimi altri dispositivi.
Podcast del Disinformatico del 2015/01/16
17 de Janeiro de 2015, 20:30È disponibile per lo scaricamento il podcast per la puntata di ieri del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!
Wikipedia compie 14 anni
17 de Janeiro de 2015, 16:37Il 15 gennaio 2001 debuttava un sito che avrebbe cambiato il modo di cercare e fare conoscenza: Wikipedia. Oggi la sua esistenza è considerata assolutamente normale, ed è notevole pensare che esistono maggiorenni che non ricordano un mondo senza un'enciclopedia liberamente consultabile via Internet e liberamente modificabile, ma quattordici anni fa era così.L'idea che chiunque potesse modificarne il testo e contribuire alla sua crescita era talmente rivoluzionaria che ancora quattro anni dopo, nel 2005, a Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, arrivavano mail allarmate che lo avvisavano che c'era una falla di sicurezza in Wikipedia che consentiva a chiunque di modificarla e molti utenti erano convinti che fosse stato Wales a scrivere personalmente ogni pagina dell'enciclopedia.
Molti, inoltre, non ricordano che Wikipedia nacque come servizio secondario di Nupedia, che nelle intenzioni di Wales doveva essere la vera enciclopedia online, curata da esperti: ma Nupedia riuscì a partorire due soli articoli in sei mesi. Così il filosofo Lawrence Sanger propose a Wales di creare una versione di Nupedia modificabile da chiunque: questa versione, battezzata appunto Wikipedia, nel suo primo anno di vita accumulò oltre 20.000 voci in diciotto lingue. Oggi ne ha circa 4,7 milioni di voci in inglese e circa 1,2 milioni in italiano.
KABOOM! Il “disassemblaggio rapido non pianificato” del missile Falcon 9
17 de Janeiro de 2015, 14:49Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di “mimonni*” e “morenotr*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora.
Poche ore fa Elon Musk ha postato su Twitter alcune immagini dell'impatto del missile Falcon 9 sulla chiatta nell'Oceano Atlantico durante il tentativo di rientro controllato e di atterraggio di pochi giorni fa.
elonmusk @ID_AA_Carmack Before impact, fins lose power and go hardover. Engines fights to restore, but … http://t.co/94VDi7IEHS 16.01.15 07:42 |
elonmusk @ID_AA_Carmack Rocket hits hard at ~45 deg angle, smashing legs and engine section http://t.co/PnzHHluJfG 16.01.15 07:44 |
elonmusk @ID_AA_Carmack Residual fuel and oxygen combine http://t.co/5k07SP8M9n 16.01.15 07:52 |
elonmusk @ID_AA_Carmack Full RUD (rapid unscheduled disassembly) event. Ship is fine minor repairs. Exciting day! http://t.co/tIEctHFKHG 16.01.15 07:56 |
Stando a quel che ha detto Musk, le alette stabilizzatrici hanno esaurito il fluido idraulico e si sono bloccate, rendendo vane le manovre dei motori per portare il veicolo sopra la chiatta. Il razzo ha colpito la chiatta a 45 gradi, spezzandosi le zampe e la sezione motori. L'ossigeno e il propellente residui hanno preso fuoco, producendo quello che Musk chiama ironicamente “disassemblaggio rapido non pianificato”.
Qui trovate una GIF animata della sequenza, che a detta di Musk è tratta da un video.
Aggiornamento (16:25): Musk ha tweetato che il prossimo tentativo di atterraggio avverrà tra due o tre settimane e ci sarà a bordo più fluido idraulico. “Perlomeno dovrebbe esplodere per una ragione differente”, ha scritto.
Aggiornamento (18:00): E' stato pubblicato anche uno spezzone di video, con audio: